la dinamica dell'interscambio brianzolo

MI
MB
LO
Trimestre
Primo
Anno
2022
Settori

Nel primo trimestre 2022 il settore più rilevante dell’export della Brianza si conferma quello dei prodotti in metallo (570 milioni di euro di merci in uscita), seguito da prodotti chimici (485 milioni) e farmaceutici (431 milioni): tre comparti che insieme arrivano quasi al 50% dell’export provinciale. Il comparto dei macchinari vale 390 milioni di euro (12,3% del totale), seguito a distanza dall’elettronica (295 milioni). Poco sopra i 270 milioni di euro la voce residuale delle altre attività manifatturiere, che comprende al suo interno la produzione di mobili. La gomma-plastica si conferma un settore importante per l’industria brianzola con 229 milioni di euro di esportazioni nel trimestre; l’export di prodotti di abbigliamento vale 133 milioni e quello di apparecchi elettrici 114 milioni, i restanti comparti manifatturieri non superano i 100 milioni.

Il comparto dei prodotti in metallo risulta il principale settore anche dal lato delle importazioni delle imprese brianzole nel primo trimestre dell’anno per un valore di 508 milioni di euro di merci, il 16,5% del totale. Molto rilevanti anche i flussi di merci in entrata dall’estero, che riguardano i comparti della chimica (469 milioni, 15,2%) e dei macchinari (463 milioni, 15,1%). Una quota superiore al 10% delle importazioni della provincia riguarda anche i prodotti farmaceutici (371 milioni). Valgono 278 milioni di euro gli approvvigionamenti di prodotti di elettronica, seguono gli apparecchi elettrici con 234 milioni. Al di sopra dei 150 milioni di euro troviamo infine la gomma-plastica e l’abbigliamento, seguiti dalle altre attività manifatturiere (124 milioni) e dai prodotti in legno (100 milioni).

La dinamica dell’export brianzolo mette in luce una forte crescita rispetto al primo trimestre del 2021, complessivamente pari al 25,4%, che beneficia delle performance positive – di varia intensità – di quasi tutti i comparti manifatturieri, con la poco rilevante eccezione in negativo dei prodotti petroliferi, che rappresentano meno dello 0,1% dei flussi complessivi. La crescita si deve in primo luogo alla farmaceutica, che ha visto più che raddoppiati i volumi di esportazioni rispetto al 2021 (da 204 a 431 milioni di euro). Tra i comparti maggiori si osservano incrementi rilevanti per quanto riguarda la chimica (+35%) e la gomma-plastica (+26,9%); anche l’abbigliamento registra una crescita annua di quasi un terzo (+32,7%). Inferiore alla media provinciale l’incremento della categoria residuale delle altre attività manifatturiere (+19,5%). Altri comparti presentano invece ritmi di crescita inferiori al 10% annuo: si tratta in particolare dell’elettronica (+8,3%), degli apparecchi elettrici (+6,9%) e dei macchinari (+6,3%).

Le importazioni riportano una dinamica positiva ancora più robusta dell’export, la crescita annua risulta infatti del 38,6%. La crescita coinvolge in misura diversa tutti i comparti manifatturieri, nessuno dei quali in calo. Le importazioni delle imprese brianzole sono aumentate soprattutto per la meccanica, in particolare i macchinari registrano un incremento del 70,1% e i prodotti in metallo del 62,7%. Tre comparti importanti sono cresciuti oltre il 40%: si tratta della chimica (+42,9%), della gomma-plastica (+45,3%) e degli apparecchi elettrici (+41,5%); al di sotto troviamo l’abbigliamento (+32,7%) e la farmaceutica (+29%). L’elettronica si segnala infine per una dinamica relativamente contenuta, come accade per le esportazioni, l’import cresce infatti solamente del 7,8%.

 

 

 

Aree geoeconomiche globali

Si avvicina al 70% la quota delle esportazioni delle imprese brianzole nel primo trimestre 2022 dirette a Paesi del continente europeo. In cifre si tratta di flussi del valore di 2,2 miliardi di euro, dei quali 1,7 miliardi riguarda altri Paesi UE e 485 i restanti Paesi del continente; tra questi ultimi la Svizzera si conferma tra i maggiori partner commerciali della Brianza (264 milioni di euro), mentre il Regno Unito vale 95 milioni di euro. La direttrice asiatica intercetta 567 milioni di euro di merci provenienti dalla Brianza, che corrispondono al 17,9% del totale provinciale. La gran parte di questi flussi, ben 405 milioni di euro, riguarda l’Estremo Oriente, in particolare poco più di 100 milioni di merci sono destinate alla Cina e 162 milioni alle quattro “tigri”, specie Singapore e Corea del Sud. Il continente americano vale poco meno di 300 milioni di euro (il 9,4% del totale), per i due terzi (206 milioni) relativi ai soli Stati Uniti. Infine Africa e Oceania sono destinatarie rispettivamente del 2,5% e dello 0,6% delle esportazioni brianzole del trimestre.

Per quanto riguarda l’approvvigionamento di merci delle imprese brianzole nel primo trimestre 2022, il 72,9% dei flussi in valore proviene dall’Europa: 2,2 miliardi di euro provenienti in gran parte da Paesi UE (quasi 1,9 miliardi); tra i mercati extra-UE si conferma rilevante la Svizzera con 215 milioni di euro di merci in arrivo. Dal continente asiatico provengono 669 milioni di euro di merci destinate alla Brianza, che ammontano al 21,7% del totale dell’import provinciale; più della metà di queste proviene dalla Cina (363 milioni di euro), rilevanti anche i flussi da Taiwan, Corea del Sud e India. Le importazioni dal continente americano valgono 134 milioni (di cui 119 dagli Stati Uniti), pari al 4,4% del totale, meno della metà di quanto incida sull’export.

La dinamica annua dell’export delle imprese brianzole vede incrementi superiori al 10% nei confronti di tutti i continenti. Solo scendendo a un maggior dettaglio territoriale si osservano alcune aree o Paesi in calo, ma prevalgono comunque i mercati in crescita: quella più robusta riguarda i Paesi europei (29,1%), seguono America (+23,8%) e Africa (+23,3%); al di sotto della media l’Asia (+14,2%). In Europa la crescita si deve in prevalenza ai mercati dell’Unione Europea (+36,4%), mentre i restanti Paesi crescono solamente dell’8,5%; tra questi ultimi l’export verso la Svizzera segna un aumento importante (+19,3%); diminuiscono invece Regno Unito (-8,3%) e Russia (-10,2%), quest’ultima probabilmente già per effetto delle sanzioni seguite all’invasione dell’Ucraina. Nel continente americano si osserva una forte crescita dei flussi diretti negli Stati Uniti (+26,7%), ma un rilevante incremento coinvolge anche l’America latina (+17%) e in particolare il Brasile (+58,6%). In Asia si segnala una flessione dei Paesi dell’Asia Centrale (-17,9%), rilevanti comunque solo per l’1,2% delle esportazioni provinciali, aumentano invece i flussi verso Medio Oriente (+15,6%) e Asia Orientale (+18,1%). Nei confronti della Cina si osserva un incremento annuo relativamente modesto (+9,4%), addirittura in calo i flussi diretti a Hong Kong (-7,3%); tra i mercati in crescita si segnalano invece Giappone (+63,3%) e Corea del Sud (+35,8%).

La dinamica dell’import della Brianza vede incrementi rispetto al 2021 maggiori rispetto a quelli dell’export per tutte le principali direttrici territoriali. Particolarmente rilevante l’aumento delle merci provenienti dall’America: si tratta di una crescita del 54,4%; l’import dai soli Stati Uniti è salito di oltre 40 milioni in un anno. Le merci importate dalle imprese brianzole da Paesi europei sono aumentate del 38,5% rispetto al primo trimestre 2021; come per l’export sono i flussi che riguardano i Paesi UE a essere cresciuti maggiormente (+43,5%). Gli approvvigionamenti di merci dall’Asia aumentano del 35,3% in un anno. L’incremento maggiore riguarda l’import dall’India, quasi triplicato, per quanto si tratti di volumi relativamente contenuti (1,5% dell’import complessivo); un forte aumento riguarda anche la Cina, il partner principale in Asia, cresciuta del 46,1% (oltre 100 milioni di euro di importazioni in più).

 

 

Dettaglio europeo

Germania e Francia si confermano le principali destinazioni dell’export della Brianza verso l’Unione Europea anche nel primo trimestre 2022; il valore delle merci dirette in Germania è di 586 milioni di euro, mentre per la Francia si tratta di 274 milioni. Spagna e Paesi Bassi sono gli altri due mercati che superano i 100 milioni di euro, rispettivamente 141 e 137 milioni. La Polonia si trova poco al di sotto con 99 milioni di euro di merci provenienti dalla Brianza, seguono Belgio con 74 milioni e Austria a quota 52 milioni.

La Germania occupa la prima posizione anche nella graduatoria dell’import: si tratta di 555 milioni di euro di merci importate dalle imprese brianzole. Volumi rilevanti riguardano anche i Paesi Bassi (327 milioni) e la Francia (322 milioni). Sopra la quota dei 100 milioni di euro si collocano anche il Belgio con 170 milioni di euro e la Spagna con poco meno di 125 milioni.

La dinamica annua dell’export è di crescita per quasi tutti i partner europei della Brianza, fa eccezione – tra i Paesi mostrati nel grafico – solamente la Svezia (-8,8%). Per due mercati si osservano flussi più che raddoppiati rispetto allo scorso anno, si tratta di Paesi Bassi (+125,1%) e Slovenia (+107,2%), quest’ultima con volumi di scambio relativamente contenuti. La Germania è uno dei Paesi a registrare la crescita più elevata, si tratta di un incremento del 60,9% (circa 140 milioni di euro di merci esportate in più); tra gli altri partner principali della Brianza, Francia e Spagna registrano velocità di crescita inferiori alla media (rispettivamente +17,3% e +16,2%).

Anche i flussi di import risultano in forte aumento nei confronti di quasi tutti i Paesi dell’Unione Europea, salvo Polonia (-3,4%) e Irlanda (-34,5%). L’incremento più rilevante in termini percentuali si registra nei confronti della Francia (+115,2%). Tutti i mercati maggiori crescono comunque oltre il 10%, tra i più dinamici Paesi Bassi e Belgio (entrambi superano il 50% di crescita) e la Germania (+34,2%).

 

 

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