Quasi i due terzi (65,6%) delle esportazioni delle imprese brianzole del terzo trimestre 2021 si rivolge a Paesi del continente europeo. In cifre si tratta di 1,6 miliardi di euro di merci, di cui quasi 1,2 miliardi diretti a Paesi partner UE e 436 milioni a Paesi europei extra-UE; tra questi ultimi, il più rilevante si conferma la Svizzera (206 milioni di euro), che per le imprese brianzole vale il doppio del Regno Unito (100 milioni). Verso Paesi asiatici sono diretti quasi 500 milioni di euro di merci, pari al 20,1% del totale provinciale. La gran parte di questi flussi riguarda l’Asia Orientale: la sola Cina è meta di 92 milioni di euro di export a cui si aggiungono le quattro Tigri Asiatiche con 157 milioni (più la metà dei quali indirizzati a Singapore). Il continente americano vale 269 milioni di euro (il 10,8% del totale), di cui circa 185 milioni per i soli Stati Uniti. Infine verso Africa e Oceania sono dirette rispettivamente il 2,9% e lo 0,6% delle esportazioni brianzole del trimestre. Il dato complessivo dei primi nove mesi del 2021 è di circa 5,1 miliardi di esportazioni dirette a Paesi europei (66%), la gran parte dei quali (3,7 miliardi) indirizzata a Paesi dell’Unione Europea, in special modo dell’Eurozona (3 miliardi). I flussi diretti in Asia ammontano a 1,5 miliardi di euro, dei quali 1,1 miliardi riguardanti i Paesi dell’Estremo Oriente (310 milioni la Cina, 230 milioni Singapore e 100 milioni la Corea del Sud), mentre 300 milioni di euro di merci sono dirette in Medio Oriente e 121 milioni in Asia Centrale. Il continente americano è stato meta di 830 milioni di euro di esportazioni delle imprese brianzole, delle quali la gran parte interessa gli Stati Uniti, si tratta di 566 milioni di euro, mentre 209 milioni di euro di merci sono destinate ai Paesi dell’America Centro-Meridionale.
Riguardo all’approvvigionamento di merci delle imprese brianzole nel terzo trimestre 2021, quasi il 70% del valore delle importazioni complessive proviene da mercati europei (in cifre 1,6 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi relativi a Paesi UE). Come di consueto, una quota rilevante delle importazioni è relativo all’Asia, da cui proviene il 23,9% delle merci in arrivo dall’estero; poco più della metà di questi flussi riguarda la Cina (290 milioni su 551 milioni dell’intera Asia). Dal continente americano infine le imprese brianzole hanno importato merci per 129 milioni (il 5,6% del totale), quasi integralmente provenienti dagli Stati Uniti (120 milioni). Nei primi nove mesi del 2021 i volumi di scambio ammontano a quasi 4,9 miliardi di euro di importazioni da Paesi europei, poco meno di 4 miliardi dei quali da partner dell’Unione Europea. L’approvvigionamento di merci dall’Asia vale 1,5 miliardi di euro, dei quali quasi 800 milioni riguardano la Cina e 316 milioni le quattro Tigri Asiatiche. Circa 390 milioni di euro provengono dall’America, in particolare dagli Stati Uniti (365 milioni).
La variazione annua dell’export delle imprese brianzole del trimestre mette in evidenza un recupero rispetto al 2020 per la quasi totalità delle destinazioni geografiche indicate nel grafico. Nel complesso, la crescita complessiva del 7,8% beneficia in particolare di forti incrementi dell’export verso Asia (+15,9%) e America (+15,1%), mentre la dinamica dell’Europa risulta più contenuta (+5%). Nel vecchio continente si registra una crescita annua del 5,8% dell’export diretto a Paesi UE, mentre la crescita dei Paesi extra-UE si limita al 2,8%; quest’ultimo dato in particolare risente del calo delle esportazioni dirette in Svizzera (-6,4%), mentre è molto positiva la performance delle imprese brianzole nel Regno Unito (+8,4%) e dei mercati minori di Turchia (+15,3%) e Russia (+13,2%). Nel continente americano la dinamica positiva riguarda in misura simile sia la parte centro-settentrionale del continente (+16,4% con un contributo rilevante degli Stati Uniti) cha quella centro-meridionale (+11,3%). Anche rispetto all’Asia si osserva un incremento annuo di tutte le macro-aree del continente pari al 9,4% per il Medio Oriente, al 20,8% per l’Asia Centrale, fino al 17% per l’Asia Orientale. L’export complessivo della Brianza in Estremo Oriente è quindi positivo nonostante un calo che riguarda Cina (-2,4%) e Taiwan (-13,5%). Si osservano infatti flussi più che raddoppiati verso il Giappone (+110,6%) e importanti incrementi verso Singapore (+47,1%), Hong Kong (+21,9%) e Corea del Sud (+19,8%). Considerando l’intero periodo gennaio-settembre 2021 a confronto con gli stessi mesi del 2020, la dinamica migliora sensibilmente per tutte le direttrici geografiche, dal momento che si viene a includere nel confronto il periodo di maggiori riduzioni degli scambi commerciali registrato nel secondo trimestre dello scorso anno. L’export verso l’Europa registra un recupero del 18,4%, di poco inferiore alla media provinciale (+20,4%). Per i Paesi UE la crescita osservata è del 18%, che sale al 19,7% per i Paesi europei non facenti parte dell’Unione. Fuori dall’Europa, la dinamica dell’America (+28,8%) risulta migliore di quella dell’Asia (+25,2%). In America si segnala un forte recupero dell’export verso gli Stati Uniti (+29,9%), molto positivo anche il dato relativo all’America Centro-Meridionale (+25,8%). In Asia si riscontra la crescita maggiore verso l’Asia Centrale (+50,7%), poco rilevante però per valori assoluti; in Estremo Oriente si segnala la buona performance della Cina (+33,8%), nonostante la flessione dell’ultimo trimestre, oltre a Singapore (+46,2%) e Hong Kong (+40,9%).
La dinamica dell’import della Brianza risulta molto più positiva di quella dell’export; l’incremento rispetto al terzo trimestre 2020 è stato infatti del 28,1%, contro un più modesto +7,8% dell’export. Per tutte le principali direttrici geografiche si osservano variazioni annue di segno positivo, dal +23,2% dell’Europa al +27,2% dell’America, fino al +44,5% dell’Asia. In Europa, l’incremento percentualmente più forte riguarda i mercati al di fuori dell’UE (+32,4%) come Turchia (+42,8%) e Russia (+98,4%). Nelle americhe si osservano forti incrementi dall’America Centro-Meridionale che riguarda movimenti di merci relativamente poco rilevanti; cresce comunque anche l’import dagli Stati Uniti (+26,7%). In Asia l’aumento dell’import riguarda in modo particolare la Cina, con incrementi delle importazioni dalla Brianza pari al 50,3%, ma si estende anche al Giappone (+39,6%) e alle quattro Tigri Asiatiche (+55,2%). La dinamica cumulata dei primi nove mesi del 2021 vede un incremento dell’import del 27,4% con differenze geografiche relativamente limitate tra il +24,6% dell’America e il +28,1% dell’Asia. L’import dall’Europa risulta in forte crescita sia nei confronti dell’UE (+25,7%) sia dei restanti Paesi (+32,5%). Riguardo l’America, l’incremento è relativo solo alla parte settentrionale del continente (+26,6%), mentre si osserva una riduzione verso l’America Centro-Meridionale (-9,3%), poco rilevante però per volumi (solo lo 0,2% del totale). In Asia cresce l’import di merci dalla Cina (+36,9%), così come dalle quattro Tigri Asiatiche (+36,2%), mentre diminuisce dall’India (-11,2%).