L’interscambio estero della città metropolitana di Milano declinato attraverso i settori registra una diffusa espansione nel secondo trimestre 2022 sia dal lato delle esportazioni che delle importazioni. La domanda globale, europea e statunitense in particolare, hanno trainato l’export – in aumento di oltre 2,7 miliardi di euro – mentre la tenuta produttiva si è riflessa sull’import dei rami manifatturieri.
Analizzando i settori portanti dell’export milanese, nel secondo trimestre 2022 si è registrato su base annua un consolidamento del sentiero di sviluppo della dinamica esportativa della filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori: i flussi diretti verso i mercati esteri hanno evidenziato una crescita di oltre 500 milioni rispetto al secondo trimestre 2021. In valore assoluto l’export si è collocato a 2,5 miliardi di euro (+25,5%), superando in valore il settore delle macchine e apparecchi fermo a 2 miliardi di euro (+10,4%).
Il proseguimento del sentiero di crescita della domanda estera si è inoltre riflesso sui comparti dei prodotti intermedi per l’attività industriale. Proseguendo nell’analisi dell’export si è infatti è osservato un incremento rilevante per i prodotti chimici (+20,9%), che con 1,8 miliardi di euro costituisce il terzo settore più incidente sul totale delle esportazioni del territorio metropolitano milanese nel secondo trimestre 2022.
Il medesimo andamento espansivo si è pertanto registrato anche per i prodotti in metallo (+35,5%) e per il settore della gomma-plastica (+20,4%).
In relazione alla farmaceutica, la dinamica del settore ha ripreso a crescere dopo le flessioni subite nei trimestri precedenti, evidenziando pertanto un consistente incremento rispetto allo scorso anno (+21%).
I segnali di espansione delle esportazioni manifatturiere hanno inoltre evidenziato una rilevante accelerazione sia per le industrie dei prodotti elettrici (+23,8%) sia dell’elettronica e ottica (+20,9%), alle quali si è aggiunta la dinamica ottenuta dai settori dei prodotti alimentari e delle bevande (+25,4%), mentre si è osservata una consistente flessione per i mezzi di trasporto (-16%).
Il bilancio delle esportazioni dei primi sei mesi del 2022 registra un’accelerazione diffusa tra i settori a eccezione dei mezzi di trasporto, che mostrano una consistente flessione dei valori esportati.
La filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori, con circa 5 miliardi di export – oltre a segnare un significativo incremento rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno (+31,4%) – ha consolidato il suo primato settoriale diventando il primo comparto delle esportazioni milanesi, superando quindi il settore delle macchine e apparecchi, che con 3,7 miliardi (+6,8%) si colloca al secondo posto della graduatoria per valore dell’export.
Proseguendo nell’analisi delle esportazioni, il primo semestre 2022 ha registrato una buona affermazione per i prodotti chimici, che con 3,5 miliardi di euro (+20,9%) rappresentano ormai il terzo settore della città metropolitana di Milano, superando ampiamente la filiera farmaceutica ferma a 2,9 miliardi (+11,9%).
Con intensità di scala rilevanti sono cresciute inoltre – nel primo semestre 2022 – le esportazioni degli altri settori dei prodotti intermedi legati ai cicli produttivi dell’industria come i prodotti in metallo (+37,5%) e in gomma-plastica (+19,9%). Il primo semestre 2022 si chiude inoltre in sostenuta espansione per le esportazioni afferenti al settore dei prodotti elettrici (+18%) e al comparto dell’elettronica e dell’ottica (+22,7%). Infine, si segnala la rilevante progressione che ha interessato l’export dei prodotti alimentari e delle bevande (+24,6%).
La performance molto negativa del secondo trimestre per il comparto dei mezzi di trasporto si è riflessa in misura significativa sul consuntivo del comparto dei primi sei mesi, evidenziando pertanto una significativa flessione dell’export (-7,2%).
In relazione alle importazioni, la crescita del secondo trimestre 2022 di prodotti manifatturieri in entrata riflette principalmente la domanda dell’industria interna per i prodotti e le merceologie da utilizzare nei cicli produttivi.
L’analisi dell’import trimestrale evidenzia pertanto un’ampia diffusione della crescita tra i diversi settori, a esclusione dei settori dei mezzi di trasporto (-30,1%) e dell’elettronica (-6%).
Il trend positivo è da ascrivere, tra le principali merceologie importate, ai prodotti in metallo (+70,1%) e alla filiera del tessile, abbigliamento pelli e accessori (+46,9%), ai quali si sono aggiunti i comparti dei macchinari e apparecchi (+28%) e dei prodotti chimici (+27,7%).
L’accresciuta domanda interna si è inoltre riflessa sulla dinamica semestrale delle importazioni, registrando un’accelerazione in tutti i comparti eccetto i mezzi di trasporto (-37,1%).
I settori afferenti ai prodotti intermedi utilizzati nel ciclo produttivo hanno messo a segno un sostenuto incremento rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, in particolare i prodotti in metallo (+69,2%), chimici (+34,2%) e in gomma-plastica (+37,8%), ai quali si è associato un aumento dell’import di prodotti strumentali all’attività industriale e produttiva, quali i macchinari e apparecchi (+30,8%) e gli apparecchi elettrici (+15%).
Tale dinamica si è inoltre replicata per la filiera dei prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+38%) e per l’import di alimenti e bevande (+27,4%).