La dinamica dell'interscambio milanese

MI
MB
LO
Trimestre
Terzo
Anno
2022
Settori

Le dinamiche dell’import e dell’export della città metropolitana di Milano hanno registrato un’ulteriore espansione nel terzo trimestre 2022. La domanda proveniente dalle aree geo-economiche globali ha consentito all’export del territorio milanese di crescere in valore di 2,8 miliardi di euro rispetto al terzo trimestre dello scorso anno (+24,7%).

Altrettanto rilevante per l’interscambio estero dell’area si è rivelata la dinamica delle importazioni, aumentate nel trimestre di circa 4,5 miliardi rispetto al terzo trimestre del 2021 (+24,8%).

Il percorso di crescita dei primi nove mesi del 2022 evidenzia inoltre un ritmo particolarmente sostenuto, con un flusso cumulato di 41,2 miliardi di euro per l’export, in aumento di 7,7 miliardi rispetto ai primi nove mesi del 2021 (+23,1%), e di 67,5 miliardi circa per l’import con un surplus di 12,4 miliardi rispetto allo scorso anno (+22,5%).

Il focus sui principali settori dell’export milanese conferma nel terzo trimestre 2022 le dinamiche emerse nei precedenti trimestri. In particolare, si è ulteriormente consolidato il sentiero di sviluppo della filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori: le esportazioni sono infatti aumentate di circa 400 milioni rispetto al terzo trimestre 2021 attestandosi a 2,7 miliardi di euro nel terzo trimestre 2022 (+17,5%) superando di quasi un miliardo l’export di macchine e apparecchi che in valore si collocano a 1,8 miliardi (+9,3%).

L’intonazione espansiva della domanda estera si è inoltre riflessa sui settori dei prodotti intermedi utilizzati nei processi industriali, come certificato dagli incrementi delle esportazioni della chimica (+22,1%) e dei prodotti in metallo (+21,8%) e in gomma-plastica (+17,9%).

In relazione alla farmaceutica, dopo la flessione dell’export registrata nella prima parte dell’anno, il terzo trimestre 2022 mostra un consistente recupero rispetto al terzo trimestre dello scorso anno (+23,4%).

I segnali espansivi delle esportazioni hanno inoltre evidenziato una rilevante accelerazione sia per le industrie degli apparecchi elettrici (+27,1%) sia per i comparti dell’elettronica (+21,8%) che degli alimentari e bevande (+23,3%), mentre è continuato il trend discendente dell’export dei mezzi di trasporto (-11,6%).

Il consuntivo settoriale dei primi nove mesi del 2022 conferma una crescita diffusa delle esportazioni, ad eccezione dei mezzi di trasporto (-9,6%), e il consolidamento del primato settoriale della filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori, con circa 7,7 miliardi (+26,5%) rispetto al comparto delle macchine e apparecchi, che con 5,6 miliardi di euro circa (+7,4%) si colloca al secondo posto della graduatoria in valore dell’export.

Proseguendo nell’analisi settoriale, nei primi nove mesi del 2022 si è registrato un incremento consistente per i prodotti chimici (+20,7%), che con oltre 5,1 miliardi di euro consolidano la posizione di terzo settore dell’export della città metropolitana di Milano, superando largamente la filiera farmaceutica ferma a 4,2 miliardi (+14,8%).

Con intensità di scala rilevanti sono cresciute inoltre le esportazioni degli altri prodotti intermedi utilizzati nei processi industriali, quali i prodotti in metallo (+31,9%) e in gomma-plastica (+18,5%). I primi nove mesi del 2022 confermano inoltre una sostenuta espansione per le esportazioni dei prodotti elettrici (+20,8%), dell’elettronica e ottica (+21,8%) e degli alimentari e bevande (+23,2%).

In relazione alle importazioni, la declinazione settoriale conferma nel terzo trimestre 2022 i trend registrati in precedenza. In particolare, si evidenzia il sostenuto incremento per la filiera del tessile, abbigliamento pelli e accessori (+38,5%) e dei comparti dei macchinari (+24,4%) e dei prodotti chimici (+25,1%) e in metallo (+26,1%).

L’accresciuta domanda interna si è inoltre riflessa sulla dinamica delle importazioni dei primi nove mesi, in consistente accelerazione in tutti i comparti a eccezione dei mezzi di trasporto (-26,1%).

Tra i comparti che hanno registrato le dinamiche più intense si segnalano i prodotti intermedi utilizzati nel ciclo produttivo: prodotti in metallo (+54,3%), chimici (+31,7%) e in gomma-plastica (+29,7%) ai quali si sono associati i settori del tessile, abbigliamento, pelli e accessori (+38,3%) e degli alimentari e bevande (+24%).

 

 

 

Aree geoeconomiche globali

Le direttrici geografiche dell’export della città metropolitana di Milano registrano nel terzo trimestre 2022 un’espansione significativa verso i mercati americani e in misura relativamente più contenuta verso l’Asia e l’Europa.

Il quadro di dettaglio per mercato di destinazione registra pertanto una crescita rilevante dell’export milanese verso le piazze americane (+39,3%) che in valore sfiorano i 2,2 miliardi di euro, di cui oltre 1,5 concentrati nel mercato degli Stati Uniti (+45,9%), mentre si segnala tra le piazze latino-americane la consistente flessione delle esportazioni verso il Brasile (-13,8%), la meta di destino principale.

In relazione ai mercati dell’Asia, nel terzo trimestre 2022 si è registrato un consistente aumento dei flussi esportativi (+21,7%), sostenuto dalle dinamiche ottenute nei mercati del Medio Oriente (+27,5%) e dell’Asia centrale (+28%), mentre si è rivelato più contenuto l’apporto dei mercati dell’Asia orientale (+19,2%), primo mercato in valore nel continente per l’area milanese.

Il focus sull’export diretto nell’Asia orientale evidenzia che sull’incremento contenuto registrato nel terzo trimestre 2022 grava la flessione delle esportazioni dirette verso la zona speciale cinese di Hong Kong (-11,7%) e l’apporto limitato evidenziato dal mercato cinese (+14,2%). Il sostegno all’export è quindi derivato dalle rilevanti progressioni registrate nei confronti della Corea del Sud (+30%), del Giappone (+33,4%) e delle piazze minori di Taiwan (+20,8%) e Singapore (+41,2%).

Se consideriamo le dinamiche dell’export dei primi nove mesi del 2022, si può osservare un sentiero di crescita che ha privilegiato in particolare il continente americano (+38,9%), trainato dagli Stati Uniti (+44%) dove si concentra il 79% dell’export continentale, mentre la progressione più contenuta verso le piazze del Centro-Sud America (+23,5%) sconta la consistente flessione del mercato brasiliano (-7,2%).

Riguardo il continente europeo, primo mercato in valore delle esportazioni milanesi con 24,2 miliardi di euro, si è osservato un aumento (+20,6%) che ha privilegiato, seppure di poco, i partner comunitari (+21%) rispetto ai Paesi esterni all’Unione europea (+20%).

In relazione alla dinamica esportativa registrata in Asia (+16,8%), l’incremento registrato nei primi nove mesi del 2022 è stato condizionato in misura determinate dalle performance dei mercati dell’Asia Orientale (+16,1%), la principale area sub-continentale dell’export milanese, e secondariamente dagli aumenti contenuti ottenuti nelle piazze di destino dell’Asia Centrale (+15,6%), insufficientemente bilanciati dai saggi di incremento ottenuti dall’export diretto in Medio Oriente (+19,5%).

Il focus sui mercati principali dell’Estremo Oriente evidenzia, inoltre, nei primi nove mesi del 2022 una sostenuta dinamica delle esportazioni dirette verso la Corea del Sud (+31,7%), il Giappone (+22,5%) e i mercati secondari di Taiwan (+25,9%) e Singapore (+23,8%), mentre si è osservato un aumento più limitato verso la Cina (+12,8%) e una consistente flessione verso la zona speciale cinese di Hong Kong (-10,5%), che ha contribuito a ridurre in misura rilevante l’incidenza del mercato sul complesso dell’export diretto verso l’Asia orientale (da 11,6% a 8,9%).

Passando all’analisi delle importazioni possiamo osservare che nel terzo trimestre 2022 sono aumentati in misura significativa i flussi commerciali in entrata dal continente asiatico (+48,7%): in particolare sulla dinamica complessiva hanno inciso i partner dall’Asia Orientale (+40,1%), soprattutto Corea del Sud (+68,3%) e Cina (+46,3%).

In ambito extra-europeo, la dinamica si è manifestata invece più contenuta per l’import proveniente dall’America (+25,5%), dove si è rivelato molto incisivo il contributo degli USA (+31,3%).

Se consideriamo il continente europeo, la domanda di prodotti e merceologie estere ha mostrato invece una dinamica più debole (+16,6%), sulla quale ha inciso l’input di matrice comunitaria (+13,8%).

Guardando ai primi nove mesi del 2022, la crescita dell’import è ascrivibile in primo luogo alla progressione registrata nei confronti dei partner commerciali dell’Asia (+47,8%), mentre i saggi di incremento delle importazioni dall’America (+18%) e dagli Stati Uniti in particolare (+16%) hanno mostrato un ritmo più contenuto e ciò si osserva anche nei confronti dell’import di matrice europea (+15%), su cui incide in misura ampia la dinamica extra-comunitaria (+34,9%).

 

 

Dettaglio europeo

Nel terzo trimestre 2022 i flussi esportativi diretti in Europa hanno registrato un incremento rilevante rispetto al terzo trimestre dello scorso anno raggiungendo gli 8,2 miliardi di euro (+19,9%), incrementandosi di 1,4 miliardi circa.

La dinamica complessiva ha beneficiato in particolare della crescita ottenuta nelle piazze di destino non UE (+30%) collocando le esportazioni a 3,1 miliardi di euro, dove decisivi per la performance complessiva si sono rivelati i mercati di Svizzera (+75,8%) e Turchia (+36,4%) che hanno ampiamente compensato la contrazione registrata verso il Regno Unito (-2,3%) e la flessione nei confronti della Russia (-39,8%) quale conseguenza del proseguimento del conflitto con l’Ucraina.

Se consideriamo la dinamica dell’export verso l’Unione europea, possiamo osservare che il terzo trimestre 2022 ha registrato un aumento limitato (+14,4%), collocando le esportazioni complessive verso i partner comunitari a 5,1 miliardi di euro circa. Il contenimento è ascrivibile in particolare alla flessione dell’export verso la Francia (-4,6%), mentre gli apporti più rilevanti al suo sostegno sono derivati dalla progressione ottenuta in alcuni dei mercati più rilevanti per l’area milanese: Germania (+30,9%), Belgio (+26,2%), Spagna (+25,3%), Polonia (+12,7%) e Paesi Bassi (+5,9%), ai quali si sono associati – in ordine di rilevanza tra i mercati secondari – gli aumenti registrati verso Austria (+14,3%), Grecia (+8,3%), Repubblica Ceca (+17,1%) e Portogallo (+24,2%).

Il consuntivo dell’export dei primi nove mesi del 2022 si presenta caratterizzato da un quadro di diffuso incremento verso i mercati europei (+20,6%), rappresentando in valore oltre 24,2 miliardi di euro, e sostenuto in misura quasi paritetica dai trend dell’Unione europea (+21%) e dei partner non UE (+20%).

Il focus sulla dinamica dell’export verso l’Unione europea evidenzia una diffusione del ritmo di espansione verso i mercati comunitari più rilevanti per l’area milanese. In particolare, si segnalano gli incrementi delle esportazioni verso Germania (+36,1%), Francia (+11,7%), Spagna (+26,5%), Paesi Bassi (+12%), Polonia (+11%) e Belgio (+14,2%).

Se consideriamo i mercati europei non UE, possiamo osservare, tra le mete più rilevanti per la città metropolitana di Milano, che le esportazioni mostrano una dinamica particolarmente sostenuta verso la Svizzera (+41,9%), dove si concentra circa la metà dell’export diretto verso l’area non UE, e la Turchia (+31%), mentre si registra un saggio di incremento più contenuto nei confronti del Regno Unito (+6,1%).

Le sanzioni internazionali alla Russia per la guerra in Ucraina si sono rivelate altamente impattanti sull’export dell’area milanese verso Mosca, evidenziando una drastica flessione nei primi nove mesi del 2022 (-26,5%).

Relativamente alle importazioni, il terzo trimestre 2022 registra una dinamica particolarmente sostenuta per le importazioni dall’Europa non comunitaria (+34,9%) rispetto ai partner dell’Unione europea (+13,8%), sui quali gravano le dinamiche contenute dei partner storici dell’area milanese: Francia (+8,6%), Germania (+13%) e Spagna (+15,4%), che insieme concentrano il 63% dei flussi importativi in entrata nella città metropolitana.

Se consideriamo i primi nove mesi del 2022, si osserva una dinamica particolarmente intensa per i canali in entrata di matrice non comunitaria (+34,9%), dove hanno inciso in particolare gli incrementi dei flussi importativi provenienti dalla Svizzera (+25,3%) e dalla Turchia (+40,8%), rispetto ai partner comunitari (+12,1%).

Il focus verso i partner comunitari evidenzia che le dinamiche importative si sono palesate in flessione da Francia (-3%) e Polonia (-5,8%), e in contenuto aumento dalla Spagna (+8,9%) e dalla Germania (+11,8%).

 

 

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