Gli indicatori congiunturali dell’industria manifatturiera lodigiana risultano complessivamente positivi, con la sola eccezione degli ordini esteri. In regione nel complesso si osserva invece una crescita più robusta di quella registrata in provincia. La dinamica di crescita congiunturale della produzione industriale del manifatturiero lodigiano è dello 0,5% (dato destagionalizzato), il dato regionale è invece dell’1,8%.
La crescita del fatturato è maggiore (+1,9%), incorporando probabilmente anche gli aumenti dei prezzi; in regione il dato è di poco inferiore (+1,7%). La quota del fatturato estero sul fatturato complessivo dell’industria lodigiana nel trimestre è del 29,9%, mantenendosi diversi punti al di sotto della media regionale del 38,9%.
Il portafoglio ordini acquisiti dall’Italia risulta in crescita (+1,5%), anche se meno di quanto avviene in Lombardia (+2,7%). L’aspetto critico riguarda invece la dinamica degli ordini esteri, che registrano un calo dell’1,5%, fenomeno opposto rispetto alla Lombardia nel complesso, dove l’indicatore degli ordini esteri è quello che cresce maggiormente (+4%).
Continuano a manifestarsi i fenomeni inflattivi che incidono sui costi di produzione dell’industria, aumentando di intensità rispetto al trimestre passato. I prezzi delle materie prime sono cresciuti a Lodi su base trimestrale del 13,2%, in Lombardia del 15,9%. Si osserva anche per i prodotti finiti una crescita congiunturale significativa, del 6% a Lodi e dell’8,3% in Lombardia.