In termini geografici le esportazioni lodigiane si dirigono in prevalenza verso Paesi europei: si tratta del 91,2% dei flussi del trimestre, in cifre oltre 1,2 miliardi di euro, quasi interamente destinati a Paesi parte dell’Unione Europea. Tra questi, poco più di 50 milioni di euro sono la quota che riguarda Paesi europei non UE, quali Svizzera (14,8 milioni) e Regno Unito (12,9 milioni). L’export verso l’Asia vale nel trimestre più di 60 milioni di euro (4,6% del totale), divisi tra Medio Oriente (22 milioni) e Asia Orientale (34 milioni), con la Cina che rappresenta il singolo mercato di maggiori dimensioni (13 milioni). Il continente americano infine rileva per 34 milioni di euro di merci esportate dal lodigiano (2,5% del totale), di cui la gran parte (19,5 milioni) indirizzata negli Stati Uniti.
La distribuzione geografica dell’export dei primi sei mesi del 2023 risulta del tutto simile: i flussi indirizzati verso il continente europeo ammontano a 2,5 miliardi di euro, pari al 91,4% del totale. Ben 2,4 miliardi di euro sono i flussi che interessano i Paesi UE, poco meno di 100 milioni invece riguardano gli altri mercati europei, in primo luogo Svizzera (29,8 milioni), Regno Unito (24 milioni) e Turchia (21,8 milioni). Le merci esportate in Asia valgono 128 milioni di euro (4,7%), dei quali 46 milioni diretti in Medio Oriente e quasi 70 milioni in Asia orientale, in particolare 22 milioni in Cina e 31,8 milioni nelle quattro Tigri asiatiche. Il continente americano infine rileva per il 2,3% dei flussi del lodigiano nel semestre: si tratta di 38 milioni indirizzati nella parte settentrionale del continente e 24,5 milioni nella parte centro-meridionale.
Poco più della metà (51,6%) del valore dei flussi di merci provenienti dall’estero nel trimestre in esame riguarda Paesi europei: si tratta di merci per un valore di quasi 1,2 miliardi di euro, di cui solamente 53 milioni provenienti da mercati non facenti parte dell’Unione Europea. Al di fuori dell’Europa, la quasi totalità dei flussi coinvolge i mercati asiatici per oltre 1 miliardo di euro (47,5% del totale); in particolare, dalla sola Cina le imprese lodigiane hanno importato nel trimestre beni per un valore di 876 milioni di euro.
Nel complesso dei primi sei mesi dell’anno le importazioni da partner europei raggiungono il valore di 2,5 miliardi di euro (il 51,6% del totale provinciale), di cui 2,4 miliardi relativi a Paesi UE. I flussi provenienti dall’Asia valgono invece 2,3 miliardi, dei quali 2 miliardi riguardano l’Asia orientale, in primo luogo la Cina. Sono poco rilevanti invece gli altri continenti, con meno dell’1% dell’import complessivo tra America (34,5 milioni), Africa (9 milioni) e Oceania.
La dinamica dell’export lodigiano del secondo trimestre 2023 beneficia soprattutto di una crescita dei mercati europei del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’incremento dei flussi verso Paesi UE è del 3,4%, mentre si arriva fino al 9,9% per i mercati europei non UE, spinti verso l’alto soprattutto dalla Svizzera (+20,6%). Si osserva invece una discreta flessione delle merci indirizzate verso il continente asiatico (-9,7%) per effetto di performance negative che hanno caratterizzato sia il mercato cinese (-10,8%) che le quattro Tigri asiatiche (-20,6%), mentre registrano una variazione positiva i Paesi mediorientali (+3,1%). L’export lodigiano verso le Americhe infine cresce in un anno del 2,8% grazie a una buona performance della parte centro-meridionale (+7,1%) mentre sono in leggero calo gli Stati Uniti (-0,9%). La dinamica del semestre indica variazioni positive dei flussi di merci esportate dalle imprese lodigiane verso tutte le principali direttrici dell’export, con una crescita complessiva che è pari all’11,7%. Come nell’ultimo trimestre, sono i mercati europei il principale driver della crescita dei flussi: si osserva infatti una crescita del 12,3% con una dinamica piuttosto simile per i Paesi membri dell’Unione Europea (+12,2%) e i rimanenti (+13,5%), dove si segnala una performance negativa del Regno Unito (-12,8%). Le esportazioni dirette nel continente americano crescono del 5,2%, con un calo importante degli Stati Uniti (-4,9%) compensato però da una crescita estremamente robusta dei Paesi dell’America centro-meridionale (+27%). Il continente asiatico cresce solamente dell’1,1%, registrando differenze piuttosto marcate tra i saggi di crescita riscontrati in Medio Oriente e Asia centrale (rispettivamente +22,3% e +12,2%) a cui fa da contraltare il calo subìto dall’Asia orientale (-10,7%), dove risultano particolarmente in difficoltà i mercati della Cina (-35,5%) e di Hong Kong (-21,2%).
Gli approvvigionamenti di merci del lodigiano nel trimestre crescono complessivamente del 2,4% su base annua, nonostante una rilevante flessione che riguarda la Cina (-8,8%). Cresce comunque l’import dal continente asiatico (+3,5%) grazie soprattutto a un forte incremento di flussi dall’India (+169,1%). Per quanto riguarda l’Europa, la progressione degli acquisti provenienti da Paesi del Vecchio Continente si ferma all’1,9%. Crescono leggermente di meno i mercati UE (+1,6%), mentre tra gli altri Paesi si osserva una crescita dovuta principalmente all’aumento degli scambi con il Regno Unito (+62,3%).
Considerando la dinamica del semestre, il dato cinese passa in terreno leggermente positivo (+0,7%) mentre si conferma la forte crescita del mercato indiano (+179,1%). Crescono anche le importazioni dall’Europa, sia per quanto riguarda i partner dell’Unione Europea (+7,7%) che gli altri Paesi (+26,5%), tra i quali spicca in particolare il Regno Unito (+75,4%). Dall’America, infine, si registra una crescita dell’import del 29,7%, dinamica che sale fino al 63,4% per gli Stati Uniti.