La dinamica dell'interscambio brianzolo

MI
MB
LO
Trimestre
Primo
Anno
2024
Settori

Nel primo trimestre del 2024 il principale comparto dell’export delle imprese brianzole è costituito dai prodotti in metallo (656 milioni di euro di merci esportate), seguito poco al di sopra dei 500 milioni di euro dalla chimica e dalla meccanica; i tre segmenti insieme compongono poco meno della metà dell’export provinciale. Segue con quasi 440 milioni di euro l’elettronica, più distante la farmaceutica (340 milioni). Al di sopra dei 200 milioni si collocano anche la categoria residuale delle altre attività manifatturiere – pari a 272 milioni di euro (di cui 242 milioni riguardano i mobili) – e la gomma-plastica, che vale 230 milioni.

La distribuzione per settore delle importazioni della Brianza nel primo trimestre del 2024 evidenza come primo comparto la farmaceutica, circa 494 milioni di euro pari al 17,6% del totale provinciale. I prodotti in metallo valgono 405 milioni di euro (14,4% del totale), quindi la chimica con 393 milioni (14%), più distanti i macchinari (317 milioni) e l’elettronica (303 milioni). Superano la soglia dei 100 milioni di euro importati dalle imprese brianzole nel trimestre anche i settori degli apparecchi elettrici, dell’abbigliamento, della gomma-plastica e delle altre attività manifatturiere.

La variazione tendenziale delle esportazioni delle imprese della Brianza registra una differenza negativa di minima entità, pari allo 0,1%, circa 2 milioni di euro in meno in valori assoluti. Tra i principali comparti, il contributo positivo maggiore arriva dall’elettronica, cresciuta del 18,5% rispetto al primo trimestre del 2023. Risultano in crescita – seppure a un ritmo più contenuto – tutti e tre i segmenti più grandi, vale a dire prodotti in metallo (+1,4%), chimica (+5,9%) e macchinari (+5,1%). Per contro sono in negativo tutti gli altri comparti che movimentano più di 100 milioni di euro di merci, in particolare registrano una riduzione superiore al 10% i flussi relativi a farmaceutica (-15,4%), abbigliamento (-12,5%) e apparecchi elettrici (-21,2%).

L’import della Brianza registra un incremento dell’1,1% rispetto al primo trimestre del 2022, tornando quindi a crescere dopo un 2023 di segno negativo. A livello settoriale la crescita si deve in realtà quasi esclusivamente al settore della farmaceutica, spesso caratterizzato da fluttuazioni importanti, cresciuto in un anno del 77,6% (circa 220 milioni di euro di incremento). Salvo l’abbigliamento (+9,5%), gli altri comparti maggiori registrano variazioni di segno negativo. Si osservano in particolare una riduzione del 19,4% per quanto riguarda la chimica, del 12,3% per l’elettronica, del 9% per i macchinari.

 

 

 

 
Aree geoeconomiche globali

In termini geografici, poco meno dei due terzi (64,6%) dell’export delle imprese brianzole del primo trimestre 2024 è relativo a Paesi europei. Si tratta di circa 2,2 miliardi di euro, dei quali 1,6 miliardi sono diretti a Paesi dell’Unione Europea e 586 milioni riguardano invece Paesi europei extra-UE; tra questi ultimi, il mercato più importante per la Brianza è la Svizzera, con 328 milioni di euro di export, meno rilevanti Regno Unito (102 milioni) e Turchia (88 milioni). I flussi che riguardano l’Asia sono pari a circa 727 milioni di euro di merci nel trimestre, pari al 21,1% del totale provinciale. Circa i tre quarti di questi flussi interessano l’Asia Orientale (524 milioni di euro), in particolare 108 milioni sono diretti in Cina e altri 238 milioni verso le quattro Tigri Asiatiche (135 milioni solo per Singapore). L’export verso il continente americano vale 370 milioni di euro (il 10,7% del totale), di cui 247 milioni sono flussi che interessano gli Stati Uniti. Verso Africa e Oceania infine si dirigono rispettivamente il 3% e lo 0,6% delle esportazioni brianzole del trimestre, in tutto circa 125 milioni.

Le importazioni brianzole del primo trimestre del 2024 provengono per il 75,7% da Paesi europei, pari a 2,1 miliardi di euro in valori assoluti, per la gran parte relativi a Paesi UE (1,7 miliardi). Gli approvvigionamenti di merci delle imprese brianzole al di fuori dell’Europa riguardano Paesi asiatici, per un ammontare di 473 milioni di euro, pari al 16,9% del totale. Provengono dal continente americano 190 milioni di euro di merci importate, per una quota sul totale provinciale del 6,8%.

La dinamica delle esportazioni brianzole per area geografica evidenza un calo dei mercati europei, contrapposto a una forte crescita di quelli asiatici. L’export verso l’Europa si riduce del 3,5% rispetto al primo trimestre del 2023, frutto di una riduzione del 5,2% dei flussi che interessano i mercati dell’Unione Europea, mentre si osserva una piccola crescita (+1,4%) nei confronti dei mercati europei non UE, in particolare dovuta alla vicina Svizzera (+6,8%). Per quanto riguarda i mercati asiatici si rileva invece una crescita importante (+11,7%). Registrano un robusto aumento i flussi che interessano sia il Medio Oriente (+17,5%) sia l’Asia Orientale (+11,7%), mentre segna un calo l’Asia Centrale (-0,9%) e in particolare l’India (-9,3%). Per quanto riguarda le esportazioni della Brianza dirette in Asia Orientale si osservano incrementi robusti che interessano Cina (+5,6%) e Giappone (+18,2%), mentre crescono solamente dello 0,6% le quattro Tigri Asiatiche, tre delle quali risultano in calo. L’export verso il continente americano è relativamente stabile rispetto a un anno fa (+0,3%), registrando performance del tutto differenti tra la parte centro-settentrionale del continente (-6,1%) e quella meridionale (+21,7%).

La dinamica dell’import brianzolo nel trimestre ha visto una crescita dell’1,1%, risultato di una crescita di Europa (+3,2%) e America (+26,7%) più che sufficienti a compensare la flessione dei flussi provenienti dall’Asia (-13%). In Europa crescono solamente dello 0,3% i flussi che interessano i Paesi UE, contro una crescita del 18,6% che interessa gli altri mercati. Nei confronti dell’Asia si registra un calo sensibile delle merci provenienti sia dalla Cina (-10,4%) sia dalle quattro Tigri Asiatiche (-12,7%), in modo particolare Taiwan (-58,5%).

 

 

 

 
Dettaglio europeo

La Germania si conferma nel trimestre in esame la principale destinazione dell’export della Brianza all’interno dell’Unione Europea, per un valore di 422 milioni di euro di merci esportate in tre mesi (il 25,7% del totale UE). Segue in graduatoria la Francia, con circa 300 milioni di euro di esportazioni dalla Brianza, più distanti Spagna (163 milioni), Paesi Bassi (138 milioni) e Polonia (108 milioni), mentre nessun altro mercato supera la soglia dei 50 milioni.

Anche per quanto riguarda l’import, è la Germania il primo partner commerciale delle imprese brianzole in Europa: si tratta di flussi di merci in arrivo pari a 470 milioni di euro, il 27,2% dei flussi complessivi relativi alla UE. Piuttosto distante il secondo mercato costituito dai Paesi Bassi (283 milioni), quindi la Francia in terza posizione (231 milioni). Altri tre mercati europei valgono più di 100 milioni di euro di importazioni brianzole, si tratta di Belgio, Irlanda (entrambi a quota 134 milioni) e Spagna (107 milioni).

L’export brianzolo in UE segna una flessione piuttosto significativa rispetto a un anno fa (-5,2%). I primi due mercati risultano entrambi in calo: per la Germania la flessione è del 5%, mentre per la Francia si limita allo 0,4%. Tra i più importanti Paesi in crescita si segnalano Spagna (+13,9%), Svezia (+26,5%) e Irlanda (+134,1%).

L’import dalla UE registra una minima variazione annua (+0,3%), che nasconde differenze piuttosto importanti tra i maggiori mercati. Tra i Paesi in calo si trovano Germania (-10,7%), Paesi Bassi (-6,3%) e Belgio (-13,9%). All’opposto si registrano incrementi del 6,7% per la Francia e del 29,3% per l’Austria, mentre l’import dall’Irlanda è passato da 22 a oltre 130 milioni di euro.

 

 

 

 

Archivio

Filtro anno congiuntura
Filtro trimestre congiuntura
Filtro categoria congiuntura