Le direttrici geografiche confermano per il 2024 la prevalenza dei mercati europei: 55,7% del totale export e 74,3% delle importazioni totali.
Nel 2024 l’export verso l’Europa ha assorbito oltre 32 miliardi di euro, di cui 20,6 diretti verso l’Unione Europea e 11,4 verso i Paesi europei non UE dove le quote più consistenti sono dirette verso Svizzera (6 miliardi), Regno Unito (2,6 miliardi) e Turchia (1,4 miliardi).
Il dettaglio dell’export verso l’Europa evidenzia una perdita di 214,5 milioni di euro rispetto al 2023 derivante dalle opposte tendenze dei mercati: crescita per 265,4 milioni verso l’Unione europea e flessione di circa 480 milioni dei mercati europei non UE.
In relazione ai mercati extra-europei, l’Asia costituisce la destinazione principale. Nel 2024 le esportazioni verso il continente sono state pari a 12,8 miliardi di euro (22,1% dell’export milanese), in aumento di oltre 114 milioni rispetto allo scorso anno.
L’Asia Orientale con 8,3 miliardi di euro rappresenta la principale destinazione continentale, pur mostrando un saldo negativo di 278 milioni rispetto al 2023. I mercati di riferimento dell’area sono rappresentati dalla Cina con 3,1 miliardi di euro, seguono, Giappone con 2,7 miliardi e le quattro Tigri Asiatiche, dove predominano Corea del Sud (1,2 miliardi) e Hong Kong (807 milioni).
Il Medio Oriente, con 3,4 miliardi rappresenta la seconda meta dell’export verso l’Asia, la crescita registrata, pari a 429,5 milioni ha infatti contribuito al saldo positivo registrato complessivamente dai mercati asiatici.
La seconda piazza extra-UE per l’export è l’America (9 miliardi di euro e il 15,6% del totale milanese), dove il mercato più rilevante sono gli Stati Uniti, 4,5 miliardi pari all’11% del totale dell’export milanese.
In relazione all’import, su un totale di 83,9 miliardi di euro, 62,3 miliardi provengono dall’Europa, di cui 54,1 dall’Unione europea e 8,2 dai paesi europei non UE.
Nei confronti 2023, la dinamica europea mostra una diminuzione di 820,5 milioni, attribuibile alla contrazione di oltre 1 miliardo di euro dai partner comunitari, mentre è aumentato di 197,3 milioni il flusso dai paesi europei esterni al perimetro dell’Unione europea.
In relazione all’import dall’Asia, con 15,9 miliardi di euro (18,9% del totale) rappresenta il partner principale extra UE. La dinamica mostra tuttavia una perdita di 736 milioni rispetto al 2023 alla quale ha concorso principalmente l’Asia orientale con oltre 614 milioni.
Più ridotta è invece la quota di importazioni proveniente dal continente americano: 4 miliardi di euro circa (4,8%), dei quali circa 2,5 miliardi dagli Stati Uniti (2,9%).
La dinamica dell’export milanese per area geografica registra nel 2024 un calo complessivo (-0,2%) determinato dalla debolezza dei mercati europei e americani e degli Stati Uniti in particolare.
L’export verso l’Europa è diminuito dello 0,7% rispetto al 2023, nonostante la crescita ottenuta nei mercati della UE (+1,3%).
La dinamica europea è, infatti, attribuibile all’arretramento dei flussi esportativi verso i paesi non UE (-4%) ascrivibile alle sostenute flessioni delle esportazioni verso il Regno Unito (-6,8%), la Svizzera (-3,4%) e la Turchia (-5,3%).
In relazione ai mercati extra-europei, come accennato, si registra una flessione dell’export verso l’America (-3,4%), dove incide il calo degli Stati Uniti (-3,1%).
Nei confronti dei mercati asiatici, l’aumento complessivo dell’export (+0,9%) è attribuibile alla crescita dei mercati del Medio Oriente (+14,6%) che ha consentito di bilanciare la contrazione dell’Asia Orientale (-3,2%), dove emerge in particolare la significativa flessione verso le Tigri Asiatiche (-6%), sulla quale insiste la caduta dell’export verso la Corea del Sud (-8%) e Taiwan (-12,1%), e in misura più ridotta nei confronti di Hong Kong (-1,3%).
Tra i mercati asiatici di riferimento, si segnala l’arretramento delle esportazioni dirette in Cina (-1,8%), mentre si registra un aumento delle esportazioni verso il Giappone (+1,9%).
La dinamica dell’import dell’area metropolitana milanese ha registrato nel 2024 una flessione complessiva dell’1,4%, sulla quale ha inciso sia l’arretramento dei mercati europei (-1,3%) sia la flessione delle piazze asiatiche (-4,4%).
In relazione alle importazioni provenienti dall’Europa, la dinamica è stata trainata dall’arretramento registrato nei confronti dei partner dell’Unione europea (-1,8%), l’asse portante dell’import dell’area milanese. Su di un piano opposto e quindi in crescita si sono collocate le importazioni provenienti dai Paesi europei non UE (+2,5%).
Il focus sull’import dall’Asia evidenzia che la flessione (-4,4%) è ascrivibile alla contrazione dei flussi commerciali in entrata dall’Asia Orientale (-4,4%), che ha interessato in particolare le importazioni provenienti dal Giappone (-28,4%) e in misura più ridotta dalla Cina (-4,2%).
L’aumento riscontrato nei confronti delle quattro Tigri Asiatiche (+15,4%) è frutto invece del significativo incremento dell’import proveniente da Singapore, quintuplicato rispetto al 2023; la crescita ottenuta ha quindi bilanciato le consistenti riduzioni registrate nei confronti della Corea del Sud (-4,7%) e di Taiwan (-12,4%).
In relazione alle importazioni provenienti dai partner extra-europei, si segnala l’arretramento delle forniture provenienti dagli Stati Uniti (-1,1%) che non ha tuttavia inficiato la dinamica positiva dei flussi commerciali complessivi provenienti dall’America (+2,2%).