Milano

Abbreviazione
MI
MI
MB
LO
Trimestre
Quarto
Anno
2023
Indice del fatturato del commercio

Rispetto al trend nazionale, dove il rallentamento della dinamica inflazionistica si è riflesso massicciamente sulla crescita del fatturato, nel quarto trimestre 2023 il commercio al dettaglio della città metropolitana di Milano ha registrato un aumento, seppure limitato dell’indice del fatturato, dopo il progressivo appiattimento registrato nel corso dei sei mesi precedenti.

L’indice trimestrale del fatturato, al netto degli effetti stagionali, si è quindi collocato a quota 96,5 raggiungendo un nuovo punto di massimo della serie storica (96,1 nel terzo trimestre 2023).

Relativamente alla dinamica tendenziale, l’incremento registrato rispetto al quarto trimestre dello scorso anno (+1,9%) riflette un andamento decelerativo che si è via via rinforzato nel corso dell’anno, pur mantenendo il saggio incrementale sostenuto anche in chiusura d’anno.

 

 
Classi dimensionali

La crescita del commercio al dettaglio su scala metropolitana continua a essere sostenuta dalle imprese di medie (+3,1%) e grandi dimensioni (+6,3%).

Il confronto territoriale tra area milanese e Lombardia evidenzia un ritmo di crescita simile tra provincia di Milano e regione per le imprese oltre i 200 addetti (+6,3% e +6,2%), mentre emerge un significativo differenziale tra le due aree in relazione alle imprese di medie dimensioni che nel territorio regionale incrementano il proprio fatturato in misura meno intensa rispetto alla città metropolitana di Milano (+0,9% e +3,1%).

Con riferimento alle micro e piccole imprese del commercio milanese, il focus dimensionale evidenzia una rilevante difficoltà per entrambe le classi, la debolezza della dinamica del fatturato (+0,1% per entrambe) è infatti sintomatico di una crisi che sta investendo il commercio al dettaglio meno strutturato, come evidenziano anche i dati delle unità di minore dimensione presenti in Lombardia, dove si registra un incremento limitato sia per le imprese da 3 a 9 addetti sia per le piccole imprese (+0,7% e +0,8%).

 

 
Settori

Nel quarto trimestre 2023, la suddivisione merceologica del commercio al dettaglio evidenzia sia la continuazione del trend espansivo per il comparto despecializzato sia la persistenza di una situazione di debolezza per il settore del commercio alimentare, mentre si registra una dinamica positiva per il comparto non alimentare.

Il quadro di dettaglio settoriale registra quindi un ulteriore rafforzamento del fatturato nel quarto trimestre 2023 per il segmento del commercio despecializzato della città metropolitana di Milano (+3,1%), sebbene la dinamica locale sia inferiore per intensità al saggio di incremento registrato dal comparto in Lombardia (+3,5%).

Con riferimento al commercio alimentare, il quarto trimestre 2023 registra una dinamica stagnante rispetto allo scorso anno (+0,1%), che si discosta in misura significativa dall’andamento di rilevante crescita ottenuto in Lombardia (+2,8%).

Passando all’analisi del commercio non alimentare, si rileva un differenziale territoriale che avvantaggia sensibilmente l’area metropolitana, dove il fatturato è in aumento (+1,2%), rispetto al persistere di una fase di contrazione del comparto in ambito lombardo (-0,4%).

 

 
Previsioni per il primo trimestre 2024

Le aspettative delle imprese del commercio al dettaglio per il primo trimestre 2024 espresse attraverso i saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione) registrano un generale peggioramento che coinvolge tutte le voci analizzate.

Il passaggio in un quadrante negativo è particolarmente rilevante nei confronti del fatturato e degli ordini ai fornitori; il dettaglio delle aspettative indica quindi saldi ampiamente negativi per entrambe le dimensioni di indagine (-20% e -21,5% rispettivamente).

Relativamente al fatturato, oltre un terzo delle imprese del commercio prevede una diminuzione nei successivi tre mesi, mentre il 51% ritiene stabile il volume d’affari nel breve termine; la quota di operatori con aspettative in aumento è quindi limitata al 14,5%.

Nei confronti degli ordini, oltre il 60% delle imprese stima un’invarianza per il prossimo trimestre, per il 30,5% degli operatori le aspettative indicano probabile una diminuzione, mentre l’aumento degli ordini è stimato solo dal 9% della platea.

Relativamente all’occupazione, le aspettative delle imprese sono orientate per otto operatori su dieci verso un quadro di stabilità, mentre il saldo è sostanzialmente nullo.

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

MI
MB
LO
Trimestre
Quarto
Anno
2023
Indice del fatturato dei servizi

Nel quarto trimestre 2024 il fatturato dei servizi ha ripreso la dinamica di crescita dopo il segnale di rallentamento evidenziato nel precedente trimestre.

L’indice del fatturato – al netto degli effetti stagionali – si è rafforzato ulteriormente nel quarto trimestre 2023, toccando un nuovo punto di massimo a quota 131,5.

Nei confronti del quarto trimestre dello scorso anno, la dinamica tendenziale registra ancora una crescita consistente (+2,8%), assestandosi sul ritmo evidenziato nei tre mesi precedenti, ma largamente inferiore ai saggi di incremento a doppia cifra sperimentati nell’ultimo biennio.

In particolare, oltre la metà delle imprese intervistate indica una chiusura di fine d’anno molto positiva in relazione alla crescita del fatturato: il 42% circa degli operatori dei servizi registra infatti un incremento superiore ai 5 punti percentuali rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, mentre le imprese con un fatturato in contrazione sono pari al 28,6% degli operatori.

 

 
Classi dimensionali

Nel quarto trimestre 2023, il fatturato dei servizi della città metropolitana di Milano prosegue nel sentiero di crescita tracciato da inizio anno.

Rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, il quadro di dettaglio milanese evidenzia una dinamica di aumento del fatturato diffusa a tutte le classi dimensionali, ma inferiore a quanto ottenuto dalle analoghe tipologie d’impresa presenti nel territorio della Lombardia.

Il raffronto tra le dinamiche complessive del fatturato registrate dalla città metropolitana di Milano (+2,8%) e dalla Lombardia (+3,6%) indica un divaricamento degli andamenti complessivi a vantaggio della regione dove si osserva un significativo apporto alla dinamica complessiva da parte del segmento delle medie e grandi imprese (+4,3% e +4,7%).

Per l’area milanese, il dettaglio dimensionale e territoriale evidenzia quindi saggi incrementali del fatturato quasi omogenei tra i segmenti dimensionali delle medie e grandi imprese (+3,1% e +3,3%) e le unità da 10 a 49 addetti (+3,2%), mentre è più contenuta la progressione ottenuta dalle microimprese (+1,2%), che risulta inferiore anche a quanto registrato dall’analoga classe dimensionale presente in Lombardia (+2,6%).

 

 
Settori

Nell’ambito dei settori che compongono i servizi della città metropolitana di Milano si registra una divaricazione delle dinamiche tra i comparti dei servizi alle imprese e del commercio all’ingrosso, entrambi in contenuto aumento, a confronto con le attività a minore impatto sulla dinamica complessiva del terziario, ovvero alberghi e ristoranti e servizi alle persone, ambedue in significativa crescita rispetto al quarto trimestre dello scorso anno.

Se consideriamo le attività di distribuzione delle merci, il focus di analisi evidenzia una debolezza della dinamica per il fatturato del commercio all’ingrosso, che accomuna l’area milanese alla Lombardia (+0,3% e +0,9%).

In relazione ai servizi alle imprese – il settore di attività più impattante sul terziario milanese – si registra una dinamica del fatturato meno intensa (+2%) rispetto a quanto registrato in Lombardia (+3,4%).

Per i settori della ristorazione e dell’ospitalità alberghiera si osserva una continuazione del trend espansivo (+7,2%), supportato ancora in parte dalla dinamica inflattiva dei prezzi al consumo, andamento del quale beneficiano anche le imprese attive in Lombardia (+6,6%).

Relativamente ai servizi alle persone, si è ulteriormente consolidato il trend di crescita del fatturato, in particolare per la città metropolitana di Milano (+12,3%), che sovrasta ampiamente la dinamica registrata nel territorio regionale (+6,7%).

 

 
Previsioni per il primo trimestre 2024

Le stime degli operatori dei servizi per il primo trimestre 2024, attraverso i saldi complessivi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione), registrano una divergenza tra le attese sul fatturato e quelle sull’occupazione.

In relazione al fatturato si nota un peggioramento del saldo complessivo rispetto alla rilevazione precedente (+8,7% contro+15,4%), determinato da un calo di circa 6 punti della quota di imprese con stime di crescita per il trimestre successivo rispetto alla rilevazione precedente (22,3% contro 28,2%) e al contestuale rafforzamento di 5 punti della frazione con aspettative di stabilità (64,1% contro 58,9%) in un contesto di lieve aumento della quota di imprese che si attendono una diminuzione del fatturato (13,6% contro 12,9%).

Passando alle aspettative sull’occupazione per il primo trimestre 2024, si osserva un miglioramento di 3 punti del saldo complessivo delle risposte (13,6% contro 10,6%), determinato da un rafforzamento dell’area di crescita di oltre 3,5 punti rispetto alla precedente rilevazione (21% contro 17,4%), sebbene sia ancora rilevante l’ipotesi di stabilità, condivisa da 7 imprese su 10.

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

MI
MB
LO
Trimestre
Quarto
Anno
2023
Indice della produzione industriale

Nel quarto trimestre 2023 l’attività industriale dell’artigianato manifatturiero milanese ha registrato un lieve recupero della produzione rispetto al precedente trimestre, collocando il valore dell’indice – al netto della stagionalità – a quota 95, pari a un aumento su base trimestrale dello 0,3%.

Il cambio di passo rispetto al trend stagnante dei due trimestri centrali del 2023 si è riflesso anche sulla dinamica tendenziale, fornendo un nuovo impulso all’incremento della produzione rispetto al quarto trimestre dello scorso anno (+2%) e rivitalizzando il sentiero discendente che caratterizzava il settore dall’inizio del 2023.

 

 
Analisi congiunturale

Nei confronti del precedente trimestre, il quadro degli indicatori congiunturali dell’artigianato manifatturiero milanese registra nel quarto trimestre 2023 un miglioramento che interessa – con differenti scale di crescita – la produzione, il fatturato e gli ordini.

Sul piano della produzione, il confronto territoriale tra artigianato milanese e lombardo evidenzia una dinamica più contenuta per la città metropolitana rispetto alla regione. Al netto della componente stagionale, il dettaglio degli indicatori, registra quindi un aumento più limitato dei volumi prodotti (+0,3%) per l’area milanese rispetto al comparto artigiano della Lombardia (+0,7%).

In relazione al fatturato, il ritmo incrementale registrato in ambito milanese è coerente con quello del comparto artigiano in Lombardia (+0,8% e +0,7%).

Se consideriamo la domanda proveniente dai mercati attraverso la dinamica degli ordini, prevalentemente di natura interna, si osserva una ripresa più intensa per la città metropolitana rispetto al comparto artigiano della Lombardia (+0,4% e +0,2% destagionalizzato).

 

 
Analisi tendenziale

Il cambio di passo registrato dalla dinamica industriale su base trimestrale si è riflesso nel quarto trimestre 2024 sul quadro analitico degli indicatori tendenziali afferenti alla produzione e al fatturato, mentre per gli ordini si registra ancora una dinamica debole.

Nel territorio milanese, l’analisi di dettaglio registra quindi un incremento della produzione industriale superiore ai volumi prodotti dal settore in Lombardia (+2% e +1,6%).

Tale dinamica tendenziale si replica anche in relazione al fatturato, evidenziando un saggio incrementale maggiore per la città metropolitana di Milano (+1,9%) rispetto all’artigianato manifatturiero della Lombardia (+1,4%).

Le criticità maggiori emergono nei confronti degli ordini: rispetto al quarto trimestre dello scorso anno si è osservato in ambito metropolitano un aumento debole (+0,1%), che si inserisce in un quadro regionale di contrazione delle commesse acquisite dalla manifattura artigiana (-0,2%).

 

 
Previsioni per il primo trimestre 2024

Le aspettative dell’artigianato manifatturiero milanese per il primo trimestre 2024, espresse attraverso i saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e diminuzione) afferenti alla produzione industriale, alla domanda interna e all’occupazione, evidenziano un accenno di ripresa dopo l’intensificarsi della parabola discendente registrata negli scorsi trimestri.

Il sentiment complessivo delle imprese rimane tuttavia confinato ancora in un quadrante negativo, essendo prevalenti i giudizi pessimisti degli imprenditori artigiani sulle prospettive di breve termine dell’attività industriale.

Il dettaglio degli indicatori per il primo trimestre 2024 evidenzia in particolare un recupero sul piano della produzione industriale e della domanda interna.

Per entrambe le dimensioni di indagine il saldo delle aspettative migliora se confrontato con la rilevazione precedente, pur essendo ancora caratterizzate da un segno negativo: produzione -10,9% (-16,1% nel precedente trimestre) e domanda interna -14,6% (-20% del terzo trimestre 2023).

In relazione all’occupazione, la dinamica dei saldi evidenzia un passaggio in terreno positivo rispetto al trend di stagnazione registrato nei due trimestri precedenti (+4%).

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons

MI
MB
LO
Trimestre
Quarto
Anno
2023
Indice della produzione industriale

Il quarto trimestre 2023 registra un lieve aumento dell’attività industriale sul piano produttivo sia con riferimento al trimestre precedente, sia nei confronti del quarto trimestre 2022.

L’indice della produzione industriale (base 2010=100) evidenzia quindi una contenuta ripresa che si manifesta dopo l’arretramento del trimestre precedente fissando il livello a 122 (121,6 nel terzo trimestre), nuovo massimo storico, corrispondente a un incremento trimestrale – al netto della stagionalità – pari a +0,4%.

L’aumento congiunturale, seppure contenuto, si è riflesso anche sulla dinamica tendenziale evidenziando un debole incremento (+0,4%).

L’analisi mette tuttavia in luce che la dinamica complessiva ha ormai perso consistenza e capacità propulsiva, proiettandosi verso un contesto di stagnazione.

 

 
Analisi congiunturale

Nel quarto trimestre 2023, il quadro congiunturale dell’industria manifatturiera milanese registra un contenuto aumento dei volumi prodotti allineato alla dinamica del sistema manifatturiero lombardo (+0,4% destagionalizzato).

In relazione al fatturato, emergono degli scostamenti significativi tra la dimensione locale e regionale, evidenziando – al netto della componente stagionale – un contenuto incremento per l’industria dell’area milanese (+0,5%) e una stagnazione per quella lombarda.

Dal lato del portafoglio ordini, il confronto territoriale tra città metropolitana di Milano e Lombardia evidenzia una dinamica stagnante per la manifattura regionale, sia per la componente domestica che per quella estera, mentre per la manifattura milanese si registra una rilevante divaricazione tra la domanda interna – in arretramento (-0,5%) – e gli ordini provenienti dai mercati esteri, per i quali si è osservato un aumento di entità limitata (+0,4%).

 

 
Analisi tendenziale

Rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, nel quarto 2023 l’attività industriale milanese evidenzia una differenziazione degli andamenti tra i piani della produzione e del fatturato, rispetto a quello degli ordini provenienti dai mercati interni, dove la dinamica complessiva è in arretramento.

Sul piano della produzione industriale, l’analisi di dettaglio degli indicatori registra quindi una dinamica positiva su base annua (+0,4%), che si contrappone al contesto regionale dove, oltre alla flessione dei volumi prodotti (-0,8%), l’attività industriale si caratterizza per un arretramento che coinvolge fatturato e ordini con una rilevante scala di intensità.

In relazione al fatturato, la crescita acquisita dall’industria milanese evidenzia un saggio incrementale (+1,6%), che si discosta dal quadro negativo del fatturato dell’industria lombarda (-0,4%), sul quale ha inciso in misura preponderante il mercato interno (-0,6%) rispetto alla componente estera (-0,1%).

L’aumento del fatturato della manifattura metropolitana ha invece beneficiato di un rilevante apporto sia del canale estero (+1,8%) che della componente interna (+1,5%).

In relazione al portafoglio ordini dell’industria milanese, l’arretramento della dinamica tendenziale complessiva (-0,1%) è trainato dalla contrazione delle commesse acquisite nel mercato interno (-0,5%), mentre si palesa un incremento per gli ordini di matrice estera (+0,4%).

 

 
Dinamiche a confronto

Il rallentamento dell’attività economica si sta manifestando in misura accentuata per l’industria italiana, dove la dinamica è in contrazione, mentre per la manifattura dell’Eurozona il sostenuto miglioramento del clima di fiducia registra un incremento inatteso rispetto al trimestre precedente.

Su di un piano differente si collocano i sistemi manifatturieri milanese e lombardo, che evidenziano un andamento positivo, seppure in rallentamento rispetto ai saggi incrementali sperimentati in precedenza.

Per la manifattura dell’Italia, il quadro di dettaglio per il quarto trimestre 2023, al netto della componente stagionale, registra pertanto un arretramento dei volumi prodotti rispetto al trimestre precedente (-0,5%), che si contrappone all’incremento ottenuto dall’industria dell’Eurozona (+2%) e al contenuto aumento registrato dalle industrie della Lombardia e della città metropolitana di Milano (+0,4%).

 

 
Mercato del lavoro

Il mercato del lavoro ha iniziato a mostrare i primi segnali di inversione del ciclo positivo dell’attività industriale con riferimento agli strumenti della cassa integrazione (CIG) e all’occupazione.

In relazione alla CIG, si registra un aumento della sua incidenza oraria in rapporto al monte ore trimestrale di lavoro, passando da 1,2% a 1,7% nel trimestre.

L’aumento registrato si è inoltre accompagnato a un significativo incremento della quota di imprese utilizzatrici dello strumento (7% contro 4,6%).

Il contesto all’interno del quale si inserisce l’aumento del ricorso alla cassa integrazione si colloca in un quadro occupazionale dove si riscontra un saldo negativo tra nuove assunzioni e cessazioni di personale (-0,3%).

 

 
Previsioni per il primo trimestre 2024

Il quadro previsivo delle imprese manifatturiere milanesi per il primo trimestre 2024 torna a posizionarsi in un quadrante positivo in relazione alle aspettative sulla produzione industriale e nei confronti delle prospettive sulla domanda attesa dai mercati esteri.

In tal senso devono essere analizzati il miglioramento dei saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione) a confronto con il precedente trimestre in relazione alla produzione industriale (+2,8% contro -1,5%) e alla domanda proveniente dagli ordini esteri (+10,2% contro -2,6%).

Riguardo le aspettative delle imprese per il mercato interno, il quadro della rilevazione trimestrale evidenzia un miglioramento, pur rimanendo ancora in un quadrante negativo in relazione al saldo complessivo (-2,2% contro -11,4%).

Nei confronti dell’occupazione, si osserva una continuazione del percorso di riduzione dei saldi che, iniziata nel primo trimestre dell’anno è proseguita fino al quarto trimestre (+4,3 contro +7,3% del terzo, +8,5% del secondo trimestre e +10,9% del primo).

 

 

 

Il raffronto tra piano quantitativo, relativo al ciclo di breve termine della produzione industriale, e la dimensione qualitativa, espressa dall’indicatore sintetico delle aspettative su un piano multidimensionale (produzione, occupazione, domanda interna ed estera), evidenzia un graduale rallentamento del ciclo produttivo attraverso un percorso che si è instaurato a partire dal primo trimestre del 2023.

Il rallentamento progressivo del ciclo produttivo di breve termine non trova tuttavia una piena corrispondenza sul piano qualitativo con le aspettative delle imprese, dove prevale ancora un certo grado di fiducia se consideriamo l’indicatore sintetico delle aspettative.

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

MI
MB
LO
Trimestre
Terzo
Anno
2023
Settori

Rispetto al trend di crescita registrato nella prima parte del 2023, il terzo trimestre 2023 presenta una vistosa frenata della dinamica esportativa complessiva rispetto al terzo trimestre dello scorso anno (-3,5%), corrispondente a una contrazione di oltre mezzo miliardo di euro che si correla alla flessione di oltre tre miliardi di euro delle importazioni (-13,3%).

La declinazione settoriale evidenzia un quadro frammentato tra i diversi comparti, dove si registra ancora una tenuta della dinamica di crescita per i macchinari e apparecchi (+9,2%), la filiera del tessile, abbigliamento pelli e accessori (+2,5%), gli apparecchi elettrici (+7%), i mezzi di trasporto (+5,6%) e i prodotti in metallo (+2,5%).

Tra gli altri settori portanti dell’export milanese, si è invece registrata una consistente flessione per le produzioni chimiche (-6,2%), a cui si sono aggiunti i significativi arretramenti rilevati per i comparti dell’elettronica e ottica (-9%), della gomma-plastica (-6,7%) e della farmaceutica (-3,2%).

Passando al consuntivo dell’export dei primi nove mesi del 2023, nonostante la flessione del terzo trimestre, si registra un quadro settoriale complessivo ancora in crescita (+4,7%), dove si nota una significativa progressione delle esportazioni per la filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori (+13,3%) e per i comparti dei prodotti elettrici (+13,5%), dei macchinari e apparecchi (+8,8%) e dei mezzi di trasporto (+8,4%).

Relativamente agli altri settori, si è invece osservato un arretramento per i comparti dei prodotti chimici (-2,7%) e delle industrie dell’elettronica e delle produzioni ottiche (-1%).

In relazione alle importazioni, sulla pesante flessione del terzo trimestre 2023 incidono in misura determinante gli arretramenti a due cifre dei settori più rappresentativi: prodotti in metallo (-21,8%), tessile, abbigliamento, pelli e accessori (-11,8%), macchinari e apparecchi (-14,5%) e prodotti chimici (-19,5%).

La contrazione dell’import del terzo trimestre 2023 ha ulteriormente aggravato il trend negativo complessivo, la dinamica dei primi nove mesi dell’anno evidenzia quindi una significativa flessione (-6,3%), trainata in particolare dai settori dei prodotti in metallo (-15,4%) e chimici (-16,3%), ai quali si sono aggiunti gli arretramenti registrati dai comparti dei macchinari e apparecchi (-7,7%), della gomma-plastica (-9,9%) e dell’elettronica (-5,4%).

Le uniche eccezioni sono rappresentate dalle dinamiche di incremento registrate dai mezzi di trasporto (+21,2%) e dai prodotti alimentari (+4%) ed elettrici (+6%).

 

 

 

Aree geoeconomiche globali

Le direttrici geografiche dell’export milanese registrano nel terzo trimestre 2023 un ridimensionamento delle dinamiche rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, in particolare verso i mercati europei (-6,8%), dove incide in misura rilevante la flessione delle esportazioni dirette verso i mercati esterni alla UE (-10,7 %), che si abbina alla contrazione dell’export verso quest’ultima (-4,3%).

All’esterno dell’Europa, il terzo trimestre 2023 ha evidenziato una frenata esportativa verso le Americhe (-0,2%), ascrivibile alla flessione registrata nel mercato degli Stati Uniti (-5%).

Nei confronti dei mercati asiatici, la stagnazione complessiva dell’export (+0,3%) è da ascrivere principalmente alla contrazione della dinamica registrata nei confronti del Medio Oriente (-2,6%) e ai deboli incrementi verso i mercati di destino dell’Asia Orientale (+0,6%), primo mercato asiatico di riferimento delle esportazioni milanesi, dove incidono in particolare le flessioni registrate dai mercati giapponese (-13,1%) e sudcoreano (-3,5%). Tali dinamiche sono state compensate solo in parte dall’aumento registrato verso la Cina (+3,4%), la zona speciale cinese di Hong Kong (+14,7%) e le piazze minori dell’export di Singapore (+15,7%) e Taiwan (+28,2%).

In relazione al quadro consuntivo dei primi nove mesi del 2023, la dinamica di crescita complessiva è stata supportata principalmente dai mercati extra-europei. Sia nei confronti delle Americhe (+8,6%), dove l’espansione è stata condizionata dalla performance esportativa verso gli Stati Uniti (+6,9%), che dei mercati dell’Asia (+8,6%), la dinamica ha registrato un saggio di crescita maggiore rispetto ai mercati europei (+1,2%), dove incide in particolare la debolezza dell’export verso l’Unione Europea (-0,5%), non sufficientemente bilanciata dall’incremento registrato nei mercati non UE (+4,4%).

Il focus sui mercati asiatici evidenzia una diffusione della dinamica espansiva sostenuta in particolare dai mercati del Medio Oriente (+8,7%) e dell’Asia Centrale (+16,6%), dove è rilevante il ruolo dell’India (+13%).

I mercati dell’Asia Orientale si sono caratterizzati per una relativa minore dinamicità (+7,7%), sulla quale ha inciso la performance del mercato giapponese (+1,4%), mentre si sono osservate delle sostenute dinamiche di incremento verso i mercati di Cina (+6,8%), Corea del Sud (+9,9%) e zona speciale cinese di Hong Kong (+10,2%).

 

 

Dettaglio europeo

Nel terzo trimestre 2023 le esportazioni dell’area milanese verso il continente europeo hanno registrato una significativa flessione (-6,8%) trainata sia dalla contrazione registrata nei confronti dell’Unione Europea (-4,3%) sia dal sensibile arretramento dei mercati esterni al perimetro comunitario (-10,7%), dove si è osservata una profonda flessione dell’export diretto verso la Svizzera (-18,8%), che incide per oltre la metà sul valore complessivo dei mercati non UE.

La dinamica negativa è stata, inoltre, rafforzata dalla contrazione registrata dal mercato britannico (-4,9%) e russo (-16%); unica eccezione a tale trend è invece rappresentata dalla crescita ottenuta nei confronti della Turchia (+8,9%).

In relazione alla dinamica dell’export verso l’Unione Europea, la flessione verso i partner comunitari è da ascriversi alla continuazione della fase di contrazione che ha coinvolto 14 dei mercati comunitari, che insieme rappresentano in valore circa 2,4 miliardi sui 4,8 esportati dall’area milanese verso la UE nel terzo trimestre 2023.

Tra i mercati di sbocco più rilevanti per la città metropolitana di Milano si è registrata una frammentazione delle performance; pertanto, alla consistente flessione delle esportazioni verso la Germania (-17,5%) e ai significativi arretramenti registrati verso Spagna (-13,4%), Belgio (-26,1%), Austria (-6,5%) e Romania (-9,6%), ha corrisposto una dinamica incrementale dell’export verso Francia (+10,9%), Olanda (+21,2%), Polonia (11,4%).

In relazione al quadro consuntivo dell’export verso l’Europa dei primi nove mesi, si registra una dinamica complessiva debole (+1,2%), condizionata dalla contrazione dei mercati dell’Unione Europea (-0,5%) e dalla decelerazione della crescita delle piazze esterne al perimetro comunitario rispetto alla dinamica rilevata nella prima parte del 2023 (+4,4%) e sulla quale incide sia la flessione del mercato elvetico (-18,8%) sia di quello britannico (-4,9%).

Il focus sui Paesi inclusi nell’Unione Europea evidenzia che il quadro di debolezza dell’export coinvolge 12 mercati comunitari, che in valore rappresentano oltre 7,4 miliardi di euro sui 15,4 esportati nei primi nove mesi del 2023, pari al 48,4% del dell’export milanese verso la UE.

Tra questi, la maggiore criticità è rappresentata dalla consistente flessione delle esportazioni verso la Germania (-11,6%): 3,2 miliardi di euro e un deficit di oltre 420 milioni di euro rispetto allo scorso anno, a cui si aggiunge, la contrazione registrata dal mercato spagnolo (-3,2%), terzo mercato UE in valore per l’area milanese con circa 1,6 miliardi di euro.

Tuttavia, nell’ambito dei mercati comunitari più rilevanti si possono notare significative eccezioni al trend calante, come la crescita delle esportazioni verso mercati importanti quali Francia (+11,9%, ovvero 3,4 miliardi di euro e un surplus di 365 milioni di euro rispetto allo scorso anno), Olanda (+9,4%) e Polonia (+16,1%).

 

 

MI
MB
LO
Trimestre
Terzo
Anno
2023
Indice del fatturato del commercio

Nel terzo trimestre 2023, il commercio al dettaglio milanese ha proseguito nel percorso ascendente del fatturato coerentemente con il trend nazionale. L’aumento registrato tuttavia è di tipo nominalistico, essendo condizionato da un quadro inflazionistico ancora elevato. L’inflazione media degli ultimi dieci mesi in ambito milanese ha infatti registrato un aumento di oltre 7 punti percentuali secondo l’indice NIC; in tal senso va considerato che anche i volumi delle scorte sono giudicati adeguati da oltre i tre quarti degli operatori e quindi non suscettibili di incremento per far fronte a una dinamica di crescita delle vendite, come evidenziato anche dal quadro nazionale del commercio al dettaglio, dove si registra per essi una marcata flessione.

La dinamica dei prezzi al consumo ha pertanto influenzato il trend delle vendite in valore, collocando l’indice trimestrale del fatturato, al netto degli effetti stagionali, a quota 96,6, mentre con riferimento alla dinamica tendenziale, l’incremento registrato rispetto al terzo trimestre dello scorso anno (+3,7%) è inferiore ai saggi di crescita sperimentati negli ultimi due trimestri di inizio, entrambi a doppia cifra.

 

 
Classi dimensionali

L’analisi del commercio al dettaglio attraverso le classi dimensionali registra una consistente diversificazione della dinamica del fatturato tra il segmento delle imprese di minore dimensione rispetto alle tipologie di media e grande dimensione.

La crescita del commercio al dettaglio su scala metropolitana continua a essere sostenuta dalle classi medie e grandi (+12,6% e +7%), che peraltro registrano una progressione di crescita superiore alle analoghe classi presenti nel territorio della Lombardia (+3,2% e +6,5%).

Relativamente alle micro e piccole imprese, il focus dimensionale registra una rilevante difficoltà per le unità da 3 a 9 addetti, in consistente flessione (-2,8%) rispetto al terzo trimestre dello scorso anno. Il contesto di problematicità è evidente anche in relazione al commercio al dettaglio della Lombardia, dove il fatturato delle microimprese è in stagnazione.

Con riferimento alle imprese tra 10 e 49 addetti, la dinamica milanese non si discosta in misura significativa dal trend registrato in Lombardia, in entrambi i territori si rileva infatti un aumento contenuto del volume d’affari (+1,8% e 1%).

 

Settori

Nel terzo trimestre 2023, il comparto despecializzato del commercio al dettaglio milanese ha continuato nel trend espansivo del fatturato, mentre si è osservata una variazione molto contenuta per il segmento non alimentare. Tuttavia, le maggiori criticità si sono riscontrate nel settore del commercio alimentare, in rilevante contrazione nonostante la dinamica ascendente dei prezzi.

Il focus di dettaglio settoriale registra quindi nel terzo trimestre 2023 un irrobustimento ulteriore del fatturato delle imprese operanti nel segmento del commercio despecializzato della città metropolitana di Milano (+8,9%); la dinamica locale evidenzia inoltre una scala di crescita significativamente più intensa nel Milanese rispetto alla Lombardia (+4,7%).

Con riferimento al commercio alimentare, il terzo trimestre 2023 mostra una dinamica del volume d’affari in consistente flessione rispetto al terzo trimestre dello scorso anno (-2,8%), che si discosta sensibilmente dall’andamento incrementale registrato in ambito regionale (+1,6%).

Passando all’analisi del commercio non alimentare, si rileva un differenziale territoriale tra l’andamento del fatturato registrato dalle imprese operanti nel territorio milanese, in contenuta crescita (+0,7%), rispetto alla fase di contrazione registrata dal settore in Lombardia (-0,7%).

 

Previsioni per il quarto trimestre 2023

Le aspettative delle imprese del commercio al dettaglio per il quarto trimestre 2023, così come espresso dai saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione), registra un miglioramento in relazione al fatturato, così come nei confronti degli ordini rivolti ai fornitori e relativamente all’occupazione.

Il dettaglio delle aspettative indica pertanto il passaggio in un quadrante positivo per il fatturato (+16%) e – in misura più contenuta – per gli ordini rivolti ai fornitori (+5,2%).

Relativamente all’occupazione, le aspettative delle imprese sono orientate per otto operatori su dieci verso un quadro di stabilità, mentre il saldo positivo non si discosta in misura significativa dalla rilevazione precedente (+5,2% contro +3,5%).

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons

MI
MB
LO
Trimestre
Terzo
Anno
2023
Indice del fatturato dei servizi

Il fatturato dei servizi, favorito dall’ascesa costante dei prezzi, si è ulteriormente incrementato nel terzo trimestre 2023, sebbene il ritmo di espansione inizi a mostrare un primo segnale di decelerazione della dinamica.

L’indice del fatturato, al netto degli effetti stagionali, ha sviluppato ulteriormente il punto di massimo incrementale, collocandosi a quota 130,7 (+0,4% destagionalizzato).

Nei confronti del terzo trimestre dello scorso anno, la dinamica tendenziale registra ancora una crescita consistente (+2,9%), ma in decelerazione rispetto al ritmo evidenziato da inizio anno e largamente inferiore ai saggi di incremento a doppia cifra sperimentati nell’ultimo biennio.

La fase di crescita del settore è condivisa da oltre la metà delle imprese intervistate, in particolare oltre il 42% degli operatori del settore dei servizi segnala un aumento del fatturato superiore ai 5 punti percentuali rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, mentre le imprese del terziario con una contrazione del volume di affari corrispondono a circa il 32% degli operatori.

 

 
Classi dimensionali

Nel terzo trimestre 2023 i servizi milanesi registrano un aumento del fatturato diffuso a tutte le classi dimensionali rispetto a quello dello scorso anno.

Tuttavia, la dinamica evidenzia saggi incrementali particolarmente pronunciati per il segmento delle medie e grandi imprese, mentre per le unità di micro e piccola dimensione ha assunto caratteristiche più contenute e inferiori alle analoghe tipologie dei servizi presenti in Lombardia.

Il raffronto tra le dinamiche complessive del fatturato registrate dalla città metropolitana di Milano e dalla Lombardia indica un assestamento degli andamenti complessivi tra le due aree territoriali (+2,9% e +2,8%).

Il focus di analisi tra le diverse tipologie di impresa evidenzia scostamenti di crescita più ampi tra i segmenti dimensionali micro e piccoli rispetto alle imprese di media e grande dimensione nell’area metropolitana milanese a confronto con quanto registrato invece dalle analoghe tipologie presenti nel territorio della regione.

Il dettaglio dimensionale e territoriale evidenzia quindi un saggio incrementale contenuto sia per le microimprese sia per le per le unità da 10 a 49 addetti della città metropolitana di Milano (+0,8% e 1,4%). Il confronto territoriale con la Lombardia mostra inoltre un margine di crescita più elevato per le medesime classi dimensionali presenti in regione (+1,4% e +3,1%).

In relazione al segmento delle medie e grandi imprese dei servizi, si osserva che il gap di crescita, oltre ad avvantaggiare le classi di maggiore dimensione, favorisce le imprese della città metropolitana di Milano rispetto a quelle della Lombardia sia con riferimento alla classe da 50 a 199 addetti (+4,7% e + 3,5%) sia nei confronti del segmento oltre i 200 addetti (+4,3% e +3,7%).

 

Settori

I settori di attività che compongono i servizi della città metropolitana di Milano registrano un trend di crescita differenziato rispetto al terzo trimestre dello scorso anno.

Se consideriamo il comparto della distribuzione delle merci dell’area milanese, il focus settoriale evidenzia per il commercio all’ingrosso una flessione del fatturato che accomuna l’area metropolitana milanese alla Lombardia (-0,9% e -1%).

In relazione ai servizi alle imprese – il settore di attività più qualificante del terziario milanese – si registra un consistente aumento del volume d’affari (+3,2%), più intenso della dinamica evidenziata dal comparto nel territorio della regione (+2,6%).

Per quanto concerne gli altri settori, possiamo osservare che la crescita registrata dalle imprese milanesi della ristorazione e dell’ospitalità alberghiera (+3,2%), pur beneficiando di un apporto consistente della dinamica inflattiva sulla struttura dei prezzi al consumo e a cascata sull’aumento nominale del fatturato, risulta tuttavia inferiore di circa 3 punti e mezzo rispetto alla dinamica registrata dal settore nel territorio regionale (+6,6%).

Relativamente ai servizi alle persone, nel terzo trimestre 2023 si è ulteriormente consolidato il trend espansivo sia nella città metropolitana di Milano sia in Lombardia (+9,7% e +7,1%).

 

Previsioni per il quarto trimestre 2023

Le stime degli operatori attivi nel settore dei servizi per il quarto trimestre 2023 registrano una netta divergenza tra fatturato e occupazione attraverso i saldi complessivi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione).

Il quadro dettagliato delle previsioni relative al fatturato indica un miglioramento del saldo complessivo rispetto alla rilevazione precedente (+15,4% contro+11,6%), determinato da un aumento di 2 punti della quota di imprese con stime di crescita per il trimestre successivo rispetto alla rilevazione precedente (28% contro 26%) e dalla contestuale riduzione della frazione con aspettative di decrescita (12% contro 15%) in un contesto di assestamento sui livelli precedenti della quota di imprese con stime di stabilità del fatturato (58,9%).

Passando alle aspettative delle imprese sull’occupazione per il quarto trimestre 2023, si osserva un netto peggioramento del saldo complessivo delle risposte (10,6% contro14,7%) determinato da un rafforzamento dell’area di stabilità – che interessa ora i tre quarti delle imprese rispondenti – unita alla stabilizzazione della quota di imprese con stime di diminuzione, ipotesi condivisa dal 6,8 % degli operatori dei servizi.

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons

MI
MB
LO
Trimestre
Terzo
Anno
2023
Indice della produzione industriale

Nel terzo trimestre 2023 la fase di rallentamento dell’attività industriale dell’artigianato manifatturiero milanese ha registrato un significativo peggioramento svoltando verso un quadrante negativo sul piano della produzione e collocandosi in un sentiero di stagnazione per il fatturato e gli ordini.

La dinamica della produzione industriale si è ulteriormente indebolita rispetto al precedente trimestre assestando il valore dell’indice, al netto della stagionalità, a quota 94,2 corrispondente a una variazione negativa rispetto al trimestre precedente pari a -0,4% destagionalizzato.

Il significativo cambio di passo registrato nel terzo trimestre 2023 si è riflesso sulla dinamica tendenziale riducendone il saggio di crescita in misura rilevante rispetto a quanto ottenuto nei precedenti trimestri, definendo un sentiero discendente per il settore dall’inizio del 2023 (+0,6% contro +1,7% e +2,2%).

 

 
Analisi congiunturale

Il quadro degli indicatori congiunturali dell’artigianato manifatturiero milanese nel terzo trimestre 2023 registra un peggioramento rispetto al trimestre precedente.

In particolare, si osserva un netto arretramento della produzione industriale e del portafoglio ordini che si saldano a una dinamica stagnante del fatturato.

Al netto della componente stagionale, il dettaglio degli indicatori registra quindi una contrazione dei volumi prodotti (-0,4%) che si inserisce in un quadro regionale di debole attività sul piano produttivo (+0,2%).

Relativamente al fatturato, l’andamento dell’artigianato milanese è coerente al contesto di stagnazione registrato dalla manifattura della Lombardia (+0,1% per entrambi).

Le criticità maggiori si riscontrano relativamente alla domanda, sulla quale incide in misura preponderante quella interna, da cui dipende la quasi totalità dell’attività dell’artigianato manifatturiero.

Il trend registrato dall’artigianato milanese è strettamente connesso alle criticità riscontrate dalla manifattura della Lombardia, dove le commesse acquisite dai mercati registrano un arretramento consistente rispetto al trimestre precedente (-0,5% e -0,4% rispettivamente).

 

Analisi tendenziale

Il rallentamento congiunturale della dinamica del secondo trimestre si è riflesso significativamente sugli indicatori tendenziali della produzione, del fatturato e degli ordini in particolare.

Il focus di analisi mostra quindi nel territorio milanese un andamento della produzione industriale che, pur essendo ancora in un quadrante positivo, accentua ulteriormente la parabola discendente dei volumi prodotti simile per intensità a quella della Lombardia (+0,6 e +0,5%).

Relativamente al fatturato, il quadro di dettaglio registra un arretramento su scala tendenziale per la manifattura artigiana della città metropolitana di Milano (-0,2%) e una stagnazione sostanziale a livello lombardo (+0,1%).

Le criticità maggiori emergono nei confronti degli ordini: rispetto al terzo trimestre dello scorso anno si è osservata una flessione delle commesse particolarmente significativa per l’artigianato milanese (-1,7%), che si inserisce nel quadro ampiamente negativo della manifattura artigiana lombarda (-1,3%).

 

Previsioni per il quarto trimestre 2023

Il quadro complessivo delle aspettative dell’artigianato manifatturiero milanese, espresso dai saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e diminuzione) afferenti alla produzione industriale, alla domanda interna e all’occupazione per il quarto trimestre 2023, accelera ulteriormente il sentiero discendente del sentiment complessivo delle imprese, essendo indicativo di una netta prevalenza dei giudizi pessimisti degli imprenditori artigiani sulle prospettive di breve termine dell’attività industriale.

Il dettaglio degli indicatori per il quarto trimestre 2023 evidenzia in particolare un netto peggioramento del sentiment sul piano della produzione industriale e della domanda interna. Entrambe le dimensioni di indagine evidenziano quindi un saldo delle aspettative ulteriormente deteriorato nei confronti della precedente rilevazione e rispetto al primo trimestre dell’anno: produzione (-16,1% contro -14,4% e -0,8%) domanda interna (-20% contro -16,3% e -13,1%).

In relazione all’occupazione, la dinamica dei saldi evidenzia un appiattimento sul trend tracciato in precedenza che si esprime attraverso un annullamento del ritmo recupero.

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons

MI
MB
LO
Trimestre
Terzo
Anno
2023
Indice della produzione industriale

Il quadro generale dell’attività industriale della città metropolitana di Milano ha iniziato a manifestare nel terzo trimestre 2023 alcune criticità rilevanti rispetto alla dinamica trimestrale della produzione industriale e degli indicatori riferiti al fatturato e agli ordini.

Il terzo trimestre 2023 registra infatti una frenata significativa sul piano produttivo sia con riferimento al precedente trimestre sia nei confronti del terzo trimestre del 2022.

L’indice della produzione industriale, con base riferita al 2010, evidenzia quindi una prima rilevante flessione che si manifesta dopo dodici trimestri consecutivi di crescita.

Il consistente arretramento congiunturale si riverbera anche sulla dinamica tendenziale, in stagnazione rispetto al terzo trimestre dello scorso anno (+0,1%).

 

 
Analisi congiunturale

Nel terzo trimestre 2023, il quadro congiunturale dell’industria manifatturiera milanese evidenzia una significativa inversione del trend positivo della produzione industriale che perdurava dal terzo trimestre 2020 (-0,6% destagionalizzato).

La dinamica negativa osservata nell’area metropolitana milanese trova riscontro anche nel sistema industriale lombardo con un arretramento simile dei volumi prodotti (-0,7%).

In relazione al fatturato, i differenziali territoriali tra dimensione locale e regionale non evidenziano degli scostamenti significativi registrando un lievissimo aumento per l’industria dell’area milanese (+0,2%) e una sostanziale stagnazione per la manifattura lombarda (-0,1%).

Dal lato del portafoglio ordini, sia l’area milanese sia l’industria della Lombardia registrano un arretramento della domanda proveniente dai mercati esteri (-0,2% e -0,3%).

Se consideriamo invece le commesse acquisite nel mercato interno, emerge un significativo differenziale tra manifattura metropolitana, ancora in crescita (+1,2%), e industria lombarda in significativa flessione (-1,4%).

 

Analisi tendenziale

Nel terzo trimestre 2023 l’attività industriale milanese, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, inizia a registrare alcune criticità significative che coinvolgono sia il piano produttivo sia gli ordini provenienti dai mercati, mentre la dinamica del fatturato evidenzia ancora un andamento positivo.

L’analisi puntuale degli indicatori mostra quindi sul piano della produzione industriale una dinamica stagnante che, su base annua (+0,1%), si inserisce in un contesto regionale dove si registra una flessione significativa dei volumi prodotti rispetto al terzo trimestre dello scorso anno (-1,5%).

In relazione al fatturato, la crescita acquisita dall’industria milanese mostra un saggio incrementale (+1,9%) che si discosta nettamente dal quadro di invarianza del fatturato totale che caratterizza l’industria in Lombardia sulla quale ha inciso in misura determinante l’arretramento del mercato interno (-1,2%) non sufficientemente bilanciato dalla progressione della componente esterna (+1,7%).

L’espansione del fatturato della manifattura metropolitana ha invece beneficiato di un rilevante apporto sia del canale estero (+2%) che della componente domestica (+1,8%).

In relazione al portafoglio ordini, sulla dinamica tendenziale si palesa una dinamica negativa per l’area milanese (-0,6%), che evidenzia un apporto maggiore dei mercati esteri (-0,7%) nel determinare l’arretramento complessivo rispetto al mercato domestico (-0,5%).

L’andamento registrato a livello locale si inserisce in un perimetro compromesso per la manifattura lombarda essendo in significativa flessione rispetto al terzo trimestre dello scorso anno (-2,3%) e dove è determinante la caduta degli ordini interni (-3,5%).

 

Dinamiche a confronto

Il contesto di rallentamento dell’attività economica si sta palesando in maniera più accentuata per l’industria manifatturiera dell’Eurozona rispetto ai sistemi manifatturieri locali – sia milanese che lombardo – e all’industria italiana.

Il quadro di dettaglio registra quindi nel terzo trimestre 2023 un arretramento relativamente più contenuto sia per la manifattura della Lombardia che della città metropolitana di Milano (-0,7% e -0,6%) rispetto a quanto stimato su base trimestrale per l’Eurozona (-3,1%). Entrambi i territori registrano tuttavia un calo dei volumi prodotti superiore a quanto previsto per l’industria manifatturiera italiana, dove il segno è ancora positivo, seppure di poco (+0,1%).

 

 
Mercato del lavoro

Nonostante l’arretramento dell’attività produttiva nel terzo trimestre 2023, il mercato del lavoro non ha ancora assorbito la fase discendente dell’attività manifatturiera sia con riferimento agli strumenti della cassa integrazione (CIG) sia nei confronti del saldo tra nuove assunzioni e cessazioni di personale nel settore industriale.

Rispetto al trimestre precedente, l’incidenza oraria della cassa integrazione (CIG) in rapporto al monte ore trimestrale di lavoro utilizzato si mantiene stabile (1,2% contro 1,3%), accompagnandosi a una significativa diminuzione della quota di imprese utilizzatrici della cassa integrazione (4,6% contro 6,1%).

In relazione alla dinamica occupazionale, permane invece una situazione di saldo debole tra nuove assunzioni e cessazioni di personale (+0,1%), che si contrappone al dato positivo del primo trimestre del 2023 (+0,6%).

 

 
Previsioni per il quarto trimestre 2023

Il quadro previsivo delle imprese manifatturiere milanesi per il quarto trimestre 2023 registra un netto peggioramento del sentiment complessivo che passa in un quadrante negativo sia in relazione alle aspettative sulla produzione industriale sia nei confronti delle prospettive sulla domanda attesa dai mercati.

In tal senso, devono essere analizzati il peggioramento dei saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione) nei confronti del precedente trimestre sia in relazione alla produzione industriale (-1,5% contro +2,1%) sia nei confronti della domanda determinata dagli ordini interni ed esteri.

Se consideriamo le stime delle imprese per il mercato interno, il quadro, già negativo della precedente rilevazione trimestrale, subisce un netto peggioramento delle stime per gli ultimi tre mesi del 2023 (-11% contro -5%) e anche per i mercati esteri le prospettive degli ordini attesi per il quarto trimestre 2023 subiscono un evidente ridimensionamento (-2,6% contro +1,6%).

Se consideriamo invece le aspettative delle imprese sull’occupazione, dal primo trimestre 2023 si osserva una lenta riduzione dei saldi, che prosegue anche nel terzo trimestre (+7,3% contro +8,5% del secondo trimestre e +10,9% del primo), pur rimanendo ancora in un quadrante positivo.

 

 

Il peggioramento dell’attività industriale, in particolare nei confronti della dinamica produttiva può essere ulteriormente apprezzata se si raffronta il piano quantitativo, relativo al ciclo di breve termine della produzione industriale, e la dimensione qualitativa, espressa dall’indicatore sintetico delle aspettative che raccoglie le stime delle imprese su un piano multidimensionale (produzione, domanda e occupazione).

Entrambi gli indicatori evidenziano un andamento ampiamente discendente, sintomatico quindi di un peggioramento del ciclo produttivo con una netta correzione al ribasso nel trimestre e indice di un significativo ridimensionamento delle aspettative espresse dalle imprese che riflettono il deterioramento del quadro macroeconomico complessivo e il contesto di incertezza che sta interessando l’economia a livello globale.

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.