Import-Export

MI
MB
LO
Trimestre
Primo
Anno
2024
Quadro nazionale

Nel primo trimestre 2024 l’interscambio commerciale ha registrato un deciso arretramento della dinamica, che si è declinata attraverso una contrazione delle esportazioni di circa 4,3 miliardi di euro (-2,8%) e una significativa flessione delle importazioni, quantificabile in circa 16 miliardi (-10,8%).

L’analisi territoriale dell’export mostra una rilevante criticità per le regioni centrali, che evidenziano una perdita di oltre 3,2 miliardi di euro rispetto al primo trimestre dello scorso anno (-10,4%).

Nell’Italia settentrionale si è osservata una dinamica di arretramento relativamente più contenuta sia per il Nord-Ovest (-3,4%) sia per il Nord-Est (-2,4%), corrispondente a una riduzione complessiva delle esportazioni di 3,3 miliardi rispetto al primo trimestre 2023, di cui 2,1 miliardi circa attribuibili alle regioni nord-occidentali e 1,2 ai territori del Nord-Est.

In relazione al Mezzogiorno, l’analisi territoriale registra invece una ripresa dell’export che coinvolge sia le regioni del meridione continentale (+4,3%) che le Isole (+8,9%).

Dal lato delle importazioni, a eccezione delle regioni del Sud, si è osservato un quadro di arretramento diffuso della dinamica. In particolare, la consistente riduzione dell'andamento è attribuibile in misura significativa alle flessioni dell’Italia nord-orientale (-9,2%) – oltre 3,3 miliardi di euro rispetto allo scorso anno – e delle regioni del Nord-Ovest (-7,3%), dove la perdita rilevata è di oltre 4,5 miliardi di euro su base annua.

Criticità rilevanti si sono, inoltre, riscontrate sia per l’import delle regioni centrali (-6,2%) sia per le Isole (-12,3%), mentre le regioni continentali del Mezzogiorno sono le uniche a registrare un aumento, seppure limitato, della dinamica (+1,4%).

 

 

 

 
Sintesi dei territori

Il primo trimestre 2024 registra una significativa battuta d’arresto per l’interscambio estero dell’area vasta di Milano, Monza Brianza e Lodi, su cui grava in particolare il bilancio negativo della città metropolitana di Milano, sia in relazione alle esportazioni che alle importazioni.

La capacità di penetrazione dei mercati esteri registrata a livello aggregato – 19 miliardi di euro con un deficit di oltre 182 milioni rispetto allo scorso anno (-0,9%) – subisce, come già accennato, la significativa flessione della città metropolitana di Milano (-2,6%), alla quale si è aggiunta la contrazione della provincia di Monza Brianza (-0,1%), mentre è in progressione l’export di Lodi (+14,3%).

Dal lato dell’import – 25,9 miliardi di euro – la rilevante flessione dell’area vasta, oltre 1,6 miliardi (-5,8%), è ascrivibile al crollo registrato nel primo trimestre 2024 dalla città metropolitana di Milano (-7,9%), mentre si è osservata una significativa progressione per le importazioni delle province di Monza Brianza (+1,1%) e di Lodi (+4,3%).

La declinazione delle esportazioni attraverso le dinamiche settoriali riflette principalmente le difficoltà dell’area milanese, mettendo quindi in luce andamenti ampiamente negativi per i settori portanti dell’export, a eccezione del comparto dei macchinari ancora in crescita in tutti i territori dell’area vasta.

Il focus di analisi settoriale evidenzia pertanto una consistente flessione per la filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori sia nella città metropolitana di Milano, dove rappresenta il primo settore dell’export locale, sia nei territori della Brianza e del Lodigiano.

Il bilancio trimestrale è, inoltre, in consistente arretramento per i prodotti intermedi utilizzati nei cicli produttivi dell’industria, in particolare per le produzioni chimiche – nel Milanese e nel Lodigiano – e della gomma-plastica in tutti i territori dell’area vasta.

Consistenti flessioni si sono inoltre riscontrate per le esportazioni della farmaceutica per il Milanese e la provincia di Monza Brianza.

Nell’ambito della filiera metalmeccanica, il dettaglio trimestrale dell’export indica rilevanti criticità per i prodotti in metallo nella provincia di Lodi, in contrazione di quasi un terzo rispetto al primo trimestre dello scorso anno, e per la città metropolitana di Milano.

Passando all’analisi riferita ai mercati delle esportazioni dell’area vasta, si registra un rilevante arretramento verso l’Europa, in particolare nei confronti dell’Unione Europea.

Sulla dinamica trimestrale dell’export dell’area vasta insiste, infatti, una flessione consistente dei sistemi esportativi del Milanese e della Brianza verso il continente europeo e i partner dello spazio comunitario in particolare, mentre il Lodigiano mostra ancora un profilo di crescita.

Se consideriamo in mercati extra-europei, l’area vasta registra una flessione verso le Americhe, dove l’elemento di traino è il mercato USA.

Rispetto al primo trimestre dello scorso anno, la performance complessiva dell’export nei confronti del mercato americano è, infatti, condizionata dalla flessione registrata dalla città metropolitana di Milano e in particolare dalla riduzione a due cifre dei flussi in valore verso gli Stati Uniti. A tale dinamica si è, inoltre, associato il cospicuo arretramento dell’export della provincia di Monza Brianza verso il continente.

Passando ai mercati dell’Asia, il primo trimestre si è, invece, chiuso positivamente per le esportazioni sia a livello di area aggregata sia nei confronti dei singoli territori.

Il dettaglio per mercato di riferimento mostra un aumento rilevante – sia a livello aggregato che per ognuno dei tre sistemi esportativi – per le piazze del Medio Oriente, oltre a decisi incrementi delle esportazioni verso la Cina e Hong Kong.

Si registrano invece arretramenti consistenti per alcuni importanti mercati emergenti, quali Corea del Sud, Taiwan e Singapore.

 

 

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