In relazione al principale mercato di sbocco dell’export milanese, ossia l’Europa, nel quarto trimestre 2021 i flussi diretti verso i partner continentali hanno superato i 7,3 miliardi di euro (+21,4%), incrementandosi quindi di 1,3 miliardi rispetto al quarto trimestre dello scorso anno.
Sul sostegno alla dinamica hanno inciso in misura maggiore i mercati esterni alla UE (+30,7%): in valore assoluto le esportazioni hanno raggiunto i 2,7 miliardi, con un aumento di 636 milioni rispetto al precedente anno.
Il focus di analisi sui mercati europei non UE registra un’espansione rilevante in direzione del Regno Unito, verso il quale i flussi esportativi sono più che raddoppiati, oltre 800 milioni in valore (+120%) a ulteriore conferma della non autosufficienza dell’economia britannica dall’interscambio commerciale verso i partner dell’Unione Europea.
Si è inoltre consolidata la crescita verso il mercato di riferimento principale, ossia la Svizzera (+6,8%), che intercetta il 40,7% dell’export verso l’area non UE.
Altrettanto rilevanti si sono palesate inoltre le progressioni dell’export verso Turchia (+24,7%) e Russia (+20,1%).
Passando all’analisi del contributo dei mercati di destino dell’Unione Europea si osserva invece una dinamica di crescita più contenuta (+16,6%) sia rispetto all’Europa sia nei confronti delle economie esterne al perimetro comunitario. I flussi complessivi, pari a oltre 4,6 miliardi di euro, hanno evidenziato un incremento di 663 milioni rispetto al quarto trimestre dello scorso anno.
Tra i partner comunitari più rilevanti per l’export della città metropolitana di Milano, possiamo notare che la crescita è stata trainata in particolare dagli incrementi ottenuti in alcuni dei mercati storici per l’area milanese: Francia (+23,8%), Germania (+21,6%), Spagna (+7,8%), Olanda (+15,9%), Belgio (+12,5%), ai quali si è associato l’incremento registrato nei confronti della Polonia (+10,9%).
A questo gruppo di mercati si sono associati, in ordine di rilevanza sulla struttura dell’export milanese, i mercati secondari di Romania (+20,7%), Austria (+22,1%), Grecia (+14,8%) e Repubblica Ceca (+8,4%).
Il consuntivo dell’export dell’anno 2021 si è caratterizzato per una dinamica di crescita diffusa verso i mercati europei, dove l’andamento si è palesato particolarmente intenso verso i partner esterni al perimetro comunitario (+35,1%) rispetto ai mercati dell’Unione Europea (+17,4%). In valore i flussi esportativi complessivi hanno registrato oltre 27,3 miliardi di euro, con un incremento netto rispetto allo scorso anno di oltre 5 miliardi.
La struttura delle esportazioni verso l’Europa evidenzia un deciso rafforzamento dei mercati esterni al perimetro UE, che incidono ora per il 36,1% (32,1% nel 2020).
Se consideriamo i mercati europei non comunitari, possiamo osservare che in valore rappresentano oltre 9,8 miliardi di euro, con un suprlus di oltre 2,5 miliardi. La dinamica complessiva palesa una crescita particolarmente robusta verso il Regno Unito (+134%), dove si concentra il 30% dell’export verso tale area. Ugualmente importanti, ma inferiori per intensità si sono rivelati i saggi di crescita registrati dalle esportazioni dirette verso Turchia (+19,7%), Svizzera (+14%) e Russia (+12,2%).
Con riferimento alle esportazioni dirette in Unione Europea, la crescita registrata nel 2021 si è ampiamente diffusa verso tutti mercati comunitari. In particolare, tra i partner più importanti per la città metropolitana di Milano, si segnalano gli aumenti dell’export ottenuti nei confronti di Francia (+24,8%), Germania (+19,2%), Spagna (+16,9%), Olanda (+18%), Polonia (+17,9%) e Belgio (+8,5%); a questi si sono associate le dinamiche registrate nei mercati secondari di Romania (+26,5%), Austria (+23,8%), Grecia (+21,9%) e Repubblica Ceca (+12,1%).
In relazione alle importazioni, nel quarto trimestre 2021 si è osservata una dinamica di contenuto aumento verso l’Europa (+9,1%), sulla quale hanno inciso i canali in entrata di matrice comunitaria (+8,5%), mentre si è osservata una maggiore vivacità per i flussi importativi provenienti dai partner europei non UE (+13,4%), dove hanno inciso in misura rilevante i sostenuti incrementi dei flussi importativi provenienti dalla Turchia (+15,4%) e dalla Svizzera (+14,7%), mentre è stato negativo l’apporto del Regno Unito (-13,2%).
In relazione ai partner comunitari, sulla dinamica meno intensa ha inciso in maniera particolare la flessione dell’import proveniente dalla Francia (-7,3%), mentre sono stati positivi gli apporti generati da Germania (+13,5%), Spagna (+5,1%), Olanda (+9,8%), Belgio (+18,5%) e Polonia (+28,1%), verso i quali si concentra il 69% degli acquisti di prodotti esteri.
Relativamente al consuntivo del 2021 per le importazioni, l’anno si è chiuso con una dinamica meno sostenuta rispetto alle esportazioni; in particolare sull’import proveniente dall’Europa (+16%) ha inciso in misura determinante l’aumento contenuto dei flussi importativi provenienti dall’Unione Europea (+15,4%), mentre la dinamica si è palesata più intensa per i partner esterni al perimetro UE (+20,5%), dove si è osservato un significativo incremento dei flussi in entrata provenienti dalla Turchia (+34,1%), dalla Svizzera (+22,4%) e dalla Russia (+17,1%), che compensano la flessione dell’import proveniente dal Regno Unito (-9,8%).
Il focus di analisi sulle importazioni dai partner comunitari evidenzia una dinamica particolarmente intensa con i quelli storici localizzati in Germania (+19,1%), Francia (+11,9%), Spagna (+12,7%) e Olanda (+13%), ai quali si è associata la Polonia tra gli emergenti. (+40,4%).