In termini geografici, poco meno dei due terzi (63%) dell’export brianzolo tra gennaio e settembre 2024 riguarda Paesi europei, in cifre 6,8 miliardi di euro, di cui circa 5,1 miliardi interessano Paesi facenti parte dell’Unione Europea e 1,7 miliardi riguardano invece Paesi europei extra-UE; tra questi ultimi il mercato più rilevante è costituito dalla Svizzera, meta di 964 milioni di euro di export, seguita a distanza da Regno Unito (298 milioni) e Turchia (231 milioni).
Sono dirette verso il continente asiatico poco meno di 2,5 miliardi di euro di merci provenienti dalla Brianza, il 22,8% dell’export provinciale. La gran parte di questi flussi riguarda l’Asia Orientale (1,8 miliardi), in particolare si dirigono in Cina 322 milioni di euro e altri 815 verso le quattro Tigri Asiatiche (di cui 424 milioni interessano Singapore).
L’export verso le Americhe ammonta in nove mesi a 1,1 miliardi di euro pari al 10,8% del totale, dei quali 785 milioni di euro di merci si dirigono verso gli Stati Uniti. Infine Africa e Oceania intercettano nel complesso il 3,5% dell’export provinciale, rispettivamente circa 310 e 70 milioni di euro.
Le importazioni brianzole dei primi tre trimestri del 2024 provengono per il 72,1% da Paesi europei, in valori assoluti 6,2 miliardi di euro; poco meno del 60% complessivo (5,1 miliardi) proviene da Paesi membri dell’Unione Europea, circa 1,1 miliardi da Paesi europei non UE, tra cui la Svizzera (724 milioni).
Gli approvvigionamenti di merci delle imprese brianzole al di fuori dell’Europa interessano soprattutto il continente asiatico, per un ammontare di oltre 1,7 miliardi di euro (il 20,4% del totale), circa la metà dei quali (834 milioni) dalla sola Cina. Provengono infine dal continente americano poco meno di 590 milioni di euro di merci, pari al 6,8% del totale provinciale.
La dinamica delle esportazioni brianzole per area geografica evidenzia una crescita trainata principalmente dalla direttrice asiatica. L’export verso l’Europa registra comunque una variazione di segno positivo, rispetto allo stesso periodo del 2023, pari all’1,7%. Crescono soprattutto i flussi che riguardano i Paesi europei non UE (+3,9%), grazie in particolare a una buona performance della Svizzera (+10,8%), mentre l’incremento dei mercati UE si limita allo 0,9%.
Le esportazioni brianzole verso il continente asiatico si incrementano su base annua del 20,2% (circa 400 milioni in più). Crescono oltre il 10% tutte le macro-aree del continente: dal 13,3% del Medio Oriente fino al 22,9% dell’Asia Orientale. Il mercato cinese risulta relativamente poco dinamico per la Brianza con una crescita contenuta al 3,1%, compensata però da un forte incremento che riguarda Hong Kong (+143,3%). In positivo anche il mercato giapponese, più che raddoppiato rispetto al 2023, mentre tra le direttrici in calo si segnala Singapore (-6,8%).
Da ultimo le esportazioni che riguardano le Americhe registrano un incremento relativamente modesto, pari all’1,9% annuo, che beneficia soprattutto della crescita dei Paesi del Centro-Sud America (+5,2%), mentre sono in calo gli Stati Uniti (-1,4%).
La dinamica dell’import della Brianza registra una segmentazione geografica diversa da quella dell’export. La crescita complessiva beneficia infatti soprattutto del contributo dei flussi che riguardano l’America (+22,2%) e l’Europa (+9,2%), a fronte di una riduzione di quelli che interessano l’Asia (-2,1%). Nel vecchio continente crescono soprattutto le merci provenienti dai mercati UE (+10,9%), mentre tra i restanti Paesi l’incremento è più modesto (+2,1%).
Il calo dei flussi provenienti dall’Asia è dovuto soprattutto alla flessione dei Paesi dell’Estremo Oriente (-1,5%) e in particolare delle quattro Tigri Asiatiche (-13,6%) e del Giappone (-16,9%); registrano invece un incremento le importazioni da Cina (+4,4%) e India (+12,9%). Per quanto riguarda l’America infine si rileva una robusta crescita dell’import dagli Stati Uniti (+16,3%) e un forte incremento anche dalla parte centro-meridionale del continente.