La dinamica dell'interscambio milanese
L’interscambio estero della città metropolitana di Milano ha registrato un’ulteriore espansione nel quarto trimestre 2022. I flussi esportativi e importativi, essendo espressi a prezzi correnti, hanno risentito, anche in questo trimestre, della dinamica inflazionistica del 2022 trainata dai trend rialzisti dei prezzi energetici e dei trasporti e dalle criticità riscontrate sui mercati di approvvigionamento internazionali a causa dell’aumento globale della domanda.
L’analisi puntuale dei flussi commerciali registra pertanto per la città metropolitana di Milano un incremento in valore dell’export di oltre 2,4 miliardi di euro rispetto allo scorso anno (+19,1%), mentre la domanda interna espressa dalle importazioni ha evidenziato un aumento relativamente più contenuto (+6,6%) e pari 1,3 miliardi euro di surplus nei confronti del quarto trimestre dello scorso anno.
Se consideriamo la dinamica annuale riferita al 2022, l’anno si è chiuso per l’area metropolitana milanese con un deciso balzo in avanti dell’export (+22%) e un aumento di minore entità delle importazioni (+18,2%).
Il focus di analisi sui principali settori dell’export milanese conferma nel quarto trimestre 2022 le dinamiche tracciate nei precedenti trimestri. Si sono quindi ulteriormente incrementate le esportazioni della filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori di oltre 500 milioni rispetto al quarto trimestre 2021 attestandosi a 3,1 miliardi di euro circa nel quarto trimestre 2022 (+21,1%), superando di circa un miliardo l’export di macchine e apparecchi, che in valore si collocano a 2,1 miliardi (+12,7%).
L’intonazione ampiamente espansiva della domanda estera si è inoltre riflessa sulle esportazioni della farmaceutica (+33,7%) – in ripresa nella seconda metà dell’anno dopo i primi sei mesi negativi – e degli apparecchi elettrici (+30,2%) oltre che sul comparto dei computer, apparecchi elettronici e ottici (+19,3%).
I segnali di crescita delle esportazioni hanno inoltre interessato sia i prodotti alimentari e bevande e della gomma-plastica (+12,6% per entrambi) sia le industrie dei prodotti in metallo (+7,7%).
Si è invece consolidato nel quarto trimestre il trend discendente delle esportazioni dei mezzi di trasporto, in rilevante flessione rispetto al quarto trimestre dello scorso anno (-9,1%).
Il consuntivo settoriale annuale del 2022 conferma una crescita diffusa delle esportazioni – a eccezione dei mezzi di trasporto (-9,5%) – e il ruolo guida del comparto tessile, abbigliamento, pelli e accessori, con oltre 10,7 miliardi (+24,9%), rispetto al comparto delle macchine e apparecchi, che – con 7,7 miliardi di euro circa di export (+8,8%) – si colloca al secondo posto della graduatoria per settore di attività.
Il 2022 si è confermato come un buon anno per le esportazioni dei prodotti chimici (+17,2%), che con oltre 6,8 miliardi di euro consolidano la posizione di terzo settore esportativo della città metropolitana di Milano, superando la farmaceutica ferma a 6 miliardi (+19,8%).
Con intensità di scala rilevanti sono cresciute inoltre sia le esportazioni degli intermedi in gomma-plastica (+16,9%), utilizzati nei processi industriali, sia dei prodotti in metallo (+25,3%).
Il 2022 registra inoltre un sostenuto incremento dell’export di prodotti elettrici (+23,3%), elettronici e ottici (+21,1%) e di alimenti e bevande (+20,2%).
In relazione alle importazioni, la declinazione per settore evidenzia nel quarto trimestre 2022 i trend di crescita registrati nei precedenti trimestri per tessile, abbigliamento pelli e accessori (+24,1%) e macchinari e apparecchi (+16,2%), mentre sono in marcata decelerazione per i comparti dei prodotti chimici (+2,6%) e in metallo (+1,7%).
Sul piano dell’import, l’aumento della domanda interna si è riflessa sulla dinamica annuale, in crescita in tutti i comparti a eccezione dei mezzi di trasporto (-17,2%).
Le dinamiche importative più intense si sono registrate nell’ambito dei prodotti intermedi utilizzati nel ciclo produttivo: metalli (+39%), chimici (+23,9%) e gomma-plastica (+24,8%) oltre che nei settori del tessile, abbigliamento, pelli e accessori (+34,2%) e degli alimentari e bevande (+22,7%).
Le direttrici dell’export della città metropolitana di Milano confermano nel quarto trimestre 2022 una crescita significativa verso i mercati americani e asiatici e in misura relativamente più contenuta verso l’Europa.
Il quadro di dettaglio per mercato di destinazione registra pertanto una crescita rilevante dell’export milanese verso le piazze americane (+36,6%), complessivamente oltre 2,5 miliardi di euro, di cui 2 miliardi afferenti al mercato USA (+44,4%).
Se consideriamo i mercati dell’Asia, nel quarto trimestre 2022 l’export complessivo si è incrementato in misura significativa rispetto allo scorso anno (+24,6%), raggiungendo oltre 3,5 miliardi di euro in valore. La crescita riscontrata è stata sostenuta dalle dinamiche esportative dirette nei mercati dell’Asia Orientale (+24,4%) e del Medio Oriente (+28%), mentre si è rivelato più contenuto l’apporto dei mercati centrali (+17,2%).
In particolare, il focus analitico dell’export verso l’Asia Orientale evidenzia che sulla dinamica di crescita del quarto trimestre 2022 insiste, tra i mercati più rilevanti, una significativa espansione verso il Giappone (+77,5%) e la Corea del Sud (+32,4%), che compensano l’aumento limitato riscontrato verso la Cina (+5,7%) e la flessione registrata nei confronti della zona speciale cinese di Hong Kong (-3,1%); tra le piazze secondarie dell’export si è inoltre riscontrata una particolare vivacità delle dinamiche afferenti ai mercati di Taiwan (+28%) e Singapore (+17,8%).
Se consideriamo le dinamiche dell’export dell’anno 2022 riferite ai mercati globali, si può osservare un sentiero di crescita che ha privilegiato in termini di espansione il continente americano (+38,3%), trainato in particolare dall’incremento dei flussi esportativi diretti negli Stati Uniti (+44,1%), che intercettano oltre 6,4 miliardi di euro dei circa 8,9 miliardi indirizzati verso il continente, ossia oltre il 72% dell’export diretto verso l’America. La progressione relativamente più limitata verso il Centro-Sud America (+22,3%) sconta invece la debolezza del mercato brasiliano (+1%).
A seguire in termini di crescita annuale, troviamo i mercati dell’Asia (+19%), oltre 12 miliardi di euro di export nel 2022.
La dinamica complessiva è stata ampiamente condizionata dalla performance dei mercati dell’Asia Orientale (+18,4%), dove si concentrano più di due terzi delle esportazioni, quantificabili in oltre 8,3 miliardi di euro.
Il focus sui mercati principali dell’Estremo Oriente registra una sostenuta dinamica annuale delle esportazioni dirette verso la Corea del Sud (+31,9%), il Giappone (+37%) e i mercati secondari di Taiwan (+26,5%) e Singapore (+22,2%), mentre si è osservato un aumento più limitato verso la Cina (+10,7%) e una flessione significativa dell’export diretto verso la zona speciale cinese di Hong Kong (-8,6%).
Riguardo al continente europeo, primo mercato in valore delle esportazioni milanesi nel 2022 con oltre 32,4 miliardi di euro, si è osservato un aumento (+17,9%) favorito dalla dinamica registrata dai partner dell’Unione Europea (+18,2%), che ha sorpassato in termini di intensità di crescita l’incremento delle esportazioni ottenuto dai Paesi esterni allo spazio comunitario (+17,2%).
Il focus di analisi sulle importazioni evidenzia che nel quarto trimestre 2022 si sono incrementati in misura i flussi commerciali in entrata dal continente americano (+20,6%) e dagli Stati Uniti in particolare (+21,9%).
In ambito extra-europeo, si è inoltre osservata una dinamica contenuta dell’import proveniente dall’Asia (+6,9%), sulla quale ha inciso in particolare la debole domanda di prodotti e merceologie provenienti dai partner dell’Asia Orientale (+4,3%).
Se consideriamo il continente europeo, nel quarto trimestre 2022 si è registrata una dinamica complessivamente debole delle importazioni (+6%), sulla quale pesa la scarsa propensione verso le produzioni di matrice comunitaria (+5,7%).
Relativamente alla dinamica annuale dell’import del 2022, la sua crescita (+18,2%) è ascrivibile in particolare alla progressione registrata nei confronti dei dell’Asia (+36,4%) e in misura minore dalle importazioni provenienti dall’America (+18,7%) e dall’Europa (+12,5%), dove la compressione della dinamica è ascrivibile alle importazioni provenienti dall’Unione Europea (+10,4%).
Nel quarto trimestre 2022 l’export milanese diretto in Europa ha registrato, rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, un saggio di crescita più contenuto (+10,6%) in rapporto alla dinamica complessiva dell’area metropolitana milanese (+19,1%), raggiungendo in valore 5,2 miliardi di euro incrementandosi quindi di circa 500 milioni rispetto all’anno precedente.
La dinamica europea ha beneficiato di un gradiente di crescita quasi omogeno tra le piazze di destino UE (+10,6%) e i mercati esterni allo spazio comune europeo (+10%), dove si segnala in particolare la rilevante flessione registrata nei confronti del Regno Unito (-7,8%) e della Russia (-44%) e le dinamiche espansive ottenute nei mercati di Svizzera (+34,9%) e Turchia (+29,4%).
Se consideriamo la dinamica dell’export verso l’Unione Europea possiamo osservare che verso i partner comunitari si sono diretti nel quarto trimestre 2022 oltre 5,2 miliardi di euro degli 8,2 miliardi circa esportati in Europa (+10,6%).
La dinamica è ascrivibile in particolare all’aumento delle esportazioni registrato in alcuni dei mercati più rilevanti per l’area milanese: Germania (+27,7%), Francia (+7,5%), Spagna (+15,5%), Polonia (+16,1%) a cui si sono associati – in ordine di rilevanza tra i mercati secondari – gli aumenti registrati verso Grecia (+7,4%), Repubblica Ceca (+8,7%) e Portogallo (+20,2%).
Le progressioni rilevate hanno contenuto le dinamiche negative riscontrate verso alcune piazze importanti per l’export milanese come Belgio (-8,2%), Romania (-1,9%) e Austria (-1,6%).
Il consuntivo dell’export del 2022 si presenta caratterizzato da un quadro di diffuso incremento verso i mercati europei (+17,9%), raggiungendo in valore 32,4 miliardi di euro, e sostenuto in misura più rilevante dai mercati afferenti all’Unione Europea (+18,2%) rispetto ai partner non UE (+17,2%).
Il focus di analisi dell’export verso l’Unione Europea mostra una diffusione del ritmo di espansione verso i mercati comunitari più rilevanti per l’area milanese. In particolare, si segnalano gli incrementi delle esportazioni verso Germania (+33,9%), Francia (+10,6%), Spagna (+23,6%), Paesi Bassi (+8,9%), Polonia (+12,3%) e Belgio (+8,1%), ai quali si sono associati gli incrementi registrati in mercati secondari particolarmente vivaci per l’export della città metropolitana di Milano: Grecia (+19%), Austria (+14,5%), Repubblica Ceca (+16,9%) e Romania (+4,3%).
Se consideriamo i Paesi europei non UE, possiamo osservare, tra i partner più rilevanti per la città metropolitana di Milano, che le esportazioni mostrano una dinamica particolarmente sostenuta verso la Svizzera (+40%), dove si dirigono 5,7 miliardi di euro degli oltre 11,5 miliardi esportati nel 2022, e la Turchia con 1,3 miliardi (+30,5%), mentre si registra un saggio di incremento molto contenuto nei confronti del Regno Unito (+2,4%).
Le sanzioni internazionali nei confronti della Russia per la guerra in Ucraina si sono rivelate altamente impattanti sull’export dell’area milanese verso il mercato della federazione, evidenziando una drastica flessione nel 2022 (-31,7%) corrispondente a una perdita di oltre 300 milioni di euro rispetto ai flussi esportati nell’anno precedente.
Relativamente alle importazioni, il quarto trimestre 2022 registra una dinamica più sostenuta per le importazioni dall’Europa non comunitaria (+8,3%) rispetto ai partner dell’Unione Europea (+5,7%), sulle quali incide la dinamica contenuta dell’import proveniente dalla Germania (+2%), che eroga oltre 4,2 miliardi di euro dei 14 miliardi dei flussi commerciali in entrata nella città metropolitana di Milano.
Se consideriamo la dinamica annuale del 2022, si osserva una dinamica intensa per i canali in entrata di matrice non comunitaria (+27,9%), dove hanno inciso in particolare gli incrementi dei flussi importativi provenienti dalla Svizzera (+23,2%) e dalla Turchia (+39,2%), rispetto ai partner comunitari (+10,4%). Il focus verso i partner comunitari evidenzia che le dinamiche importative provenienti dalla Francia si sono palesate deboli (+1,1%), mentre presentano saggi di crescita sostenuti in relazione alla Germania (+9,1%) e alla Spagna (+8,6%) e in flessione dalla Polonia (-10,4%).