A livello geografico, poco meno dei due terzi (63,1%) dell’export brianzolo nel corso del 2024 è diretto verso Paesi europei, si tratta di 9,2 miliardi di euro, di cui circa 6,8 miliardi interessano Paesi facenti parte dell’Unione Europea e 2,3 miliardi riguardano invece Paesi europei extra-UE; tra questi ultimi il mercato più rilevante è costituito dalla Svizzera, da sola vale 1,3 miliardi di euro di export, seguono più a distanza da Regno Unito (400 milioni) e Turchia (poco meno di 300 milioni).
Verso il continente asiatico si dirigono invece 3,2 miliardi di euro di merci provenienti dalla Brianza, pari al 22,3% dell’export provinciale. Più dei due terzi di questi flussi riguardano l’Asia Orientale (2,3 miliardi), nello specifico 445 milioni verso la Cina e circa 1 miliardo verso le quattro Tigri Asiatiche (la metà dei quali si dirige a Singapore).
L’export verso le Americhe è di circa 1,6 miliardi di euro, quasi esattamente la metà dell’Asia ovvero l’11,1% del totale, dei quali 1,1 miliardi di euro di merci si dirigono verso gli Stati Uniti. Infine Africa e Oceania intercettano nel complesso circa 500 milioni di euro, il 3,5% del totale provinciale.
Le importazioni brianzole del 2024 provengono per il 71,6% da Paesi europei, in cifre si tratta di 8,4 miliardi di euro; poco meno del 60% complessivo (6,9 miliardi) proviene da Paesi membri dell’Unione Europea, circa 1 miliardo e mezzo da Paesi europei non UE, tra cui la Svizzera che da sola sfiora il miliardo.
Gli approvvigionamenti di merci delle imprese brianzole al di fuori dell’Europa riguardano principalmente il continente asiatico, si tratta di quasi 2,4 miliardi di euro (il 20,3% del totale), di cui 1,1 miliardi provengono dalla Cina e 485 milioni dalle quattro tigri asiatiche. Il continente americano interessa invece per circa 885 milioni di euro di merci, il 7,5% dell’import complessivo, quasi interamente riguardanti gli Stati Uniti.
La dinamica delle esportazioni brianzole per area geografica evidenzia una crescita trainata principalmente dalla direttrice asiatica. L’export verso l’Europa registra in ogni caso una crescita annua, per quanto limitata al 3,1%. Al suo interno sono soprattutto i flussi che riguardano i Paesi europei non UE a crescere (+7,1%) grazie in particolare ad un robusto incremento della Svizzera (+14,6%), contro una crescita dei mercati UE limitata all’1,9%.
Le esportazioni brianzole verso il continente asiatico crescono su base annua del 16,5% (circa 460 milioni in più). La crescita riguarda tutte le macro-aree del continente: dal 10,7% del Medio Oriente fino al 18,4% dell’Asia Orientale. Risulta invece in controtendenza il mercato cinese, l’export brianzolo chiude il 2024 con un calo dello 0,5% rispetto all’anno precedente, compensata però da flussi quasi raddoppiati nei confronti di Hong Kong (+98%). Una dinamica simile riguarda anche il Giappone, cresciuto del 94,5% rispetto al 2023, mentre risulta in calo Singapore (-15%).
La dinamica dell’export nei confronti delle Americhe infine risulta piuttosto stazionaria, registrando un incremento solamente dello 0,5% annuo, nonostante una buona crescita degli Stati Uniti (+5,5%) e soprattutto del Brasile (+34,6%).
La dinamica dell’import della Brianza mostra una distribuzione geografica diversa da quella dell’export. La crescita complessiva beneficia infatti soprattutto del contributo dei flussi che riguardano l’America (+17,8%) e l’Europa (+10,7%), mentre si osserva una dinamica più contenuta riguardo l’Asia (+4,5%). Nel vecchio continente si osserva una crescita quasi del tutto identica tra i mercati UE (+10,8%), ed i restanti Paesi (+10,1%).
Rispetto all’Asia si osserva una discreta progressione delle merci provenienti dalla Cina (+7,5%) ed una buona crescita anche dall’India (+19,7%), mercato ancora poco rilevante per la Brianza; all’opposto si registrano variazioni negative riguardo a Giappone (-14%) e Taiwan (-32,7%). Dall’America si osserva una buona progressione dei flussi provenienti dalla parte settentrionale del continente (+13,5%) ed una crescita ancora più rilevante della parte centro-meridionale (+97,3%).