Servizi
L’area vasta di Milano, Monza Brianza e Lodi segna un aumento generalizzato del fatturato per il settore dei servizi nel secondo trimestre 2025.
Il dettaglio territoriale della rilevazione congiunturale evidenzia infatti una fase di crescita che interessa trasversalmente sia la città metropolitana di Milano sia le province di Monza Brianza e di Lodi.
In particolare, la dinamica trimestrale per l’area milanese e brianzola registra una ripresa che segue alla fase di assestamento del precedente trimestre.
In tutte le aree considerate, l’indice del fatturato – al netto degli effetti stagionali – ha raggiunto nuovi punti di massimo, con una dinamica in accelerazione rispetto ai primi tre mesi dell’anno.
Per la città metropolitana di Milano, l’indice destagionalizzato (base 2015=100) si è pertanto posizionato a 144,5 (143 nel primo trimestre 2025).
Il trend è positivo anche per la provincia di Monza Brianza, dove l’indice trimestrale si colloca a 142,5 (141,7 nel precedente trimestre) e a 123,5 per i servizi del Lodigiano.
Il percorso di crescita della dinamica del fatturato per i servizi dell’area di Milano, Monza Brianza e Lodi si rileva anche nei confronti della dinamica tendenziale, ossia rispetto al secondo trimestre dello scorso anno.
Il dettaglio analitico declinato sui territori registra che l’incremento del volume d’affari dei servizi ha interessato il 49,5% delle imprese nell’area metropolitana milanese.
Per quanto riguarda le imprese dei servizi della provincia di Monza Brianza e di Lodi, la dinamica di crescita del fatturato nel secondo trimestre 2025 ha coinvolto rispettivamente il 38,5% e il 40,3% delle unità del terziario.
Le dinamiche evidenziate si sono concretizzate in un incremento pronunciato del fatturato del terziario milanese (+2,4% su base annua) e di quello lodigiano (+3,1%). Più contenuto invece l’incremento del volume d’affari del territorio brianzolo (+1,7%).
Con la diffusione dei dati del primo trimestre 2025 vengono introdotte alcune innovazioni metodologiche che comportano la revisione dei dati storici già pubblicati.
Le innovazioni riguardano:
- il nuovo metodo di ponderazione delle variabili qualitative (Iterative Proportional Fitting o Raking);
- la revisione dei piani di campionamento e dei pesi su dati ASIA 2022;
- la revisione della base di calcolo dei numeri indice all’anno 2015;
- la definizione di nuove specifiche di destagionalizzazione delle serie storiche a partire dal 2010.
Le specifiche di destagionalizzazione degli indicatori di tutti i settori economici, le classi dimensionali e gli ambiti geografici sono definite utilizzando le serie storiche a partire dal primo trimestre 2010 al fine di assicurare un adattamento più accurato dei modelli alle caratteristiche dei dati, soprattutto nel biennio 2020-2021. Per il settore manifatturiero (solo industria), inoltre, tengono conto degli effetti di calendario (dove statisticamente significativi).
Le novità introdotte (revisione dei dati grezzi, definizione delle specifiche su serie storiche più corte e modifica dei regressori utilizzati per il trattamento dei valori anomali nel periodo della pandemia) hanno talvolta determinato un cambiamento del profilo delle serie storiche destagionalizzate, generando revisioni dei dati destagionalizzati e delle rispettive variazioni congiunturali più ampie di quelle usuali.
I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.