Milano

Abbreviazione
MI
MI
MB
LO
Trimestre
Primo
Anno
2024

Download

Indice del fatturato del commercio

Il commercio al dettaglio milanese nei primi tre mesi del 2024 ha visto proseguire il sentiero incrementale del fatturato, evidenziando quindi un aumento sia rispetto al precedente trimestre sia nei confronti del primo trimestre dello scorso anno, sebbene la dinamica complessiva mostri una progressiva perdita di slancio, come si rileva dall’indice trimestrale e dalla consistente riduzione dell’intensità di crescita della dinamica tendenziale.

L’indice trimestrale del fatturato (base 2015=100), al netto degli effetti stagionali, si è quindi collocato a quota 108,9 proseguendo nel suo percorso di lento incremento (+0,2% destagionalizzato) e raggiungendo un nuovo punto di massimo della serie storica.

Con riferimento alla crescita tendenziale, la dinamica si è gradualmente attenuata già dallo scorso anno, registrando una perdita costante di capacità propulsiva.

Rispetto al primo trimestre del 2023, l’incremento ottenuto dal fatturato riflette quindi su base annua un andamento decelerativo che si è progressivamente intensificato, dimezzando nel primo trimestre 2024 l’intensità di crescita (+0,9% contro +1,9% del quarto trimestre 2023).

 

 
Classi dimensionali

Nel primo trimestre 2024, il fatturato del commercio milanese ha proseguito nel sentiero di crescita nonostante si sia palesato un rallentamento rispetto al saggio tendenziale del trimestre precedente. Il confronto territoriale tra area milanese e Lombardia evidenzia un ritmo di crescita simile (rispettivamente +0,9% e +0,8%), tuttavia emergono significativi differenziali all’interno delle due aree in relazione alle diverse classi dimensionali di impresa.

Nei confronti dei primi tre mesi dello scorso anno, il quadro di dettaglio dell’area milanese, declinato sulle classi dimensionali, registra una dinamica differenziata tra le micro e piccole imprese da un lato e il segmento delle medie e grandi imprese dall’altro.

La crescita del commercio al dettaglio su scala metropolitana continua, infatti, a essere sostenuta dalle imprese di medie (+1,5%) e grandi dimensioni (+2%). La medesima dinamica del fatturato non è invece riscontrabile a livello regionale, dove si registra un andamento diversificato, con le imprese oltre i 200 addetti in significativa espansione (+4,3%) e le unità di media dimensione in arretramento (-0,2%).

Con riferimento alle micro e piccole imprese, il focus di analisi evidenzia per le imprese da 10 a 49 addetti del territorio milanese criticità ascrivibili all’arretramento tendenziale del fatturato (-0,3%), mentre si mantiene ancora positiva la dinamica del volume d’affari per le micro imprese (+0,9%).

In ambito regionale, le unità di minore dimensione evidenziano invece una debole dinamica per le micro imprese (+0,2%) e un aumento sostenuto del fatturato per le impese da 10 a 49 addetti (+1%).

 

 
Settori

Nel primo trimestre 2024, il quadro settoriale del commercio evidenzia sia nel territorio milanese sia a livello regionale una ripresa per il comparto alimentare e la continuazione del trend espansivo per il commercio despecializzato, mentre si osserva una battuta d’arresto per il fatturato del non alimentare, che assume caratteristiche particolarmente rilevanti in ambito regionale.

Il quadro di dettaglio settoriale registra quindi nel primo trimestre 2024 un consistente aumento del volume d’affari per le imprese del commercio alimentare sia della città metropolitana di Milano (+4,4%) che della Lombardia (+2,3%).

Con riferimento al commercio despecializzato, la dinamica evidenzia un aumento di maggiore intensità per le imprese del comparto presenti nel territorio della regione (+2,3%) rispetto a quelle dell’area metropolitana milanese (+1,5%).

Passando all’analisi del commercio non alimentare, si rileva un differenziale territoriale che avvantaggia l’area metropolitana, dove il fatturato, seppure a un ritmo modesto, è in aumento (+0,3%) rispetto al persistere di una fase di contrazione che lambisce il comparto in Lombardia (-0,5%).

 

 
Previsioni per il secondo trimestre 2024

Le aspettative delle imprese del commercio al dettaglio per il secondo trimestre 2024, analizzate attraverso i saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione), permangono ancora in un quadrante negativo sia per il fatturato sia per gli ordini ai fornitori, pur evidenziando un certo grado di recupero rispetto alla rilevazione precedente, mentre per l’occupazione si osserva una stabilità delle aspettative che è condivisa da nove imprese su dieci.

In particolare, per le stime attese sui ricavi futuri si è osservata una consistente riduzione del saldo negativo (da -20% a -5,3%), sintomatico di un miglioramento del sentiment attraverso il passaggio di una quota di imprese dall’area di diminuzione a quella di crescita.

Il quadro analitico per il secondo trimestre evidenzia quindi che l’aumento del fatturato è atteso da un quinto delle imprese intervistate, mentre sono pari a oltre un quarto le imprese del commercio con stime di diminuzione; infine il quadro di stabilità continua a essere condiviso da metà degli operatori per il trimestre successivo.

La dinamica si è replicata in misura più ridotta per gli ordini rivolti ai fornitori: il saldo delle aspettative registra quindi un parziale recupero rispetto alla precedente rilevazione (da -21,5% a -14,6%) in un contesto nel quale la stabilità è prevista da oltre il 60% delle imprese.

Relativamente all’occupazione, per nove operatori su dieci le aspettative si sono invece orientate verso un quadro di stabilità, con un saldo complessivo leggermente positivo.

 

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

MI
MB
LO
Trimestre
Primo
Anno
2024

Download

Indice del fatturato dei servizi

Nei primi tre mesi del 2024 è proseguito il sentiero di crescita del fatturato dei servizi milanesi sia nei confronti del precedente trimestre sia rispetto al primo dello scorso anno.

Il focus di approfondimento sulle imprese dei servizi indica quindi un avvio di anno positivo in relazione alla crescita del fatturato che coinvolge circa la metà delle imprese con aumenti superiori ai 5 punti percentuali, rispetto al primo trimestre dello scorso anno, per circa il 38% delle imprese del terziario.

Relativamente invece all’area di diminuzione del fatturato, la decrescita coinvolge il 31,7% delle imprese dei servizi, con una flessione superiore ai 5 punti su base annua, che interessa un quarto delle unità.

Passando all’esame puntuale della dinamica trimestrale, l’indice del fatturato (base 2015=100) – al netto degli effetti stagionali – si è consolidato ulteriormente nel primo trimestre 2024, raggiungendo un nuovo punto di massimo storico a quota 138 (136,8 nel trimestre precedente).

Il rafforzamento della dinamica del fatturato si evidenzia anche nei confronti del primo trimestre dello scorso anno. Coerentemente al trend tendenziale dei trimestri precedenti, il primo trimestre 2024 ha registrato una continuazione del percorso espansivo (+2,4%).

 

 
Classi dimensionali

Nel primo trimestre 2024, il fatturato dei servizi della città metropolitana di Milano prosegue nel sentiero di crescita nonostante si osservi un rallentamento rispetto al saggio tendenziale dei tre mesi precedenti.

Rispetto al primo trimestre dello scorso anno, il quadro di dettaglio milanese registra una dinamica incrementale del fatturato diffusa a tutte le classi dimensionali, ma inferiore a quanto ottenuto complessivamente dal settore dei servizi in Lombardia.

Il raffronto tra le dinamiche del fatturato indica, infatti, una differenziazione degli andamenti, a vantaggio della regione, tra la Lombardia (+2,6%) e la città metropolitana di Milano (+2,4%).

Per l’area milanese, il dettaglio dimensionale registra dei saggi incrementali del fatturato inferiori alla variazione totale per le classi di micro (+1,6%) e grande dimensione (+2%). In particolare per quest’ultima tipologia si evidenzia un segnale di difficoltà ad assolvere pienamente alla tradizionale funzione di traino del settore.

Il trend si ripresenta, con scale di intensità poco differenti nel terziario regionale, dove si riscontra una dinamica molo contenuta per le imprese da 3 a 9 addetti (+1,3%) e simile all’area metropolitana milanese per le unità oltre i 200 (+1,9%).

Sia in ambito metropolitano che a livello regionale la dinamica di crescita dei servizi risulta quindi sostenuta dalle medie (+3,5% e +4,3%) e dalle imprese da 10 a 49 addetti (+2,3% e +3,1%).

 

 
Settori

Nell’ambito dei settori che compongono i servizi della città metropolitana di Milano si registra una divaricazione delle dinamiche del fatturato tra il comparto del commercio all’ingrosso – in flessione – e gli altri rami di attività del terziario, in aumento rispetto al primo trimestre dello scorso anno.

Se consideriamo le attività rientranti nel perimetro della distribuzione delle merci, il focus di analisi evidenzia un’accentuazione della fase di debolezza del commercio all’ingrosso a livello territoriale, culminata in una flessione del volume d’affari che accomuna l’area milanese (-3,4%) alla Lombardia (-3,3%).

In relazione ai servizi alle imprese – il settore di attività più qualificante del terziario milanese – si registra una dinamica incrementale del fatturato (+3,3%) simile a quanto rilevato in Lombardia (+3,4%).

Con riferimento agli altri settori, nel primo trimestre 2024 è continuato il trend espansivo del comparto degli alberghi e ristoranti (+5,2%), andamento riscontrabile anche nell’ambito delle imprese attive in Lombardia (+4,9%).

Relativamente al settore dei servizi alle persone, si è, invece, registrato per la città metropolitana di Milano un cospicuo rallentamento del ritmo di crescita. In particolare, il comparto evidenzia in ambito locale un aumento molto contenuto del fatturato (+0,9%) rispetto alla performance rilevata nel territorio regionale (+4,7%).

 

 
Previsioni per il secondo trimestre 2024

Le stime degli operatori dei servizi per il secondo trimestre 2024, analizzate attraverso i saldi complessivi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione), registrano una divergenza tra le aspettative sul fatturato e quelle sull’occupazione.

In relazione al fatturato si nota un miglioramento del saldo rispetto alla precedente rilevazione (+12,2% contro +8,7%), determinato da un rafforzamento della quota di imprese con stime di crescita per il successivo trimestre che coinvolge un quarto delle imprese (22,3% nella precedente rilevazione) e dalla stabilizzazione della frazione di imprese con ipotesi di diminuzione del fatturato (13,6%).

Passando alle aspettative sull’occupazione per il secondo trimestre 2024, si osserva un peggioramento di 4 punti circa del saldo complessivo delle risposte (+9,7% contro +13,6%), determinato da un calo dell’area di crescita di oltre 3 punti rispetto alla precedente rilevazione (18,1% contro 21%), in un contesto nel quale è ancora rilevante l’ipotesi di stabilità, condivisa da 7 imprese su 10.

 

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

MI
MB
LO
Trimestre
Primo
Anno
2024

Download

Indice della produzione industriale

Nel primo trimestre 2024 l’attività industriale dell’artigianato manifatturiero milanese, coerentemente a quanto evidenziato dal quadro regionale, ha registrato un generale arretramento dell’attività industriale, che ha coinvolto con diverse intensità di scala sia la dinamica della produzione industriale sia gli indicatori afferenti al fatturato e agli ordini.

In particolare, l’arretramento della produzione rispetto al precedente trimestre ha determinato la collocazione dell’indice (2015=100) – al netto della stagionalità – a quota 106,2 (106,5 nel precedente trimestre), corrispondente a una diminuzione dello 0,3% su base trimestrale.

Il calo registrato nel trimestre si è riflesso anche sulla dinamica tendenziale, palesando una contrazione rispetto al primo trimestre dello scorso anno (-0,4%).

 

 
Analisi congiunturale

Nel primo trimestre 2024, il quadro degli indicatori congiunturali dell’artigianato manifatturiero milanese evidenzia un diffuso arretramento rispetto al precedente trimestre, con particolare intensità per l’andamento del fatturato e degli ordini, in rapporto a quanto registrato dalla dinamica della produzione industriale.

Relativamente alla produzione, il confronto territoriale tra artigianato milanese e lombardo evidenzia una riduzione della dinamica più contenuta per la città metropolitana rispetto alla regione. Al netto della componente stagionale, il quadro di dettaglio degli indicatori, registra quindi una contrazione dei volumi prodotti dell’area milanese (-0,3%) più limitata rispetto all’artigianato manifatturiero della Lombardia (-0,6%).

In relazione al fatturato e al portafoglio si osserva, invece, in ambito milanese una diminuzione della dinamica più intensa rispetto a quanto registrato da entrambi gli indicatori a livello regionale.

Sia i ricavi industriali che le commesse acquisite attraverso gli ordini dall’artigianato metropolitano evidenziano una flessione superiore di un punto percentuale (-2,4% e -2,2%) rispetto a quanto registrato dal comparto nel territorio della regione (rispettivamente -1,3% e -1,1%).

 

 
Analisi tendenziale

Il passaggio in una fase negativa dell’attività industriale su base trimestrale si è riflesso nel primo trimestre 2024 sul quadro analitico degli indicatori tendenziali; in particolare la contrazione della dinamica ha assunto caratteristiche di maggiore intensità per il fatturato e per il portafoglio ordini, mentre per la produzione industriale il cambio di passo si è tradotto in una diminuzione contenuta dei volumi.

L’analisi di dettaglio registra quindi nel territorio milanese un arretramento della produzione industriale contenuto (-0,4%) e inferiore a quanto registrato dal settore in Lombardia (-0,6%).

Il passaggio della dinamica tendenziale in un quadrante negativo si è manifestato, invece, in misura più intensa in relazione al fatturato, per il quale si è registrata una flessione di scala più ampia a livello milanese (4,9%) rispetto a quanto evidenziato dal comparto in Lombardia (-2,3%).

L’andamento del fatturato si è replicato anche in relazione agli ordini, per i quali si è osservato un saggio decrementale maggiore per la città metropolitana di Milano (-5%) rispetto all’artigianato manifatturiero della Lombardia (-2,5%).

 

 
Previsioni per il secondo trimestre 2024

Le aspettative dell’artigianato manifatturiero milanese per il secondo trimestre 2024, espresse attraverso i saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e diminuzione e relative alla produzione industriale, alla domanda interna e all’occupazione), registrano un generale peggioramento, accentuando in particolare il sentiero discendente per la produzione industriale e la domanda attesa dai mercati.

Il sentiment complessivo delle imprese rimane quindi circoscritto in un quadrante negativo, essendo prevalenti i giudizi pessimisti degli imprenditori artigiani sulle prospettive di breve termine dell’attività industriale.

Il dettaglio degli indicatori per il secondo trimestre 2024 evidenzia – in particolare per la produzione industriale e la domanda interna – un aumento significativo della quota di imprese con prospettive in peggioramento, determinando saldi negativi più ampi rispetto alla precedente rilevazione: produzione -14,8% (-10,9% nel precedente trimestre) e domanda interna -24,2% (-14,6% nel quarto trimestre 2023).

In relazione all’occupazione, la dinamica dei saldi segna un passaggio in terreno negativo rispetto al dato positivo del precedente trimestre (-2,9% contro +4%).

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

MI
MB
LO
Trimestre
Primo
Anno
2024

Download

Indice della produzione industriale

Il primo trimestre 2024 registra segnali contradditori per l’attività manifatturiera dell’area metropolitana milanese.

A fronte di un aumento della produzione, il quadro degli indicatori evidenzia un arretramento del fatturato e degli ordini interni.

L’analisi di dettaglio mette in luce che la dinamica di aumento della produzione è dettata sia dalla necessità di ricostituire il livello dei prodotti finiti, attingendo dalle scorte delle materie prime, sia dal soddisfacimento degli ordini provenienti dall’estero.

Tale input si è pertanto riflesso sulla dinamica dell’indice della produzione industriale (base 2015=100), evidenziando un consistente aumento rispetto al trimestre precedente e fissando quindi il livello al nuovo massimo di 123,7 corrispondente a un incremento trimestrale – al netto della stagionalità – pari a +0,8%, che si pone in controtendenza rispetto all’arretramento registrato dall’industria lombarda (-0,3%).

La crescita trimestrale si è, inoltre, riflessa positivamente sulla dinamica tendenziale, ovvero sull’andamento della produzione industriale raffrontato al primo trimestre dello scorso anno (+2,1%).

 

 
Analisi congiunturale

Nel primo trimestre 2024, il quadro congiunturale dell’industria manifatturiera della città metropolitana di Milano evidenzia un peggioramento degli indicatori afferenti al fatturato e agli ordini di matrice domestica, mentre la produzione industriale mostra ancora una progressione consistente determinata dal soddisfacimento degli ordini esteri e dalle necessità aziendali di ricostituzione dello stock di prodotti finiti attraverso l’utilizzo delle giacenze di materie prime.

L’analisi di dettaglio registra quindi, al netto della stagionalità, una crescita della produzione industriale rispetto al trimestre precedente (+0,8%), che si discosta significativamente dalla dinamica regionale per la quale si palesa un arretramento (-0,3%).

In relazione al fatturato, non emergono invece differenziazioni tra dimensione locale e regionale, essendo entrambe in flessione rispetto al precedente trimestre (-0,9%).

Dal lato del portafoglio ordini, il confronto tra la città metropolitana di Milano e la Lombardia evidenzia una dinamica di crescita della componente estera a livello milanese (+1,4%), che si contrappone alla stagnazione registrata dalla manifattura lombarda (-0,1%).

Le criticità maggiori per la manifattura milanese emergono invece per gli ordini interni, l’arretramento registrato (-0,4%) si inserisce, infatti, nel trend negativo di portata più ampia che ha investito l’industria della Lombardia (-1%).

 

 
Analisi tendenziale

Nei confronti del primo trimestre dello scorso anno, la dinamica tendenziale degli indicatori registra un quadro di arretramento che si riflette in particolare sul mercato interno sia in relazione al fatturato sia nei confronti degli ordini.

Relativamente alla produzione industriale, il primo trimestre mostra ancora una performance di crescita (+2,1%), che si discosta in misura significativa dalla flessione rilevata a livello regionale (-1,1%).

In relazione al fatturato, la contrazione palesata dall’industria milanese (-1,6%) si inserisce nel trend negativo di portata più ampia registrato dalla manifattura in Lombardia (-2,3%). Entrambi i sistemi manifatturieri hanno sofferto in particolare la consistente flessione della componente interna: Milano (-2,6%), Lombardia (-3,2%).

Rispetto al fatturato estero, invece, le dinamiche dei ricavi industriali hanno mostrato un arretramento contenuto per l’industria regionale (-1%) e un aumento limitato per la manifattura milanese (+0,3%).

Con riferimento agli ordini, il quadro tendenziale complessivo evidenzia una dinamica peggiore per l’industria milanese (-2,2%) rispetto alla manifattura della Lombardia (-1,5%), ascrivibile alla significativa flessione registrata dal mercato interno (-2,6%) rafforzata dalla consistente contrazione del canale estero (-1,5%).

In ambito regionale, invece, al peggioramento della dinamica della componente interna degli ordini (-2,7%) non si sono associati gli ordini esteri, per i quali si è quindi registrato un aumento, seppure di entità limitata, rispetto allo scorso anno. (+0,4%).

 

 
Dinamiche a confronto

Il rallentamento dell’attività economica si sta manifestando in misura accentuata per l’industria manifatturiera italiana, dove la dinamica – al netto della componente stagionale – registra una consistente flessione rispetto al trimestre precedente (-0,9%).

Segnali negativi emergono, inoltre, per la manifattura dell’Eurozona che complessivamente marca una significativa flessione della produzione industriale su base trimestrale (-2,1%) ascrivibile a un sentiero discendente che coinvolge tredici sistemi manifatturieri sui venti che compongono l’area della moneta unica.

Su di un piano differente si collocano i sistemi manifatturieri della Lombardia e della città metropolitana di Milano in particolare.

Se la regione segna su base trimestrale una riduzione della dinamica produttiva molto contenuta (-0,3%), altrettanto non si verifica per l’area milanese che evidenzia invece ancora una sostenuta dinamica di crescita dei volumi prodotti rispetto al precedente trimestre (+0,8%).

 

 
Mercato del lavoro

Il mercato del lavoro ha evidenziato nel primo trimestre 2024 un miglioramento complessivo che si è declinato attraverso una riduzione nell’utilizzo della cassa integrazione (CIG) e un aumento del saldo occupazionale.

Il contesto all’interno del quale si inserisce la contrazione del ricorso alla cassa integrazione si colloca quindi in un quadro di crescita dell’occupazione, dove si riscontra un saldo positivo tra nuove assunzioni e cessazioni di personale (+0,6%).

Relativamente, invece, alla cassa integrazione, si registra una diminuzione di mezzo punto della sua incidenza oraria in rapporto al monte ore trimestrale di lavoro, che riporta quindi l’indicatore ai livelli osservati nei trimestri centrali dello scorso anno, ossia all’1,2% (1,7% nel precedente trimestre).

La riduzione che si è registrata per l’utilizzo della cassa integrazione si è, inoltre, accompagnata a un decremento della platea di imprese utilizzatrici della CIG (6,3% contro 7% del trimestre precedente).

 

 
Previsioni per il secondo trimestre 2024

Le previsioni delle imprese manifatturiere milanesi per il secondo trimestre 2024 continuano a posizionarsi in un quadrante positivo sia in relazione alle aspettative sulla produzione industriale sia nei confronti delle prospettive sulla domanda attesa dai mercati.

Rispetto al trimestre precedente si è, infatti, assistito a un ulteriore miglioramento dei saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione) sia in relazione alla produzione industriale (+9,9% contro +2,8%) sia nei confronti della domanda proveniente dal mercato interno che passa in terreno positivo (+2,6% contro -2,2%).

In relazione alle aspettative delle imprese per il mercato estero, il quadro della rilevazione trimestrale evidenzia un assestamento delle previsioni nel quadrante positivo precedentemente osservato (+10,8% contro +10,2%).

Nei confronti dell’occupazione, il percorso di riduzione dei saldi, che aveva caratterizzato lo scorso anno, registra un’inversione della tendenza posizionando il saldo trimestrale a +8,1% (+4,3% nel precedente trimestre).

 

 

 

Ulteriori elementi di previsione derivano, inoltre, dal confronto tra il piano quantitativo, afferente al ciclo di breve termine della produzione industriale, e la dimensione qualitativa, espressa dall’indicatore sintetico delle aspettative che sintetizza su di un piano unidimensionale le attese delle imprese relative a: produzione, occupazione, domanda interna ed estera.

Il percorso intrapreso dal ciclo della produzione industriale evidenzia un assestamento nel primo trimestre 2024; il consolidamento della dinamica produttiva, trova corrispondenza sul piano qualitativo con le aspettative delle imprese, dove prevale ancora un certo grado di fiducia se consideriamo l’indicatore sintetico delle aspettative.

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

MI
MB
LO
Trimestre
Quarto
Anno
2023
Settori

Nel quarto trimestre 2023 è proseguito il trend di arretramento della dinamica esportativa complessiva, evidenziando un’ulteriore contrazione rispetto al quarto trimestre dello scorso anno (-0,6%), che si correla a una significativa flessione di 1,2 miliardi di euro delle importazioni (-5,6%).

L’articolazione settoriale dell’export milanese mostra un quadro frammentato, dove si registra ancora una dinamica di crescita per alcuni dei comparti portanti, in particolare per i settori dei macchinari e apparecchi (+8,6%), dei prodotti in metallo (+8,8%) e per la filiera del tessile, abbigliamento pelli e accessori (+1,9%), ai quali si sono aggiunti i settori dei mezzi di trasporto (+11,3%) e alimentare (+3,4%).

Tra gli altri comparti, si è invece registrata una consistente flessione per la farmaceutica (-13,9%) e per il settore dell’elettronica e ottica (-13,2%), cui si sono associate le rilevanti contrazioni dei prodotti intermedi utilizzati nei cicli produttivi afferenti alla gomma-plastica (-6,2%) e alla chimica (-5,1%), segue poi a distanza la contrazione registrata dal comparto dei prodotti elettrici (-1,3%).

In relazione al quadro consuntivo annuale dell’export, nonostante le flessioni che si sono manifestate nella seconda metà dell’anno, si registra un quadro complessivo di crescita nel 2023 (+3,3%), sostenuto dalla significativa espansione della filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori (+10%) e dei comparti dei prodotti elettrici (+9,4%), dei macchinari e apparecchi (+8,7%), dei prodotti in metallo (+5,4%) e dei mezzi di trasporto (+9,1%).

Con riferimento agli altri settori, si è invece osservato un arretramento per la farmaceutica (-3,6%) e per le esportazioni delle industrie dell’elettronica e delle produzioni ottiche (-4,3%), oltre che per i comparti dei prodotti chimici (-3,3%) e della gomma-plastica (-1,7%).

Dal lato delle importazioni, il quarto trimestre 2023 registra un quadro di diffusa flessione che, a eccezione dei mezzi di trasporto (+14,3%), ha interessato tutti i settori.

In particolare, tra i comparti più rappresentativi in termini di incidenza strutturale sull’import totale dell’area milanese, si registrano degli arretramenti significativi per elettronica e ottica (-7,9%), chimica (-10,1%), macchinari e apparecchi (-13%) e prodotti elettrici (-17,1%).

Relativamente alla dinamica delle importazioni per l’anno 2023, si rileva una significativa flessione rispetto allo scorso anno (-6,1%) trainata dai settori dei prodotti in metallo (-13,6%) e chimici (-14,9%), oltre che dai comparti dei macchinari e apparecchi (-9%), della gomma-plastica (-7,9%) e dell’elettronica (-6%).

L’unica eccezione a tale trend negativo è rappresentata dalla dinamica di crescita registrata dai mezzi di trasporto (+19,2%).

 

 

 

 
Aree geoeconomiche globali

Le direttrici geografiche dell’export milanese registrano nel quarto trimestre 2023 un ulteriore arretramento rispetto al quarto trimestre dello scorso anno che coinvolge sia i mercati europei sia extra-europei.

In particolare, sulla dinamica di contrazione delle esportazioni verso l’Europa (-1,7%) incide la flessione dei mercati dell’Unione Europea (-3,6%), non sufficientemente bilanciata dall’aumento registrato verso l’area europea non UE (+1,7), dove incide in particolare la crescita ottenuta nel mercato svizzero (+9,4%).

All’esterno dell’Europa, il quarto trimestre 2023 ha evidenziato una consistente frenata dell’export verso le Americhe (-1,6%), ascrivibile alla significativa flessione registrata nei confronti degli Stati Uniti (-7,3%), mercato che concentra circa il 70% delle esportazioni verso il continente americano.

Nei confronti dell’Asia, l’arretramento complessivo dell’export (-0,9%) è da ascrivere alla flessione dei mercati dell’Asia Orientale (-5,3%) – i quali intercettano oltre i due terzi delle esportazioni milanesi verso il continente – compensata solo parzialmente dalla crescita registrata dai mercati del Medio Oriente (+6%) e dell’Asia Centrale (+17,7%).

La flessione registrata nell’Estremo Oriente non è tuttavia generalizzata: il quarto trimestre 2023 si è chiuso, infatti, in sostenuta espansione verso la Cina (+8,1%), la zona speciale cinese di Hong Kong (+25,9%) e Singapore (+15,2%), mentre l’arretramento della dinamica è da ascrivere a due dei mercati di riferimento in Asia per l’area milanese: Giappone (-40%) e Corea del Sud (-15,6%), ai quali si sono associate alcune piazze minori del continente.

In relazione al quadro consuntivo dell’export per l’anno 2023, la dinamica di crescita complessiva è stata sostenuta dai mercati extra-europei.

In particolare, nei confronti delle Americhe l’aumento delle esportazioni (+5,7%) è stato sostenuto principalmente dalla dinamica espansiva verso le piazze dell’America Latina (+16,8%) e, in misura minore, dalla crescita registrata nei confronti degli USA (+2,7%).

Relativamente all’Asia, la crescita delle esportazioni (+5,8%) ha beneficiato dei contributi provenienti dalle piazze del Medio Oriente (+7,9%) e dell’Asia Centrale (+16,9%), dove è rilevante il ruolo dell’India (+14,1%), mentre i mercati dell’Asia Orientale si sono caratterizzati per una minore esuberanza (+3,8%).

In particolare, sulla dinamica verso quest’ultima piazza di destino dell’export ha inciso la consistente flessione registrata nei confronti del Giappone (-12,7%), mentre si sono osservati sostenuti incrementi verso la Cina (+7,2%) e la zona speciale cinese di Hong Kong (+14,4%), cui si sono associati Taiwan (+9,5%) e Singapore (+21,6%) tra i mercati minori e la Corea del Sud (+2,7%) tra gli hub principali.

Il focus sui mercati europei evidenzia un quadro di debolezza complessiva dell’export (+0,5%) quale risultato dell’arretramento registrato dai mercati dell’Unione Europea (-1,3%), i quali concentrano oltre il 63% delle esportazioni dirette verso il continente europeo. Il quadro di dettaglio evidenzia, inoltre, un consistente aumento per i flussi commerciali diretti verso i mercati europei non UE (+3,8%) trainati da Svizzera (+9,9%) e Turchia (+8,7%).

 

 

 

 
Dettaglio europeo

Nel quarto trimestre 2023 l’export milanese verso il continente europeo ha registrato un arretramento consistente (-1,7%), sul quale ha inciso la flessione dei mercati dell’Unione Europea (-3,6%), mentre si è osservato un incremento complessivo verso l’area dei Paesi europei non UE (+1,7%), dove la dinamica ha beneficiato del consistente aumento dell’export verso la Svizzera (+9,4%) –  mercato che incide per oltre la metà sul valore complessivo dei mercati non UE – che ha bilanciato le flessioni registrate nei mercati britannico (-7,6%) e russo (-25,8%).

In relazione alla dinamica dell’export verso l’Unione europea, la flessione verso i partner comunitari ha coinvolto dodici dei mercati UE che insieme rappresentano in valore 2,6 miliardi di euro sui circa 5 esportati nel quarto trimestre 2023 dall’area milanese.

Tra i mercati di riferimento in Europa per la città metropolitana di Milano si è registrata una rilevante differenziazione delle performance; pertanto, alla consistente flessione delle esportazioni verso la Germania (-17%) e ai significativi arretramenti registrati verso Spagna (-4%), Olanda (-5,1%), Belgio (-5,1%) e Grecia (-11,8%) ha corrisposto una dinamica incrementale dell’export verso Francia (+3,6%), Polonia (+19,9%), Romania (+1,4%) e Repubblica Ceca (+11,9%).

Con riferimento al quadro consuntivo dell’export per l’anno 2023, il mercato europeo registra una dinamica complessivamente debole (+0,5%), essendo condizionato dalla contrazione dei mercati dell’Unione Europea (-1,3%) e dall’aumento insufficiente dei mercati europei non UE (+3,8%), dove si registrano dinamiche opposte tra Svizzera (+9,9%) e Turchia (+8,7%) da un lato e Regno Unito (-5,7%) e Russia (-21,8%) dall’altro.

In relazione ai mercati dell’Unione Europea, il quadro di debolezza dell’export coinvolge tredici dei mercati comunitari che in valore rappresentano la metà dei 20,4 miliardi di euro esportati nel 2023 verso l’area comunitaria.

Tra questi, la maggiore criticità è rappresentata dalla flessione dell’export verso la Germania, oltre 600 milioni di deficit rispetto allo scorso anno (-12,9%) e dall’arretramento registrato nei confronti della Spagna (-3,4%), terzo mercato in valore dell’area milanese verso i partner della UE.

Il 2023 non si è chiuso tuttavia con il segno negativo per tutti i mercati dell’export, tra le piazze di destinazione più rilevanti per l’area metropolitana milanese si sono registrati, infatti, significativi incrementi nei confronti di Francia (+9,7%), Olanda (+5,7%) e Polonia (+17,1%).

 

 

 

 
MI
MB
LO
Trimestre
Quarto
Anno
2023
Indice del fatturato del commercio

Rispetto al trend nazionale, dove il rallentamento della dinamica inflazionistica si è riflesso massicciamente sulla crescita del fatturato, nel quarto trimestre 2023 il commercio al dettaglio della città metropolitana di Milano ha registrato un aumento, seppure limitato dell’indice del fatturato, dopo il progressivo appiattimento registrato nel corso dei sei mesi precedenti.

L’indice trimestrale del fatturato, al netto degli effetti stagionali, si è quindi collocato a quota 96,5 raggiungendo un nuovo punto di massimo della serie storica (96,1 nel terzo trimestre 2023).

Relativamente alla dinamica tendenziale, l’incremento registrato rispetto al quarto trimestre dello scorso anno (+1,9%) riflette un andamento decelerativo che si è via via rinforzato nel corso dell’anno, pur mantenendo il saggio incrementale sostenuto anche in chiusura d’anno.

 

 
Classi dimensionali

La crescita del commercio al dettaglio su scala metropolitana continua a essere sostenuta dalle imprese di medie (+3,1%) e grandi dimensioni (+6,3%).

Il confronto territoriale tra area milanese e Lombardia evidenzia un ritmo di crescita simile tra provincia di Milano e regione per le imprese oltre i 200 addetti (+6,3% e +6,2%), mentre emerge un significativo differenziale tra le due aree in relazione alle imprese di medie dimensioni che nel territorio regionale incrementano il proprio fatturato in misura meno intensa rispetto alla città metropolitana di Milano (+0,9% e +3,1%).

Con riferimento alle micro e piccole imprese del commercio milanese, il focus dimensionale evidenzia una rilevante difficoltà per entrambe le classi, la debolezza della dinamica del fatturato (+0,1% per entrambe) è infatti sintomatico di una crisi che sta investendo il commercio al dettaglio meno strutturato, come evidenziano anche i dati delle unità di minore dimensione presenti in Lombardia, dove si registra un incremento limitato sia per le imprese da 3 a 9 addetti sia per le piccole imprese (+0,7% e +0,8%).

 

 
Settori

Nel quarto trimestre 2023, la suddivisione merceologica del commercio al dettaglio evidenzia sia la continuazione del trend espansivo per il comparto despecializzato sia la persistenza di una situazione di debolezza per il settore del commercio alimentare, mentre si registra una dinamica positiva per il comparto non alimentare.

Il quadro di dettaglio settoriale registra quindi un ulteriore rafforzamento del fatturato nel quarto trimestre 2023 per il segmento del commercio despecializzato della città metropolitana di Milano (+3,1%), sebbene la dinamica locale sia inferiore per intensità al saggio di incremento registrato dal comparto in Lombardia (+3,5%).

Con riferimento al commercio alimentare, il quarto trimestre 2023 registra una dinamica stagnante rispetto allo scorso anno (+0,1%), che si discosta in misura significativa dall’andamento di rilevante crescita ottenuto in Lombardia (+2,8%).

Passando all’analisi del commercio non alimentare, si rileva un differenziale territoriale che avvantaggia sensibilmente l’area metropolitana, dove il fatturato è in aumento (+1,2%), rispetto al persistere di una fase di contrazione del comparto in ambito lombardo (-0,4%).

 

 
Previsioni per il primo trimestre 2024

Le aspettative delle imprese del commercio al dettaglio per il primo trimestre 2024 espresse attraverso i saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione) registrano un generale peggioramento che coinvolge tutte le voci analizzate.

Il passaggio in un quadrante negativo è particolarmente rilevante nei confronti del fatturato e degli ordini ai fornitori; il dettaglio delle aspettative indica quindi saldi ampiamente negativi per entrambe le dimensioni di indagine (-20% e -21,5% rispettivamente).

Relativamente al fatturato, oltre un terzo delle imprese del commercio prevede una diminuzione nei successivi tre mesi, mentre il 51% ritiene stabile il volume d’affari nel breve termine; la quota di operatori con aspettative in aumento è quindi limitata al 14,5%.

Nei confronti degli ordini, oltre il 60% delle imprese stima un’invarianza per il prossimo trimestre, per il 30,5% degli operatori le aspettative indicano probabile una diminuzione, mentre l’aumento degli ordini è stimato solo dal 9% della platea.

Relativamente all’occupazione, le aspettative delle imprese sono orientate per otto operatori su dieci verso un quadro di stabilità, mentre il saldo è sostanzialmente nullo.

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

MI
MB
LO
Trimestre
Quarto
Anno
2023
Indice del fatturato dei servizi

Nel quarto trimestre 2024 il fatturato dei servizi ha ripreso la dinamica di crescita dopo il segnale di rallentamento evidenziato nel precedente trimestre.

L’indice del fatturato – al netto degli effetti stagionali – si è rafforzato ulteriormente nel quarto trimestre 2023, toccando un nuovo punto di massimo a quota 131,5.

Nei confronti del quarto trimestre dello scorso anno, la dinamica tendenziale registra ancora una crescita consistente (+2,8%), assestandosi sul ritmo evidenziato nei tre mesi precedenti, ma largamente inferiore ai saggi di incremento a doppia cifra sperimentati nell’ultimo biennio.

In particolare, oltre la metà delle imprese intervistate indica una chiusura di fine d’anno molto positiva in relazione alla crescita del fatturato: il 42% circa degli operatori dei servizi registra infatti un incremento superiore ai 5 punti percentuali rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, mentre le imprese con un fatturato in contrazione sono pari al 28,6% degli operatori.

 

 
Classi dimensionali

Nel quarto trimestre 2023, il fatturato dei servizi della città metropolitana di Milano prosegue nel sentiero di crescita tracciato da inizio anno.

Rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, il quadro di dettaglio milanese evidenzia una dinamica di aumento del fatturato diffusa a tutte le classi dimensionali, ma inferiore a quanto ottenuto dalle analoghe tipologie d’impresa presenti nel territorio della Lombardia.

Il raffronto tra le dinamiche complessive del fatturato registrate dalla città metropolitana di Milano (+2,8%) e dalla Lombardia (+3,6%) indica un divaricamento degli andamenti complessivi a vantaggio della regione dove si osserva un significativo apporto alla dinamica complessiva da parte del segmento delle medie e grandi imprese (+4,3% e +4,7%).

Per l’area milanese, il dettaglio dimensionale e territoriale evidenzia quindi saggi incrementali del fatturato quasi omogenei tra i segmenti dimensionali delle medie e grandi imprese (+3,1% e +3,3%) e le unità da 10 a 49 addetti (+3,2%), mentre è più contenuta la progressione ottenuta dalle microimprese (+1,2%), che risulta inferiore anche a quanto registrato dall’analoga classe dimensionale presente in Lombardia (+2,6%).

 

 
Settori

Nell’ambito dei settori che compongono i servizi della città metropolitana di Milano si registra una divaricazione delle dinamiche tra i comparti dei servizi alle imprese e del commercio all’ingrosso, entrambi in contenuto aumento, a confronto con le attività a minore impatto sulla dinamica complessiva del terziario, ovvero alberghi e ristoranti e servizi alle persone, ambedue in significativa crescita rispetto al quarto trimestre dello scorso anno.

Se consideriamo le attività di distribuzione delle merci, il focus di analisi evidenzia una debolezza della dinamica per il fatturato del commercio all’ingrosso, che accomuna l’area milanese alla Lombardia (+0,3% e +0,9%).

In relazione ai servizi alle imprese – il settore di attività più impattante sul terziario milanese – si registra una dinamica del fatturato meno intensa (+2%) rispetto a quanto registrato in Lombardia (+3,4%).

Per i settori della ristorazione e dell’ospitalità alberghiera si osserva una continuazione del trend espansivo (+7,2%), supportato ancora in parte dalla dinamica inflattiva dei prezzi al consumo, andamento del quale beneficiano anche le imprese attive in Lombardia (+6,6%).

Relativamente ai servizi alle persone, si è ulteriormente consolidato il trend di crescita del fatturato, in particolare per la città metropolitana di Milano (+12,3%), che sovrasta ampiamente la dinamica registrata nel territorio regionale (+6,7%).

 

 
Previsioni per il primo trimestre 2024

Le stime degli operatori dei servizi per il primo trimestre 2024, attraverso i saldi complessivi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione), registrano una divergenza tra le attese sul fatturato e quelle sull’occupazione.

In relazione al fatturato si nota un peggioramento del saldo complessivo rispetto alla rilevazione precedente (+8,7% contro+15,4%), determinato da un calo di circa 6 punti della quota di imprese con stime di crescita per il trimestre successivo rispetto alla rilevazione precedente (22,3% contro 28,2%) e al contestuale rafforzamento di 5 punti della frazione con aspettative di stabilità (64,1% contro 58,9%) in un contesto di lieve aumento della quota di imprese che si attendono una diminuzione del fatturato (13,6% contro 12,9%).

Passando alle aspettative sull’occupazione per il primo trimestre 2024, si osserva un miglioramento di 3 punti del saldo complessivo delle risposte (13,6% contro 10,6%), determinato da un rafforzamento dell’area di crescita di oltre 3,5 punti rispetto alla precedente rilevazione (21% contro 17,4%), sebbene sia ancora rilevante l’ipotesi di stabilità, condivisa da 7 imprese su 10.

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.

MI
MB
LO
Trimestre
Quarto
Anno
2023
Indice della produzione industriale

Nel quarto trimestre 2023 l’attività industriale dell’artigianato manifatturiero milanese ha registrato un lieve recupero della produzione rispetto al precedente trimestre, collocando il valore dell’indice – al netto della stagionalità – a quota 95, pari a un aumento su base trimestrale dello 0,3%.

Il cambio di passo rispetto al trend stagnante dei due trimestri centrali del 2023 si è riflesso anche sulla dinamica tendenziale, fornendo un nuovo impulso all’incremento della produzione rispetto al quarto trimestre dello scorso anno (+2%) e rivitalizzando il sentiero discendente che caratterizzava il settore dall’inizio del 2023.

 

 
Analisi congiunturale

Nei confronti del precedente trimestre, il quadro degli indicatori congiunturali dell’artigianato manifatturiero milanese registra nel quarto trimestre 2023 un miglioramento che interessa – con differenti scale di crescita – la produzione, il fatturato e gli ordini.

Sul piano della produzione, il confronto territoriale tra artigianato milanese e lombardo evidenzia una dinamica più contenuta per la città metropolitana rispetto alla regione. Al netto della componente stagionale, il dettaglio degli indicatori, registra quindi un aumento più limitato dei volumi prodotti (+0,3%) per l’area milanese rispetto al comparto artigiano della Lombardia (+0,7%).

In relazione al fatturato, il ritmo incrementale registrato in ambito milanese è coerente con quello del comparto artigiano in Lombardia (+0,8% e +0,7%).

Se consideriamo la domanda proveniente dai mercati attraverso la dinamica degli ordini, prevalentemente di natura interna, si osserva una ripresa più intensa per la città metropolitana rispetto al comparto artigiano della Lombardia (+0,4% e +0,2% destagionalizzato).

 

 
Analisi tendenziale

Il cambio di passo registrato dalla dinamica industriale su base trimestrale si è riflesso nel quarto trimestre 2024 sul quadro analitico degli indicatori tendenziali afferenti alla produzione e al fatturato, mentre per gli ordini si registra ancora una dinamica debole.

Nel territorio milanese, l’analisi di dettaglio registra quindi un incremento della produzione industriale superiore ai volumi prodotti dal settore in Lombardia (+2% e +1,6%).

Tale dinamica tendenziale si replica anche in relazione al fatturato, evidenziando un saggio incrementale maggiore per la città metropolitana di Milano (+1,9%) rispetto all’artigianato manifatturiero della Lombardia (+1,4%).

Le criticità maggiori emergono nei confronti degli ordini: rispetto al quarto trimestre dello scorso anno si è osservato in ambito metropolitano un aumento debole (+0,1%), che si inserisce in un quadro regionale di contrazione delle commesse acquisite dalla manifattura artigiana (-0,2%).

 

 
Previsioni per il primo trimestre 2024

Le aspettative dell’artigianato manifatturiero milanese per il primo trimestre 2024, espresse attraverso i saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e diminuzione) afferenti alla produzione industriale, alla domanda interna e all’occupazione, evidenziano un accenno di ripresa dopo l’intensificarsi della parabola discendente registrata negli scorsi trimestri.

Il sentiment complessivo delle imprese rimane tuttavia confinato ancora in un quadrante negativo, essendo prevalenti i giudizi pessimisti degli imprenditori artigiani sulle prospettive di breve termine dell’attività industriale.

Il dettaglio degli indicatori per il primo trimestre 2024 evidenzia in particolare un recupero sul piano della produzione industriale e della domanda interna.

Per entrambe le dimensioni di indagine il saldo delle aspettative migliora se confrontato con la rilevazione precedente, pur essendo ancora caratterizzate da un segno negativo: produzione -10,9% (-16,1% nel precedente trimestre) e domanda interna -14,6% (-20% del terzo trimestre 2023).

In relazione all’occupazione, la dinamica dei saldi evidenzia un passaggio in terreno positivo rispetto al trend di stagnazione registrato nei due trimestri precedenti (+4%).

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons

MI
MB
LO
Trimestre
Quarto
Anno
2023
Indice della produzione industriale

Il quarto trimestre 2023 registra un lieve aumento dell’attività industriale sul piano produttivo sia con riferimento al trimestre precedente, sia nei confronti del quarto trimestre 2022.

L’indice della produzione industriale (base 2010=100) evidenzia quindi una contenuta ripresa che si manifesta dopo l’arretramento del trimestre precedente fissando il livello a 122 (121,6 nel terzo trimestre), nuovo massimo storico, corrispondente a un incremento trimestrale – al netto della stagionalità – pari a +0,4%.

L’aumento congiunturale, seppure contenuto, si è riflesso anche sulla dinamica tendenziale evidenziando un debole incremento (+0,4%).

L’analisi mette tuttavia in luce che la dinamica complessiva ha ormai perso consistenza e capacità propulsiva, proiettandosi verso un contesto di stagnazione.

 

 
Analisi congiunturale

Nel quarto trimestre 2023, il quadro congiunturale dell’industria manifatturiera milanese registra un contenuto aumento dei volumi prodotti allineato alla dinamica del sistema manifatturiero lombardo (+0,4% destagionalizzato).

In relazione al fatturato, emergono degli scostamenti significativi tra la dimensione locale e regionale, evidenziando – al netto della componente stagionale – un contenuto incremento per l’industria dell’area milanese (+0,5%) e una stagnazione per quella lombarda.

Dal lato del portafoglio ordini, il confronto territoriale tra città metropolitana di Milano e Lombardia evidenzia una dinamica stagnante per la manifattura regionale, sia per la componente domestica che per quella estera, mentre per la manifattura milanese si registra una rilevante divaricazione tra la domanda interna – in arretramento (-0,5%) – e gli ordini provenienti dai mercati esteri, per i quali si è osservato un aumento di entità limitata (+0,4%).

 

 
Analisi tendenziale

Rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, nel quarto 2023 l’attività industriale milanese evidenzia una differenziazione degli andamenti tra i piani della produzione e del fatturato, rispetto a quello degli ordini provenienti dai mercati interni, dove la dinamica complessiva è in arretramento.

Sul piano della produzione industriale, l’analisi di dettaglio degli indicatori registra quindi una dinamica positiva su base annua (+0,4%), che si contrappone al contesto regionale dove, oltre alla flessione dei volumi prodotti (-0,8%), l’attività industriale si caratterizza per un arretramento che coinvolge fatturato e ordini con una rilevante scala di intensità.

In relazione al fatturato, la crescita acquisita dall’industria milanese evidenzia un saggio incrementale (+1,6%), che si discosta dal quadro negativo del fatturato dell’industria lombarda (-0,4%), sul quale ha inciso in misura preponderante il mercato interno (-0,6%) rispetto alla componente estera (-0,1%).

L’aumento del fatturato della manifattura metropolitana ha invece beneficiato di un rilevante apporto sia del canale estero (+1,8%) che della componente interna (+1,5%).

In relazione al portafoglio ordini dell’industria milanese, l’arretramento della dinamica tendenziale complessiva (-0,1%) è trainato dalla contrazione delle commesse acquisite nel mercato interno (-0,5%), mentre si palesa un incremento per gli ordini di matrice estera (+0,4%).

 

 
Dinamiche a confronto

Il rallentamento dell’attività economica si sta manifestando in misura accentuata per l’industria italiana, dove la dinamica è in contrazione, mentre per la manifattura dell’Eurozona il sostenuto miglioramento del clima di fiducia registra un incremento inatteso rispetto al trimestre precedente.

Su di un piano differente si collocano i sistemi manifatturieri milanese e lombardo, che evidenziano un andamento positivo, seppure in rallentamento rispetto ai saggi incrementali sperimentati in precedenza.

Per la manifattura dell’Italia, il quadro di dettaglio per il quarto trimestre 2023, al netto della componente stagionale, registra pertanto un arretramento dei volumi prodotti rispetto al trimestre precedente (-0,5%), che si contrappone all’incremento ottenuto dall’industria dell’Eurozona (+2%) e al contenuto aumento registrato dalle industrie della Lombardia e della città metropolitana di Milano (+0,4%).

 

 
Mercato del lavoro

Il mercato del lavoro ha iniziato a mostrare i primi segnali di inversione del ciclo positivo dell’attività industriale con riferimento agli strumenti della cassa integrazione (CIG) e all’occupazione.

In relazione alla CIG, si registra un aumento della sua incidenza oraria in rapporto al monte ore trimestrale di lavoro, passando da 1,2% a 1,7% nel trimestre.

L’aumento registrato si è inoltre accompagnato a un significativo incremento della quota di imprese utilizzatrici dello strumento (7% contro 4,6%).

Il contesto all’interno del quale si inserisce l’aumento del ricorso alla cassa integrazione si colloca in un quadro occupazionale dove si riscontra un saldo negativo tra nuove assunzioni e cessazioni di personale (-0,3%).

 

 
Previsioni per il primo trimestre 2024

Il quadro previsivo delle imprese manifatturiere milanesi per il primo trimestre 2024 torna a posizionarsi in un quadrante positivo in relazione alle aspettative sulla produzione industriale e nei confronti delle prospettive sulla domanda attesa dai mercati esteri.

In tal senso devono essere analizzati il miglioramento dei saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione) a confronto con il precedente trimestre in relazione alla produzione industriale (+2,8% contro -1,5%) e alla domanda proveniente dagli ordini esteri (+10,2% contro -2,6%).

Riguardo le aspettative delle imprese per il mercato interno, il quadro della rilevazione trimestrale evidenzia un miglioramento, pur rimanendo ancora in un quadrante negativo in relazione al saldo complessivo (-2,2% contro -11,4%).

Nei confronti dell’occupazione, si osserva una continuazione del percorso di riduzione dei saldi che, iniziata nel primo trimestre dell’anno è proseguita fino al quarto trimestre (+4,3 contro +7,3% del terzo, +8,5% del secondo trimestre e +10,9% del primo).

 

 

 

Il raffronto tra piano quantitativo, relativo al ciclo di breve termine della produzione industriale, e la dimensione qualitativa, espressa dall’indicatore sintetico delle aspettative su un piano multidimensionale (produzione, occupazione, domanda interna ed estera), evidenzia un graduale rallentamento del ciclo produttivo attraverso un percorso che si è instaurato a partire dal primo trimestre del 2023.

Il rallentamento progressivo del ciclo produttivo di breve termine non trova tuttavia una piena corrispondenza sul piano qualitativo con le aspettative delle imprese, dove prevale ancora un certo grado di fiducia se consideriamo l’indicatore sintetico delle aspettative.

 

 

 

I dati dell'indagine congiunturale, rivolta a un campione di imprese con 10 o più addetti, sono rilasciati da Unioncamere Lombardia con licenza Creative Commons.