Import-Export

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Trimestre
Quarto
Anno
2024

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Quadro nazionale

Tra gennaio e dicembre 2024 l’interscambio commerciale dell’Italia ha registrato una riduzione della dinamica, che si è declinata attraverso l’arretramento dell’export di 2,4 miliardi di euro circa (-0,4%) e la significativa flessione delle importazioni quantificabile in 23,2 miliardi di euro (-3,9%).

L’analisi territoriale mostra una rilevante contrazione del baricentro esportativo nazionale.

Nei confronti dello scorso anno si registrano, infatti, consistenti diminuzioni delle esportazioni sia per il Nord-Ovest (-2%) sia per il Nord-Est (-1,5%), quantificabili rispettivamente in 4,6 e 2,9 miliardi di euro.

L’analisi annuale dell’export evidenzia tuttavia una crescita significativa per le regioni del Centro Italia, che si manifesta attraverso un surplus di 4,4 miliardi di euro rispetto allo scorso anno (+4%).

Il trend è invece negativo per le regioni del Mezzogiorno per le quali si riscontrano delle significative flessioni dell’export sia per le regioni continentali del Sud (-5,3%) sia per le Isole (-5,4%). A valori correnti, l’arretramento nei confronti dello scorso anno  è pari a 2,5 e 1,1 miliardi di euro rispettivamente.

In relazione all’import, a eccezione delle regioni centrali in crescita (+2,8%), si è osservato un quadro diffuso arretramento, in particolare sulla dinamica nazionale (-3,9%) pesano le consistenti contrazioni attribuibili al Nord-Ovest (-1,2%) e alle Isole (-19,5%).

 

 

 

Sintesi dei territori

Nel 2024, l’area vasta di Milano, Monza Brianza e Lodi registra una dinamica positiva dell’interscambio estero, ma con alcuni segnali di criticità determinati dall’arretramento della città metropolitana di Milano sia per l’export che per l’import.

La crescita dell’interscambio commerciale dell’area aggregata è stata quindi sostenuta dai territori di Monza Brianza e di Lodi.

La capacità di penetrazione dei mercati esteri dell’area aggregata –  quantificabile nel 2024 in 79,4 miliardi di euro – registra quindi un incremento dell’export di 1,9 miliardi di euro rispetto allo scorso anno (+2,5%).

Il dettaglio territoriale evidenzia che la contrazione delle esportazioni milanesi (-0,2%) è stata ben bilanciata dai rilevanti incrementi ottenuti delle province di Monza Brianza (+5,8%) e di Lodi (+21%).

Con riferimento all’import dell’area vasta - 106,6 miliardi di euro nel 2024 – l’espansione registrata dalle province di Monza Brianza (+9,6%) e di Lodi (+10,6%) ha consentito all’area vasta di recuperare la flessione di 1,2 miliardi di euro dell’area milanese (-1,4%), determinando un saldo di 906 milioni di euro.

A livello settoriale, l’analisi dell’export per il 2024 riflette le peculiarità territoriali, pertanto la città metropolitana di Milano è in flessione in alcuni comparti portanti quali la farmaceutica (-5,7%) e il tessile e abbigliamento (-6,8%), dove arretrano pesantemente, sia i mercati extra europei, tra cui USA e Cina, sia europei con Francia e Svizzera.

Su un piano differente si collocano le province di Monza Brianza e di Lodi entrambe in crescita  grazie ai settori caratteristici dell’export dei rispettivi territori.

Il focus di approfondimento settoriale, evidenzia, inoltre, per i macchinari una dinamica positiva a livello di  area aggregata: Milano (+0,6%), Monza Brianza (+4,6%) e Lodi (+8,4%), in controtendenza rispetto all’andamento negativo della Lombardia (-2%). In particolare, la dinamica settoriale mette in luce l’apporto dei mercati dell’Asia nel sostenere l’export settoriale dell’area aggregata (+13,5% su base annua), compensando quindi sia la debolezza dei mercati europei sia la flessione registrata negli Stati Uniti (-5,7%), mercato di riferimento principale che vale oltre un miliardo di euro.

Passando ai mercati geografici dei territori, le dinamiche dell’export mettono in luce rilevanti criticità per l’area milanese sia in ambito europeo sia extra-europeo, in particolare verso gli USA (-3,4%), la Svizzera (-3,1%) e la Cina (-1,8%),  mentre per la provincia di  Monza Brianza l’asse esportativo beneficia dell’apporto dei mercati asiatici (+16,5%) ed europei  trainati dalla Svizzera (+14,6%).

Relativamente alla provincia di Lodi, il trend è invece strutturalmente influenzato dall’andamento positivo verso i partner europei, in particolare da quello spagnolo (+24,9%).

 

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