la dinamica dell'interscambio lodigiano

MI
MB
LO
Trimestre
Quarto
Anno
2022
Settori

L’export lodigiano del quarto trimestre del 2022 vale complessivamente 1,5 miliardi di euro, ben più della metà dei quali (57,6%) riguarda prodotti di elettronica, in cifre si tratta di poco più di 900 milioni di euro. La chimica è il secondo comparto più importante in provincia, vale 171 milioni di euro di export in tre mesi (11%), seguono l’alimentare (132 milioni pari all’8,5% del totale) e gli apparecchi elettrici (104 milioni ovvero il 6,7%). Nessun altro comparto supera i 100 milioni di euro di merci esportate, attorno ai 50 milioni si collocano i settori dei macchinari e della gomma-plastica. Il dato complessivo dell’anno 2022 è di 2,7 miliardi di euro di esportazioni per il comparto dell’elettronica, poco più della metà dei flussi complessivi (51,2%). Il resto della graduatoria coincide con quello dell’ultimo trimestre, troviamo quindi la chimica (688 milioni, il 12,7% del totale), l’alimentare (555 milioni ovvero il 10,2%) e gli apparecchi elettrici (409 milioni pari al 7,6%). Tra gli altri comparti, la gomma-plastica vale quasi 220 milioni di euro, mentre tra i 170 e i 180 milioni di euro troviamo farmaceutica, prodotti in metallo e macchinari.

Le importazioni di merci della provincia di Lodi nel trimestre in esame sono pari a 2,8 miliardi di euro. Come per l’export, l’elettronica è il comparto più importante per Lodi, vale infatti quasi 1,6 miliardi di euro, in percentuale il 56,5% dei flussi del trimestre. L’alimentare risulta il secondo comparto per dimensioni, si tratta di 382 milioni di euro di merci in arrivo dall’estero (13,5% del totale), segue la farmaceutica (303 milioni, pari al 10,7%). La graduatoria continua con la chimica che vale circa la metà della farmaceutica (151 milioni), nessun altro comparto supera la soglia dei 100 milioni. Considerando l’intero anno 2022 l’import del lodigiano si avvicina ai 10 miliardi di euro dei quali 4,7 miliardi riguardano l’elettronica (48,6%). Valgono più di un miliardo di euro anche i comparti dell’alimentare (poco sotto 1,4 miliardi di euro pari al 14,3%) e della farmaceutica (1,2 miliardi ovvero il 12,9%).

In termini di dinamica le esportazioni del trimestre crescono di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo del 2021. È bene osservare che si tratta di variazioni relative ai flussi di scambi con l’estero misurati in euro correnti, che quindi per loro natura incorporano i forti fenomeni inflattivi che hanno caratterizzato gli ultimi mesi; se osserviamo i dati espressi in quantità, disponibili però solamente a livello regionale, si nota una performance decisamente inferiore per tutti i comparti, molti dei quali risultano addirittura in calo. Il contributo principale alla crescita, sia in termini percentuali che in valori assoluti, arriva dal comparto più grande ovvero l’elettronica che registra esportazioni più che doppie rispetto al quarto trimestre periodo del 2021 (+111%), oltre 470 milioni di euro in più. Tra gli altri comparti maggiori si segnala una buona crescita dell’alimentare (21,5%), mentre risultano molto più contenuti gli incrementi che riguardano gli apparecchi elettrici (11,7%) e i prodotti chimici (8,7%). Alcuni comparti minori registrano invece un calo del valore delle merci esportate, in particolare macchinari (-14,5%) e gomma-plastica (-7,4%). La crescita annua delle esportazioni rimane elevata anche se consideriamo il dato cumulato, che registra un incremento del 39,6%. L’elettronica si conferma il principale motore della crescita dell’export lodigiano, registra infatti una variazione positiva dell’80,9% (1,2 miliardi di euro in più in valori assoluti). Tra gli altri comparti che valgono almeno 100 milioni di euro di merci esportate, la farmaceutica risulta quello con la crescita migliore in termini percentuali (44,1%), seguita dai prodotti in metallo (29,4%) e dall’alimentare (20,6%). Una crescita più modesta riguarda gli apparecchi elettrici (10,8%) e la gomma-plastica (4,7%), mentre i macchinari chiudono l’anno con un bilancio decisamente negativo (-34,1%).

La crescita delle importazioni delle imprese lodigiane del quarto trimestre 2022 risulta relativamente più contenuta delle esportazioni, si attesta infatti al 39,1%. Come per l’export è l’elettronica il comparto a registrare la crescita più importante, si tratta di un aumento del 71,3% (665 milioni di euro in più rispetto al quarto trimestre 2021). Una dinamica di crescita più contenuta riguarda invece le importazioni del comparto alimentare (25,5%) e della farmaceutica (20,9%). Nonostante la forte crescita complessiva non sono pochi i comparti in calo, tra questi si segnalano la chimica (-7%), i prodotti in metallo (-23,8%) e i macchinari (-11,7%). La dinamica complessiva del 2022 indica una crescita del 37,9% che riguarda la quasi totalità dei comparti. L’apporto più rilevante alla crescita viene dall’elettronica, per cui le importazioni lodigiane sono aumentate del 65,7% rispetto al 2021. Incrementi molto rilevanti riguardano anche i flussi di merci del settore alimentare (+33,1%) e dell’abbigliamento (+47,1%), relativamente più contenuto invece l’aumento che riguarda la farmaceutica (+15,6%). Il comparto dei macchinari si conferma la principale eccezione in negativo (-41,9%), a cui si aggiunge un calo di entità minore che riguarda gli apparecchi elettrici (-3,3%).

 

 

 

Aree geoeconomiche globali

In termini geografici le esportazioni delle imprese lodigiane del trimestre si dirigono verso Paesi europei per oltre il 90% del valore dei flussi, in valori assoluti 1,4 miliardi di euro, prevalentemente indirizzati a partner UE. I Paesi europei non facenti parte dell’UE sono meta di meno di 50 milioni di euro di merci, dirette principalmente verso Regno Unito e Svizzera (circa 13 milioni per ciascun Paese). L’Asia vale poco più di 60 milioni di euro per le imprese lodigiane (il 3,9% del totale), di cui 28 milioni diretti in Asia Orientale e 24 milioni in Medio Oriente. I singoli mercati più importanti sono costituiti dalla Cina (9,2 milioni di euro) e dall’India (5,7 milioni). I flussi diretti verso l’America valgono infine poco meno di 38 milioni di euro (2,4% del totale), indirizzati in buona parte agli Stati Uniti (22,8 milioni). Nell’intero anno 2022 le esportazioni provinciali dirette a Paesi europei sfiorano il valore di 5 miliardi di euro, in termini percentuali il 91,7% del totale. Ben 4,8 miliardi di euro riguardano Paesi parte dell’Unione Europea, i restanti Paesi intercettano 179 milioni di euro dei quali 55 milioni diretti nel Regno Unito, 47 milioni in Svizzera e 35 milioni in Turchia. I flussi che interessano l’Asia valgono 240 milioni di euro, la maggior parte dei quali diretta in Asia Orientale, in particolare 55 milioni in Cina e 53 milioni nelle quattro Tigri Asiatiche. Il continente americano è meta, infine, di 131 milioni di euro di esportazioni, delle quali 77 milioni riguardano gli Stati Uniti.

Le importazioni delle imprese lodigiane nel trimestre provengono per circa il 40% da Paesi europei, in valori assoluti pari a 1,1 miliardi di euro. La quasi totalità di queste merci proviene da Paesi UE, solamente 54 milioni di euro riguardano Paesi non UE, principalmente il Regno Unito (38 milioni). Più della metà delle importazioni del trimestre proviene dall’Asia, si tratta di 1,6 miliardi di euro (58,6%); tali flussi provengono per gran parte dalla Cina (quasi 1,4 miliardi), tra i restanti Paesi si segnala solamente l’India (173 milioni). Le importazioni complessive del lodigiano nel 2022 indicano una prevalenza dei mercati asiatici (5 miliardi di euro) su quelli europei (4,6 miliardi). Per quanto riguarda l’Asia la maggior parte dei flussi è relativa a merci di provenienza cinese (4,4 miliardi), ma si riscontra anche un discreto apporto dell’India (341 milioni). Per quanto riguarda l’Europa si tratta di 4,4 miliardi provenienti da Paesi UE e quasi 200 milioni dagli altri mercati, tra cui soprattutto il Regno Unito.

La dinamica dell’export lodigiano del quarto trimestre 2022 evidenzia variazioni positive di entità importante verso tutte le maggiori destinazioni. Restano valide le valutazioni fatte osservando la dinamica dei settori, si tratta di valori in euro correnti che incorporano quindi i forti aumenti dei prezzi avvenuti a confronto con il 2021. Il continente europeo registra la crescita più significativa in termini percentuali, si tratta di un incremento del 54,9% che non risente del calo (-15,9%) dei mercati extra UE, tra i quali si segnalano flessioni per Svizzera, Regno Unito e Russia. I mercati asiatici registrano una crescita decisamente più contenuta di quella dell’Europa, si attesta infatti all’11,9%. Nei confronti del Medio Oriente si osserva una crescita importante (30,6%), mentre sono in calo i flussi che riguardano l’Asia Orientale (-15,9%), dove si segnala un dato particolarmente negativo per la Cina (-43,2%); all’opposto il mercato indiano evidenza flussi aumentati di quasi cinque volte rispetto al quarto trimestre 2021. L’export verso le Americhe cresce del 31,7%, registrando una performance migliore nei mercati della parte settentrionale del continente (+34,4%) rispetto a quella centro-meridionale (+25,9%). L’osservazione del dato complessivo dell’anno 2022 indica la stessa dinamica di crescita osservata nel singolo trimestre, mentre si riducono le differenze di crescita tra i continenti. Nei confronti dei Paesi europei le esportazioni lodigiane crescono del 41,1%, registrando al contempo un calo del 5,6% per i mercati europei non parte dell’Unione Europea. Le esportazioni dirette nel continente americano crescono del 36,2%, con una performance migliore dei Paesi della parte centro-meridionale del continente (+39,3%) rispetto a quella settentrionale (+34,8%). La crescita dei mercati asiatici si ferma invece al 20%. L’Asia Centrale e in particolare l’India registrano flussi raddoppiati rispetto al 2021, il Medio Oriente cresce del 36,6%, mentre l’Asia Orientale segna un incremento minimo del 5,6%. Crescono le esportazioni in Cina (+21,3%), mentre il mercato di Hong Kong registra una pesante flessione (-50,6%).

L’import della provincia di Lodi cresce rispetto al quarto trimestre del 2021 del 39,1%, registrando un forte incremento del valore delle merci in arrivo soprattutto dall’Asia pari al 68,5%. Si osserva in particolare un marcato aumento dei flussi provenienti dall’India, passati da circa 11 milioni nel quarto trimestre 2021 a 173 milioni nello stesso periodo del 2022. Cresce di oltre il 50% anche il principale mercato di approvvigionamento del lodigiano che è la Cina (+52,1%). I flussi provenienti da Paesi europei crescono solamente del 12%, con una buona performance dei mercati non UE (+30,2%). Negativo invece il bilancio delle merci in arrivo dal continente americano (-17,8%), in particolare per effetto di un calo registrato dagli Stati Uniti (-35,6%). La dinamica complessiva dell’intero anno non si discosta molto da quella dell’ultimo trimestre, le importazioni crescono del 37,9% e il contributo maggiore alla crescita viene dall’Asia (63,1%), in modo particolare India e Cina. Le importazioni lodigiane dall’Europa crescono del 18%, con un incremento che arriva al 46% per i Paesi europei non UE. Si osserva infine una crescita del 18,7% nei confronti del continente americano nonostante una flessione del 17,7% che riguarda gli Stati Uniti.

 

 

Dettaglio europeo

La Spagna si conferma il primo mercato europeo per le esportazioni lodigiane nel trimestre, vale 866 milioni ovvero circa il 55% dell’export provinciale complessivo. Il secondo paese è la Francia verso la quale si registrano flussi per 150 milioni di euro. Più distanti in graduatoria troviamo Germania (68 milioni) e Portogallo (63 milioni), quindi Paesi Bassi (33 milioni) e Belgio (31 milioni). Tra gennaio e dicembre 2022 le esportazioni dirette in Spagna ammontano a 2,7 miliardi di euro, quasi esattamente la metà del totale provinciale. Il resto della graduatoria ricalca quella del trimestre, la Francia è seconda a una certa distanza con 622 milioni, più distanti ancora Germania (267 milioni) e Portogallo (205 milioni). Altri tre Paesi superano la soglia dei 100 milioni di euro esportati in dodici mesi, si tratta di Belgio (135 milioni), Paesi Bassi (115 milioni) e Polonia (102 milioni), primo mercato dell’Europa dell’Est.

Le importazioni delle imprese di Lodi dall’Unione Europea provengono in primo luogo dalla Germania (318 milioni di euro) e dalla Francia (217 milioni), due mercati che da soli valgono circa la metà dell’import di provenienza UE. Sopra ai 100 milioni di euro troviamo anche Paesi Bassi (120 milioni), Spagna (116 milioni) e Belgio (102 milioni), più distante la Polonia (51 milioni). Nell’intero 2022 l’import lodigiano dalla Germania è pari a 1,3 miliardi di euro, poco meno del 14% dei flussi di merci in arrivo dall’estero. Le importazioni dalla Francia valgono 890 milioni di euro, dalla Spagna 520 milioni e dai Paesi Bassi 438 milioni.

La dinamica dell’export di Lodi verso l’Unione Europea vede una crescita del 59,5% nel trimestre in esame, spinta ovviamente dalla dinamica inflattiva, registrando variazioni positive verso quasi tutti i mercati. La Spagna oltre a essere il Paese più rilevante è anche quello cresciuto di più, il valore dei flussi è quasi esattamente raddoppiato in un anno. In termini percentuali cresce molto anche il vicino Portogallo (84,7%), mentre per tutti gli altri Paesi gli incrementi risultano inferiori alla media. Tra i Paesi più rilevanti si osserva una crescita relativamente contenuta nei confronti della Francia (21,6%) e soprattutto della Germania (5,1%). Sono solamente due i mercati in calo tra quelli illustrati nel grafico, in ordine di importanza Belgio (-9,5%) e Grecia (-24,9%). La dinamica annua conferma il ruolo trainante di Spagna (+76,3%) e Portogallo (+66%); in termini percentuali spicca anche la crescita del Lussemburgo (+191,9%), meno rilevante però in valori assoluti. Crescono meno della media Francia (19,9%) e Paesi Bassi (20,7%), chiudono l’anno in calo invece Germania (-2,8%) e Belgio (-9,4%).

L’import delle imprese lodigiane da Paesi UE nel quarto trimestre cresce relativamente poco, fermandosi all’11,2%. I mercati che registrano gli incrementi percentuali più rilevanti sono relativamente piccoli per volumi di merci scambiate, quali Malta (+73,8%), Austria (+52,5%) e Grecia (+42,3%). Germania e Spagna crescono più della media, entrambe attorno al 20%, Paesi Bassi e Belgio evidenziano variazioni solo leggermente in terreno positivo (rispettivamente 2% e 5,4%), per la Francia si registra un calo (-6,6%). Considerando il dato cumulato dell’intero 2022, la crescita annua dell’import lodigiano dall’Unione Europea risulta del 17%, spinta verso l’altro soprattutto da Germania (29,9%), Spagna (32,1%) e Polonia (30,9%). Tra i partner maggiori del lodigiano, crescono meno della media le importazioni provenienti da Paesi Bassi (11,1%), Francia (4,2%) e Belgio (2,1%). L’unico mercato in calo è la Repubblica Ceca (-29,8%), che aveva visto forti riduzioni dei flussi nei primi tre trimestri dell’anno.

 

 

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