Le direttrici geografiche dell’export milanese registrano nel quarto trimestre 2023 un ulteriore arretramento rispetto al quarto trimestre dello scorso anno che coinvolge sia i mercati europei sia extra-europei.
In particolare, sulla dinamica di contrazione delle esportazioni verso l’Europa (-1,7%) incide la flessione dei mercati dell’Unione Europea (-3,6%), non sufficientemente bilanciata dall’aumento registrato verso l’area europea non UE (+1,7), dove incide in particolare la crescita ottenuta nel mercato svizzero (+9,4%).
All’esterno dell’Europa, il quarto trimestre 2023 ha evidenziato una consistente frenata dell’export verso le Americhe (-1,6%), ascrivibile alla significativa flessione registrata nei confronti degli Stati Uniti (-7,3%), mercato che concentra circa il 70% delle esportazioni verso il continente americano.
Nei confronti dell’Asia, l’arretramento complessivo dell’export (-0,9%) è da ascrivere alla flessione dei mercati dell’Asia Orientale (-5,3%) – i quali intercettano oltre i due terzi delle esportazioni milanesi verso il continente – compensata solo parzialmente dalla crescita registrata dai mercati del Medio Oriente (+6%) e dell’Asia Centrale (+17,7%).
La flessione registrata nell’Estremo Oriente non è tuttavia generalizzata: il quarto trimestre 2023 si è chiuso, infatti, in sostenuta espansione verso la Cina (+8,1%), la zona speciale cinese di Hong Kong (+25,9%) e Singapore (+15,2%), mentre l’arretramento della dinamica è da ascrivere a due dei mercati di riferimento in Asia per l’area milanese: Giappone (-40%) e Corea del Sud (-15,6%), ai quali si sono associate alcune piazze minori del continente.
In relazione al quadro consuntivo dell’export per l’anno 2023, la dinamica di crescita complessiva è stata sostenuta dai mercati extra-europei.
In particolare, nei confronti delle Americhe l’aumento delle esportazioni (+5,7%) è stato sostenuto principalmente dalla dinamica espansiva verso le piazze dell’America Latina (+16,8%) e, in misura minore, dalla crescita registrata nei confronti degli USA (+2,7%).
Relativamente all’Asia, la crescita delle esportazioni (+5,8%) ha beneficiato dei contributi provenienti dalle piazze del Medio Oriente (+7,9%) e dell’Asia Centrale (+16,9%), dove è rilevante il ruolo dell’India (+14,1%), mentre i mercati dell’Asia Orientale si sono caratterizzati per una minore esuberanza (+3,8%).
In particolare, sulla dinamica verso quest’ultima piazza di destino dell’export ha inciso la consistente flessione registrata nei confronti del Giappone (-12,7%), mentre si sono osservati sostenuti incrementi verso la Cina (+7,2%) e la zona speciale cinese di Hong Kong (+14,4%), cui si sono associati Taiwan (+9,5%) e Singapore (+21,6%) tra i mercati minori e la Corea del Sud (+2,7%) tra gli hub principali.
Il focus sui mercati europei evidenzia un quadro di debolezza complessiva dell’export (+0,5%) quale risultato dell’arretramento registrato dai mercati dell’Unione Europea (-1,3%), i quali concentrano oltre il 63% delle esportazioni dirette verso il continente europeo. Il quadro di dettaglio evidenzia, inoltre, un consistente aumento per i flussi commerciali diretti verso i mercati europei non UE (+3,8%) trainati da Svizzera (+9,9%) e Turchia (+8,7%).