Monza Brianza

Abbreviazione
MB
MI
MB
LO
Trimestre
Primo
Anno
2022
Indice della produzione industriale

Nel primo trimestre 2022 l’industria brianzola prosegue il cammino di crescita iniziato nel corso del 2021, in linea peraltro con quanto avviene a livello regionale. Si osserva inoltre una crescita sia su base congiunturale, quindi rispetto all’ultimo trimestre del 2021, sia su base tendenziale, quindi rispetto al primo trimestre dello scorso anno. In contemporanea allo scoppio della guerra in Ucraina, si intensificano i fenomeni inflattivi – emersi già da qualche trimestre – e sono in peggioramento le aspettative degli imprenditori. Nel grafico della produzione industriale si osserva una crescita tendenziale del 13,3%, rispetto a un periodo in cui il recupero dalla fase più critica del lockdown era già avvenuto. Il numero indice (calcolato ponendo pari a 100 il 2010 come anno di riferimento) tocca infatti un nuovo punto di massimo, risultando in costante crescita da inizio 2021; raggiunto il minimo nel secondo trimestre 2020 a quota 87,5, la crescita recente ha portato il numero indice a quota 119,1.

 

 
Analisi congiunturale

La dinamica congiunturale dell’industria manifatturiera brianzola, come si osserva dal grafico risulta positiva per tutti gli indicatori rilevati, in coerenza con le dinamiche di crescita che si osservano in regione.

La crescita della produzione industriale in Brianza è del 2,7% (dato destagionalizzato), superiore di quasi 1 punto percentuale al dato lombardo (+1,8%). Come nel trimestre passato, il fatturato cresce a una velocità inferiore (+1,2%) – solo leggermente in questo caso – al ritmo di crescita regionale (+1,7%). Cresce contestualmente la quota di fatturato realizzata all’estero, raggiungendo il 39,2% del fatturato totale del trimestre, leggermente al di sopra della media regionale del 38,9%.

La dinamica degli ordini risulta nettamente sbilanciata a favore delle commesse provenienti dall’Italia cresciute del 3,4%, mentre gli ordini esteri si limitano a un incremento dell’1,1%. In regione al contrario sono gli ordini esteri (+4%) a crescere maggiormente rispetto a quelli raccolti sul mercato nazionale (+2,7%).

Come accennato, le tensioni sui prezzi delle materie prime continuano, registrando peraltro un incremento. La crescita su base congiunturale risulta del 13,7% a Monza e del 15,9% in Lombardia. Aumenta di intensità anche la crescita dei prezzi dei prodotti finiti che raggiunge il 9% in provincia e l’8,3% in regione.

 

Analisi tendenziale

La dinamica tendenziale dell’industria manifatturiera mette in luce una crescita superiore al 10% per tutti gli indicatori rilevati sia in Brianza che in Lombardia. Si tratta di un dato estremamente confortante, in quanto il primo trimestre del 2021 con cui ci stiamo confrontando rappresentava già un periodo in cui i livelli produttivi, come si vede nel grafico iniziale, erano paragonabili a quelli pre-pandemia.

La produzione industriale, in primo luogo, cresce su base annua del 13,3% superando la performance regionale (+10,7%).

L’incremento annuo del fatturato supera quello della produzione, sia in Brianza che in Lombardia (presumibilmente anche per l’aumento dei prezzi). I ricavi dell’industria manifatturiera sono cresciuti in un anno del 18,1% a Monza e del 19,1% in Lombardia. In Brianza le vendite realizzate in Italia (+19,6%) contribuiscono alla crescita più di quelle effettuate all’estero (+15,7%); in Lombardia si osserva un sostanziale pareggio (un decimo di punto a favore del fatturato estero).

Anche la dinamica degli ordini evidenza una crescita annua rilevante, nonostante le criticità sul futuro immediato date dal perdurare dell’inflazione e dallo scoppio della guerra in Ucraina lo scorso febbraio. L’incremento degli ordini complessivi è del 15,1% a Monza e del 16,8% in Lombardia. La componente estera risulta in entrambi i casi la più dinamica: in Brianza in particolare gli ordini esteri crescono del 17,5%, mentre quelli interni del 13,6%.

 

Mercato del lavoro

Dagli indicatori dell’indagine congiunturale relativi al mercato del lavoro delle imprese manifatturiere brianzole emerge il persistere di un basso ricorso alla cassa integrazione guadagni nel primo trimestre 2021 e una minima variazione riguardo l’occupazione. Nel trimestre ha fatto ricorso alla CIG il 3,8% delle imprese del campione, in calo dal trimestre passato (era il 5,7%) e in linea con le percentuali fisiologiche di ricorso alla CIG precedenti il picco del 2020, come si osserva anche dal grafico. Non varia rispetto a tre mesi fa la quota della cassa integrazione utilizzata sul monte ore complessivo del trimestre, attestatasi allo 0,9%. Riguardo al mercato del lavoro si registrano nel trimestre movimenti di discreta entità sia in entrata (2,7%) che in uscita (2,6%). Il saldo è quindi positivo di un solo decimo di punto, in peggioramento rispetto allo stesso trimestre del 2021, che aveva registrato un +0,6%.

 

 
Previsioni per il secondo trimestre 2022

Le aspettative degli imprenditori per il prossimo trimestre vedono una prevalenza di giudizi ottimisti per tutti e quattro gli indicatori rilevati, in linea con il quadro positivo della congiuntura e in particolare con la crescita degli ordini già acquisiti; peggiorano però rispetto ai trimestri precedenti i giudizi riguardo produzione e domanda estera.

La produzione è prevista in crescita nel prossimo trimestre dal 31,3% degli imprenditori brianzoli intervistati, più del doppio del 14,1% che si aspetta invece una riduzione (il restante 54,7% indica una prospettiva di stabilità). Il saldo tra ottimisti e pessimisti si mantiene positivo, ma in peggioramento di un paio di punti percentuali. Anche per l’occupazione prevalgono nettamente le indicazioni di crescita, che riguardano il 19,2% degli operatori, contro il 7,7% che si aspetta una riduzione.

Prevalgono i giudizi positivi per quanto riguarda le aspettative di entrambe le componenti della domanda, quella interna e quella estera, con le prospettive migliori che riguardano la componente interna. Circa il 26% degli operatori intervistati esprime giudizi di aumento degli ordini provenienti sia dall’Italia che dall’estero; coloro che si aspettano un calo degli ordini interni sono l’11,6%, mentre si sale fino al 21,6% per gli ordini esteri.

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons

MI
MB
LO
Trimestre
Terzo
Anno
2023

 

 

Indice del fatturato dei servizi

I servizi della provincia di Monza evidenziano nel terzo trimestre 2023 un aumento del fatturato favorito dal processo inflazionistico dei prezzi.

Al netto degli effetti stagionali, l’indice del fatturato ha raggiunto nel terzo trimestre 2023 un nuovo punto di massimo collocandosi a quota 131,5 (+0,6% destagionalizzato), tuttavia il sentiero congiunturale registra un progressivo rallentamento come evidenzia il trend dei saggi di crescita dei due trimestri precedenti (+1,3% nel primo trimestre e +0,9% nel secondo trimestre 2023).

Nei confronti del terzo trimestre dello scorso anno, la dinamica tendenziale registra ancora una significativa crescita (+3,2%), ma con una dinamica in costante decelerazione dal secondo trimestre dello scorso anno.

Emergono, inoltre, segnali di deterioramento per il mantenimento dell’area di incremento del fatturato, che si riduce sensibilmente rispetto alla precedente rilevazione, quando rappresentava la metà delle imprese rispondenti. Pertanto, la fase di crescita del settore è condivisa nel terzo trimestre 2023 dal 42% dei rispondenti, dove la frazione di imprese con incrementi oltre i 5 punti percentuali rappresenta il 36,1% del totale imprese (44% nel secondo trimestre 2023).

Alla riduzione dell’area di crescita è quindi corrisposto un rafforzamento della quota di operatori con fatturato in contrazione, che ora rappresentano circa un terzo delle imprese dei servizi (26,8% nella precedente rilevazione), in particolare il 29,7% ha registrato una flessione tendenziale del fatturato superiore ai 5 punti percentuali (22,5% nel secondo trimestre 2023).

 

 
Previsioni per il quarto trimestre 2023

Le aspettative delle imprese dei servizi della provincia di Monza Brianza per il quarto trimestre 2023 registrano una divergenza tra gli andamenti attesi per il fatturato e quelli per l’occupazione.

Il quadro dettagliato delle previsioni relative al fatturato, espresso dai saldi complessivi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione), indica un miglioramento del saldo rispetto alla precedente rilevazione (1,3% contro -3,5% del secondo trimestre).

Il ritorno delle aspettative in un quadrante positivo è determinato da un aumento di 3 punti della frazione di imprese con stime di crescita rispetto alla precedente rilevazione (20,6% contro +17,6%) e dalla contestuale riduzione sia della quota di operatori con aspettative di diminuzione (12% contro 15% del secondo trimestre) sia della frazione di imprese con prospettive di stabilità del fatturato (61,3% contro 60%). Nei confronti delle aspettative sull’occupazione, si osserva invece un peggioramento del saldo complessivo delle risposte (6,5% contro 14,2%).

Si registra infatti un rafforzamento delle stime afferenti all’area di stabilità per il successivo trimestre – che coinvolge il 79,3% delle imprese rispondenti – e la contemporanea riduzione di 7 punti percentuali della quota di imprese con ipotesi di aumento, condivisa ora dal 13,5 % degli operatori dei servizi (20,6% nella rilevazione precedente). Si stabilizza invece la frazione di operatori con stime di diminuzione (6,4% contro 7%).

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons